Regione chiede una stretta per i monopattini

Monopattini-elettrici

Assicurazione, frecce, casco e targa obbligatori anche per i monopattini elettrici. A chiederlo a gran voce è la Regione Emilia-Romagna, che torna a invocare un giro di vite su questi mezzi alla luce del nuovo incidente mortale accaduto a Firenze nella notte tra domenica e lunedì, quando un 27enne a bordo di un monopattino è morto nello scontro con uno scooter. “Basta deregulation per i monopattini– tuona l’assessore regionale alla Mobilità, Andrea Corsini– cinque vittime in un anno e mezzo, di cui quattro dall’inizio dell’anno, sono troppe. Bisogna che il Parlamento approvi al più presto una legge che preveda l’assicurazione obbligatoria, le frecce, il casco obbligatorio e la targa. Elementi necessari per proteggere in primo luogo chi sceglie questo mezzo di locomozione per muoversi più agevolmente soprattutto in città, ma soprattutto gli utenti della strada più fragili, come i pedoni”.

Secondo Corsini, del resto, “non può esistere un vuoto normativo quando c’è in gioco la sicurezza delle persone sulle nostre strade“. La mobilità elettrica, precisa l’assessore, “è un importante tassello della transizione ecologica ed è un’ottima cosa. Ma la strada non può diventare un nuovo far west. Anche chi usa i monopattini deve avere ben chiaro che sta utilizzando un veicolo veloce che può raggiungere i 25 chilometri orari, con tutto quello che questo comporta”. Quindi, insiste Corsini, “regole certe e sanzioni per chi non le rispetta. Ricordiamoci che il rispetto dell’altro, sulla strada come nella vita, è imprescindibile per garantire la sicurezza e il diritto alla mobilità di tutti”.

Dello stesso avviso anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella, che ieri sui suoi profili social ha scritto: “Non si può più assistere passivi e inermi alle morti sulle strade. Ora basta: Roma acceleri l’approvazione della proposta di legge che sancisca anche per i monopattini l’obbligatorietà del casco, dell’assicurazione e regole di circolazione chiare. Siamo stati i primi in Italia a fare un’ordinanza per il casco obbligatorio. Dopo il suo annullamento da parte del TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) abbiamo fatto numerosi appelli per una legge nazionale. Ora o mai più. Non possiamo più rimandare. Davanti a ulteriori ritardi siamo pronti a lanciare da Firenze una proposta di legge di iniziativa popolare come abbiamo fatto per l’omicidio stradale e per l’educazione civica nelle scuole. Ai familiari del giovane ventisettenne vanno le nostre più sentite condoglianze e le mie più profonde scuse per questa inaccettabile lacuna normativa“.

(Agenzia Dire)



Ci sono 2 commenti

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    • fausto poli

      Buonasera: concordo nella mobilita’ elettrica. Ma almeno una bicicletta elettrica, credo piu’ sicura.


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