La presidente Emma Petitti e il consigliere questore Giancarlo Tagliaferri hanno inaugurato la mostra “Dal Po al Pedalò”, esposizione delle storie dipinte dall’artista piacentino Giuseppe Schenardi che raccontano le bellezze lungo la Via Emilia. La mostra, curata da Silvia Bonomini, è aperta al pubblico dal 25 maggio nella sede dell’Assemblea legislativa.
“Quelle di Giuseppe Schenardi- ha sottolineato la presidente Petitti- sono ‘storie dipinte’ che raccontano le bellezze artistiche, culturali e ambientali dell’Emilia-Romagna, ma che ‘parlano’ anche di fatti reali, di uomini, di miti, di leggende. Iniziano a Piacenza, città natale dell’artista, bagnata dal fiume Po, e, dopo aver percorso tutta la Via Emilia, giungono al porto di Rimini, approdo naturale per chi ama il mare e il divertimento. Un viaggio in cui Schenardi ‘legge’ con i suoi colori e con sottile ironia, alcuni simboli che incontra lungo la via”. “Con questa mostra- ha evidenziato Emma Petitti- prosegue l’impegno dell’Assemblea legislativa teso a valorizzare l’arte e la cultura attraverso le opere degli artisti attivi in regione”.
“Ogni quadro- ha commentato il consigliere questore Tagliaferri- è un racconto che scaturisce dai ricordi di Schenardi, artista piacentino orgoglio del nostro territorio, che, quando era bambino, viaggiava con la sua famiglia sulla Via Emilia da Piacenza per raggiungere il mare di Rimini”. “Le opere di Schenardi- conclude Giancarlo Tagliaferri- sono ricche di evocazioni e di simboli che rimandano alla prosa di Giovanni Guareschi, alla poesia di Tonino Guerra e alla filmografia di Federico Fellini”.
La mostra è visitabile fino al 10 giugno. I visitatori possono accedere all’Assemblea legislativa su prenotazione, scrivendo all’indirizzo email: gabinetto presidenteal@regione.emilia-romagna.it
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]