Regionali, Pd Reggio: la Soncini si ritira

Fornili Soncini

Ottavia Soncini da Albinea, moglie del segretario provinciale Massimo Gazza e già consigliera regionale per due legislature (ma avrebbe avuto diritto a un terzo mandato), non si ricandiderà per il Pd alle prossime elezioni di novembre. Lo ha annunciato lei stessa con una lettera aperta inviata oggi agli organi di informazione. Il suo posto, per l’area bonacciniana cattodem, verrà preso da Anna Fornili (in foto con Ottavia Soncini), figlia dell’ex sindaco di Casina Carlo Fornili, ex Dc, ex dirigente del Consorzio agrario dell’Emilia, ex presidente dell’ Azione Cattolica diocesana. Il marito è invece Giacomo Benassi, già consigliere comunale non rieletto di +Europa, che così garantirebbe l’appoggio alla coalizione di centrosinstra. Anna Fornili, che è architetto e insegna alla scuola media a Reggio, nel 2021 aveva provato a seguire le orme del padre candidandosi sindaco a Casina, venendo però nettamente sconfitta da Stefano Costi, che aveva conquistato il secondo mandato con un robusto 62,3%.

Il posto della Soncini in quota… Albinea potrebbe essere ricoperto invece da Antonella Incerti, anche lei con una lunga trafila di ex tra cui appunto sindaco del ricco comune collinare dal 2004 al 2013 e parlamentare del Pd dal 2013 al  2022. Una trafila fin troppo lunga, per qualcuno, tanto che la candidatura della Incerti potrebbe saltare.

Certissima invece già da tempo, con apprezzamento unanime, quella della sindaca uscente di Novellara, Elena Carletti.

Resta però ancora in alto mare la candidatura dei 3 uomini del Pd reggiano, in forte ritardo rispetto alle altre province emiliano-romagnole. Nessuno dei 4 papabili in corsa si decide infatti a fare un passo indietro per cui la direzione provinciale del Pd è stata posticipata da oggi a lunedì, nella speranza che qualcuno ci ripensi (magari dopo essere stato…ben motivato) ed evitare una conta che potrebbe essere sanguinosa. In lizza, come riferiamo da tempo, tre ‘regionali’ uscenti (l’assessore Alessio Mammi da Scandiano e i consiglieri  Andrea Costa da Luzzara e Federico Amico, che fu eletto con Emilia-Romagna Coraggiosa, ma ha appena preso la tessera del Pd, ovviamente area Schlein) e il sindaco uscente di Reggio, Luca Vecchi.

La lettera di Ottavia Soncini
Il mio lavoro di consigliera regionale in Emilia-Romagna si avvia a conclusione. Si chiude un percorso intenso, in cui ho messo tutta me stessa, sempre guidata da una solida convinzione: fare il massimo per servire la comunità.
Ringrazio il Partito Democratico per avermi permesso in questi dieci anni di stare accanto ai miei concittadini come presidente della Commissione politiche per la salute e politiche sociali della Regione Emilia-Romagna.
Sono stati anni impegnativi, in diversi frangenti drammatici, nei quali insieme ai colleghi abbiamo lavorato per una sanità pubblica e di qualità per tutti. È ciò di cui vado più fiera. Probabilmente non riuscirò mai a dare un volto a tutti i 9.485 elettori che mi hanno
riconfermata 5 anni fa, ma certamente a tutti coloro che mi hanno consegnato la fiducia, posso oggi restituire un impegno serio per le persone, nel quale ho sempre messo al primo posto quelle più fragili.
Ci siamo occupati del Bene Comune più prezioso: la Salute (le maiuscole sono intenzionali). Salute fisica, mentale, relazionale, comunitaria. Ci siamo ‘presi cura’ delle persone, quelle ammalate, quelle con disabilità, quelle con disagio psichico o psicologico. Siamo stati dalla parte delle bambine e dei bambini, dalla parte delle donne, delle famiglie.
Sono stati anni difficili per tutti. Mancano medici e personale socio sanitario, le risorse in sanità sono in costante diminuzione: proprio dalla Commissione che presiedo è iniziata la battaglia del Pd per chiedere al Governo di portare al 7.5% il Fondo sanitario Nazionale in rapporto al PIL.
Le società stanno insieme sui diritti ma anche sui doveri, sull’attenzione reciproca perché nessuno può vivere bene da solo.
L’alleanza tra politiche sociali e sanitarie è la sfida principale anche nella nostra Regione per i prossimi anni. A fronte di profondi cambiamenti demografici e sociali, accelerati dall’emergenza globale del Covid-19, per la nostra Sanità è decisivo un investimento straordinario di visione, di risorse umane e finanziarie.
Viviamo un tempo di dolore per tanti: le guerre chiamano la politica ad occuparsi delle cose più preziose, la pace e la centralità della persona umana che è unica e insostituibile. Ciò va ricordato sempre, sia quando si parla di sanità e di sociale che quando si ragiona di immigrazione e inclusione.
Continuerà ad essere importante il contributo generoso delle donne. Per una donna e madre con bambini piccoli, molti sono gli ostacoli da superare, le barriere da rimuovere che impediscono la piena partecipazione alla vita professionale e politica. Sono convinta che una maggior nostra presenza sia fondamentale per fare passi avanti per conciliare le esigenze della vita lavorativa e quelle della vita familiare. Una donna fa il doppio della fatica per far emergere il proprio valore, il proprio merito e la propria capacità, anche in politica.
Non sarò candidata alle elezioni regionali del 17 e 18 novembre prossimi. Dopo due mandati il mio impegno resta, ma in forma differente. Sento infatti l’urgenza di mettere a disposizione della comunità politica alla quale appartengo la competenza, le relazioni e l’esperienza maturata in questi anni di impegno quotidiano.
Grazie alle tante amministratrici e donne della società civile reggiane che, in queste settimane, mi hanno chiesto di ricandidarmi, di continuare a fare politica come servizio al femminile, mettendo a disposizione la competenza maturata. Sono e sarò sempre con loro.
Il mio ruolo di consigliera regionale ha coinciso con i dieci anni di Stefano Bonaccini alla guida della Regione: lo ringrazio per la stima e la fiducia che ha sempre riposto in me e per il grande lavoro fatto insieme.
Infine, un ringraziamento a colleghi e colleghe di maggioranza per il lavoro di squadra. Un grazie all’assessore Alessio Mammi: è stato un punto di rifermento importante, abbiamo sempre collaborato, confrontandoci nei passaggi più complicati.
Ora il mio supporto massimo va a chi prenderà il testimone e al candidato presidente de Pascale con il quale ho condiviso, insieme a tanti amministratori della Regione, una stagione di impegno al servizio delle persone e delle comunità. A Michele riconosco capacità di innovazione, di amministrazione e la visione giusta per dare un futuro alla nostra amata Emilia-Romagna. Una terra bella, forte, aperta e solidale.
Il compito che ci attende è complesso e faticoso, ma insieme sapremo trovare il modo di svolgerlo al meglio.
Grazie davvero a tutte e tutti



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