Regionali, Pd: primi nomi a Modena e Reggio

Vecchi Mammi Muzzarelli

Mentre Modena il Pd sta già ufficializzando i nomi per le sue 8 candidature, Reggio fatica a trovare la quadra sulle sue 6. Il compito non è semplice perché gli aspiranti sono tanti e i posti sempre meno, complice anche la giunta scelta dal sindaco Massari che avrebbe potuto togliere qualche castagna dal fuoco. Dei consiglieri uscenti Federico Amico (entrato nel 2020 in Regione, ma ora passato al Pd) e Roberta Mori, ad esempio, si era spesso parlato come possibili assessori: ma così non è stato. Per Amico, l’unico di area Schlein e dunque utile anche a garantire la copertura verso l’elettorato più di sinistra, la ricandidatura pare scontata. Niente da fare invece per la Mori, che in Regione entrò addirittura nel 2010: nonostante per pochi mesi due legislature (Errani e Bonaccini) non si siano formalmente concluse per intero, un’ulteriore deroga non è praticabile. Potrebbe utilizzarla, invece, Ottavia Soncini, che in Consiglio regionale c’è ‘solo’ dal 2014 e che sta valutando.  Certi della ricandidatura anche Andrea Costa e Alessio Mammi, recordman di preferenze alle ultime regionali e reduce da un buon lavoro (che quasi sicuramente sarà riconfermato, in caso di vittoria di De Pascale) come assessore all’Agricoltura. Al posto della Mori e in probabile ticket con Costa, come donna ed esponente della Bassa correrà il sindaco uscente di Novellara Elena Carletti, che ha ben affrontato il difficile caso Saman e retto anche la vicepresidenza della Provincia subentrando a Ilenia Malavasi. Resta dunque un solo posto, per il quale si fa con sempre maggiore insistenza il nome del sindaco uscente di Reggio, Luca Vecchi.  La qual cosa, però, genererebbe un paio di problemi: uno scontro titanico con Alessio Mammi per le preferenze e un mancato ossequio alla parità di genere, visto che gli uomini sarebbero ben 4 e le donne solo 2.

Proprio il come provare a risolvere la questione è la causa del ritardo di Reggio nell’annuncio delle candidature. Una scappatoia potrebbe essere rappresentata nel provare a garantire comunque l’elezione delle 2 donne (la terza candidatura femminile, in fondo, è stata quasi sempre di facciata). L’alternativa è provare a insistere con Mammi perché non si candidi con la garanzia della riconferma come assessore (ma lui anche su questo, come sul non voler canidarsi a sindaco, è irremovibile). Una terza opzione è quella di provare a convincere De Pascale a garantire due posti in giunta a Reggio (per Mammi e pure per Vecchi), anche alla luce del buon risultato ottenuto dal Pd alle amministrative e alle politiche. Ma in questo caso, ovviamente, occorre confrontarsi anche con gli appetiti delle altre federazioni provinciali. Infine, cercare di individuare un altro incarico per l’ex sindaco che gli garantisca abbastanza visibilità per poter candidarsi alle prossime politiche.

A Modena Muzzarelli punta al record del mezzo secolo

Gian Carlo Muzzarelli, Maria Costi, Ludovica Ferrari e Andrea Bosi: sono questi i nomi indicati dal Partito democratico della città di Modena per le candidature al Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna, a seguito dell’assemblea tenutasi ieri sera anche per definire il contributo programmatico che la città può fornire, sia a livello provinciale che regionale. Tra gli altri nomi emersi, più di una citazione hanno avuto Susan Baraccani e Luca Sabattini.

L’autocandidatura avanzata a maggio con una intervista e ribadita in agosto alla Festa dell’Unità ha dunque avuto successo e il fresco ex sindaco di Modena, 70 anni il prossimo giugno, in caso di successo punta a stabilire un vero e proprio record: mezzo secolo da amministratore pubblico. Giovanissimo sindaco di Fanano (aveva 25 anni) dal 1980 al 1990, Muzzarelli è stato infatti dal 1990 al 1999 assessore della Provincia di Modena, dal 2000 al 2010 in Consiglio regionale, venendo poi nominato da Errani dal 2010 al 2014 assessore alle Attività produttive e dal 2014 allo scorso giugno sindaco di Modena.

Nell’assemlea di ieri sera la segretaria cittadina Federica Venturelli ha sottolineato l’importanza del voto regionale e ringraziato tutti per il grande impegno che ha portato all’ottimo risultato di amministrative ed europee, un risultato “da confermare anche nelle elezioni per la Regione, andando strada per strada, casa per casa, a confrontarci e spiegare le proposte del Partito Democratico e della coalizione a sostegno di Michele de Pascale. Noi ci candidiamo per migliorare la vita degli emiliano-romagnoli, e porteremo proposte nelle quali, al centro della nostra azione politica ci saranno sanità, servizi, scuola e ambiente.”

Anche il segretario provinciale Stefano Vaccari ha sottolineato, nel suo intervento di chiusura, come non si possa dare nulla per scontato: “Veniamo da risultati importanti alle amministrative e alle politiche, che vanno confermati e migliorati ulteriormente, e per farlo occorrono impegno e determinazione. Per fortuna, Michele de Pascale gode di ampia autorevolezza, oltre che per la sua storia, anche per il ricambio generazionale e l’innovazione che questa rappresenta, e servirà un insieme di candidati e candidate coerenti, in sintonia con questa impostazione, per rappresentare l’unità e la pluralità del PD e la sua capacità di aprirsi. In questo percorso, il contributo di Modena città sarà decisivo per il risultato finale di tutta la provincia. Sul territorio abbiamo dato prova di saper esprimere una proposta credibile, degna della fiducia dei cittadini: andiamo a riconfermare quella che già ci è stata concessa, e a spiegare le nostre buone ragioni a quanti sono ancora indecisi”.

La Bassa modenese candida Paolo Negro
L’altra sera, in un’affollata assemble del Pd della Bassa modenese – presente il coordinatore provinciale Filippo Molinari – il coordinatore di zona Simone Silvestri aveva illustrato il corposo documento programmatico come contributo del territorio al programma regionale del candidato presidente de Pascale riportando l’esisto dell’ampia consultazione avvenuta nei circoli per le candidature e avanzando la proposta trasversalmente condivisa di Paolo Negro: “A Paolo è riconosciuto una solida esperienza politica e amministrativa, radicamento nel territorio, impegno costante nella giustizia sociale e capacità di mediazione – ha spiegato Silvestri – Queste caratteristiche ci fanno pensare che possa ben raccogliere il testimone di Palma Costi, che ringraziamo per come è stata punto di riferimento di tutti del territorio e per come ha servito le istituzioni.”
La stessa Palma Costi è intervenuta per sottolineare come l’importanza il percorso di ascolto che è stato messo in campo per arrivare a un documento e una proposta di candidatura che veda unito tutto il territorio, quella di Paolo Negro, che sostiene convintamente.
Paolo Negro ha infine confermato la propria disponibilità: “Sono onorato della fiducia e orgoglioso del percorso virtuoso che abbiamo fatto per arrivare ad una scelta condivisa. Questa sera non abbiamo parlato solo di un nome, ma soprattutto di idee che saranno quelle che porterò con me.”

A trarre le conclusioni, il coordinatore della Segreteria provinciale Filippo Molinari che ha sottolineato come, in questa elezione “è in gioco un modello: di concertazione, di servizi pubblici e presa in carico delle fragilità. Modello che va innovato sui bisogni di oggi e di domani. Grande impegno si chiede ai territori, sia sulle idee che sulla mobilitazione intorno al candidato presidente. Quindi ci aspetta un grande lavoro di coinvolgimento, proposta e sostegno a de Pascale”.



Non ci sono commenti

Partecipa anche tu