Regionali. Intervista a De Pascale (VIDEO)

De Pascale Reggio

La salute e la sanità saranno al centro della campagna elettorale di Michele de Pascale, attuale sindaco di Ravenna del Pd, che partirà proprio da Reggio Emilia il 5 agosto prossimo. Candidato alla presidenza della Regione Emilia-Romagna per il centrosinistra alle elezioni del 17 e 18 novembre prossimi, questa mattina, al centro sociale Rosta Nuova, ha presentato all’assemblea provinciale del Pd di Rdeggio l’ossatura del programma che dovrebbe essere sostenuta, salvo sorprese, da un “campo larghissimo”, composto anche da oltre cinquanta liste civiche distribuite sul territorio regionale. «Non è una santa alleanza contro qualcuno, ma stiamo costruendo un progetto per l’Emilia-Romagna», tiene a precisare. Reggio docet…

 «La sanità e la salute sono questioni prioritarie per i cittadini e per le cittadine, ma lo devono essere anche per la Regione, perché circa l’80% del bilancio regionale è impegnato nella gestione della sanità, di fronte a un governo che se ne disinteressa», ha detto.

Un altro punto del programma riguarda la questione del dissesto idro-geologico. L’alluvione in Romagna lo ha dimostrato in tutta la sua drammaticità: «Dopo il terremoto che colpi l’Emilia 12 anni fa – dice De Pascale – anche in Romagna ci fu il boom degli accessi per le pratiche edilizie per fare l’adeguamento sismico e stessa cosa fece la Regione, tutti i bandi per l’edilizia scolastica, e anche sanitaria, sono stati tutti orientati verso questo adeguamento. Da allora tutto l’approccio alla “sismica” è cambiato radicalmente. Ecco, quello che è avvenuto in Romagna sui temi dell’alluvione deve vedere una soluzione di tutti nel contrasto al dissesto idro-geologico».

Un altro tema è quella della transizione ecologica: «In attesa delle direttive europee, noi vogliamo essere più ambiziosi e più concreti. Se pensiamo, ad esempio, ai comparti ceramico e chimici, alla filiera agroalimentare, abbiamo il dovere di pensare a soluzioni alternative ma concrete e praticabili per salvaguardare le nostre eccellenze industriali e quindi i livelli di occupazione».

Infine la scuola pubblica, che «deve promuovere realmente la parità di genere e una società inclusiva».

Si è parlato dei Cau, che a Reggio hanno permesso di diminuire gli accessi impropri al Pronto soccorso di circa il 12%; si è accennato anche alle licenze dei taxi e alle concessioni balneari, ai centri storici, e alla lotta all’inquinamento, che ha trasformato la regione in una sorta di camera a gas, cercando soluzioni «non solo per i ricchi».




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