Il primo incontro a livello emiliano-romagnolo tra i candidati alle elezioni regionali, Michele de Pascale ed Elena Ugolini, si terrà giovedì 19 settembre alle 9,30 alla Fiera di Cesena.
A organizzarlo sarà Legacoop Romagna, che metterà al centro del confronto il documento di proposte presentato nei giorni scorsi ai due candidati. Già confermata la presenza di Simone Gamberini, presidente di Legacoop nazionale. A introdurre i lavori sarà il presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi.
Il programma del dibattito, che è in fase di definizione insieme ai coordinatori delle due campagne elettorali, sarà caratterizzato dalle domande poste dai presidenti di alcune delle principali cooperative associate a Legacoop Romagna all’interno delle filiere di riferimento: Agroalimentare, Pesca, Balneazione, Produzione, Servizi, Sociale, Distribuzione Organizzata, Culturmedia.
In Romagna Legacoop associa 366 cooperative che sviluppano un fatturato di oltre 7 miliardi e 300 milioni e occupano 25.500 lavoratori. I soci sono 328.000 (il 30% dei romagnoli è socio di una cooperativa aderente a Legacoop).
Il documento presentato da Legacoop ai candidati tocca tutti i temi principali per lo sviluppo regionale e ruota attorno a quattro parole chiave: attrattività, formazione, sistema e transizione. Le proposte sono numerose, a partire dalla richiesta di avviare il percorso per la Provincia unica di Romagna.
Una riflessione specifica riguarda le cooperative di balneazione, perché Legacoop è stata la prima associazione a chiedere alla Regione di rivestire un ruolo importante per supportare i Comuni nella complicatissima gestione dei nuovi bandi di concessione derivanti dalle previsioni della direttiva Bolkestein.
Altre tematiche riguardano la promozione di sostenibilità e autoproduzione energetica, la collaborazione tra Università e Imprese, la ricerca di nuove forme di collaborazione tra pubblico e privato, il rilancio del Welfare e della sanità pubblica, Incentivi per le imprese e innovazione, l’avvio di politiche di sostegno alla transizione energetica e tecnologica e la pianificazione urbanistica per l’organizzazione del commercio. Argomenti fondamentali perché l’Emilia-Romagna— una delle aree più forti e sviluppate d’Europa, nell’analisi di Legacoop — è al centro di enormi cambiamenti, frutto di crisi drammatiche — come l’alluvione e la pandemia — ma anche di nuove emergenze, come l’impoverimento di vaste fasce della popolazione, il cambiamento climatico, il crollo demografico, la mancanza di migliaia di lavoratori in settori chiave.
«Le prossime elezioni regionali sono un appuntamento fondamentale per tutto il nostro sistema economico e sociale — commenta il presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi —, per cui riteniamo doveroso approfondire i temi chiave per lo sviluppo dell’Emilia-Romagna, facendo confrontare i candidati con i nostri gruppi dirigenti. La difficoltà del ciclo economico e del contesto generale è evidente, ma noi crediamo che un pezzo importante della risposta stia nei valori che il movimento cooperativo è da sempre in grado di esprimere».
Legacoop Romagna rappresenta circa 380 imprese associate nelle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, con un valore della produzione di oltre 7,7 miliardi di euro, oltre 320mila soci (incluse tutte le tipologie di soci: lavoratori, produttori, consumatori) e più di 28mila lavoratori.
Federcoop Romagna è il polo nazionale specializzato in servizi alle cooperative che fa capo a Legacoop Romagna. Al suo interno operano un centinaio di professionisti nei campi contabile, fiscale, legale, del lavoro, ambientale e della consulenza avanzata.
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