Tempi duri chi delinque nel Reggiano: se da un lato risultano contenuti i reati contro patrimonio, dall’altro il periodo non è favorevole neppure per corrieri di droga e pusher. Il tutto in conseguenza dei massici controlli svolti anche in provincia di Reggio Emilia dai carabinieri del Comando Provinciale reggiano per verificare il rispetto delle restrizioni dei Dpcm emanati recentemente in via d’urgenza in ragione dell’attuale situazione di emergenza sanitaria legata al Covid-19.
A monitorare il territorio della provincia, con compiti prettamente di osservazione, il colonnello Cristiano Desideri – comandante provinciale di Reggio Emilia – sta impiegando anche personale con auto civetta in supporto. Ieri mattina, la strategia operativa adottata dai carabinieri nel Reggiano, ha portato i dovuti risultati in prossimità del casello dell’A22 Reggiolo-Rolo. L’importante snodo stradale monitorato dai carabinieri della sezione operativa della compagnia di Reggio Emilia ha permesso di intercettare e fermare due auto i cui occupanti, non solo sono risultati inosservanti del provvedimenti finalizzati a contenere gli spostamenti per l’emergenza sanitaria, ma anche legati allo spaccio, essendo stati trovati in possesso di importanti quantitativi di stupefacente in prevalenza cocaina.
Per questo motivo con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti i carabinieri della sezione operativa della compagnai di Regio Emilia unitamente ai colleghi della sezione radiomobile della compagnia di Guastalla hanno arrestato un 26enne e un 19enne, entrambi nativi e residenti a Napoli, giunti dal casello a bordo di una Fiat Panda imbottita di droga e un napoletano residente a Fabbrico, che attendendoli al casello a bordo di un’Audi A4, si incamminava con loro probabilmente verso casa sua, dove i carabinieri hanno sequestrato un’altra ingente partita di droga.
Trattandosi di attività illecita non potevano certo invocare una delle cause di necessità per lo spostamento circostanza per cui sono stati anche denunciati ai sensi del 650 (Inosservanza del menzionato DPCM). I tre al termine delle formalità di rito sono stai quindi ristretti a disposizione della Procura reggiana. I carabinieri complessivamente hanno sequestrato oltre 7 etti di cocaina, uno circa di hascisc, materiale vario per la pesatura e il confezionamento delle dosi, contante per oltre 10.000 euro ritenuto provento dell’illecita attività, un agenda con importanti appunti contabili afferenti lo spaccio e i telefoni dei tre ritenuti il tramite per i contatti con i clienti.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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