Il percorso di progetto che punta, nel 2020, al restauro della Passeggiata settecentesca di Reggio Emilia, nell’ambito del Progetto Ducato Estense, è iniziato negli scorsi anni ed ha già registrato diversi momenti di condivisione ed ascolto con la cittadinanza: tre incontri, di cui uno nella sede comunale, uno nella parrocchia del Buon Pastore e uno presso la Consulta del Verde; una passeggiata con decine di residenti e cittadini interessati, a cui hanno preso parte progettisti, tecnici ed esperti, e si compone di alcuni dati fondamentali, resi noti per altro anche in occasione della passeggiata con i cittadini. Questo percorso di partecipazione proseguirà anche nei prossimi mesi.
Gli alberi attualmente presenti in viale Umberto I sono distribuiti in quattro doppi filari: due a corredo dell’asse viario e due affiancati alle ciclabili esterne.
In generale, si provvederà a manutenere i filari lungo la strada e a ripristinare il disegno verde andato perduto in molti tratti dei filari posti ai bordi.
La valutazione della salute degli alberi e della loro efficienza paesaggistico-ambientale ha portato alla decisione di eliminarne 134, sostituendoli con 181 nuovi esemplari. L’incremento di 47 alberi localizzati principalmente sulle ciclabili esterne determinerà un assorbimento di CO2 pari a +63%, una produzione di Ossigeno pari a +64% e una stima di volume vegetale di progetto corrispondente a +38%.
Va sottolineato che il numero di 134 piante che verranno sostituite, ed incrementate, è inferiore all’ipotesi presa in analisi dalla medesima Consulta del Verde che prevedeva ne venissero abbattute più di 200.
Questo lavoro è stato fatto avvalendosi della consulenza scientifica del Consorzio Fitosanitario, che ha rilevato numerosi casi di piante attualmente in stato di sofferenza, per le quali si è decisa la sostituzione.
Come da accordi, ribaditi peraltro nel corso della passeggiata coi cittadini, gli alberi che verranno sostituiti saranno opportunamente indicati.
Il progetto di restauro di viale Umberto I (nel tratto tra l’incrocio con via Codro e quello con via Magati) è stato altresì sottoposto al parere della Commissione per la qualità architettonica e il paesaggio e all’autorizzazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le provincie di Modena, Reggio Emilia e Ferrara. Esso prevede, oltre la riqualificazione e l’incremento del verde, il restauro dei manufatti di pregio storico-architettonico (fontane e obelischi), il potenziamento dell’illuminazione pubblica, la riqualificazione dei percorsi ciclabili e pedonali, oltre alla realizzazione di una nuova rotatoria all’incrocio con via Codro e l’inserimento di uno spartitraffico centrale continuo sul viale.
I manufatti di pregio storico-architettonico che adornano il viale sono degradati dal tempo e dall’azione dello smog. Il restauro delle due fontane, la cui posizione si è abbassata nel corso dei secoli, prevede di riportarle a una quota più visibile, allontanandole dal traffico delle auto grazie alla creazione di due nuovi slarghi pedonali. Saranno ripristinati un unico getto d’acqua sul decoro centrale e risistemata la vasca di ciascuna delle due fontane. I quattro obelischi oggi sono poco visibili e necessitano di manutenzione: il progetto prevede la loro pulizia e valorizzazione.
L’illuminazione del viale, soprattutto nella parte alberata, è oggi scarsa, e i pali della parte centrale sono molto deteriorati. Il progetto illuminotecnico propone l’introduzione di lanterne su palo, già utilizzate per i tratti recuperati di viale Umberto I, e di una illuminazione specifica per gli elementi di pregio storico-architettonico (fontane e obelischi). Le lanterne su palo avranno una disposizione alternata tipo “quinconce” che permetterà una maggiore illuminazione del parco e del viale introducendo maggiore sicurezza. Per fontane e obelischi verranno utilizzati proiettori a led.
I percorsi ciclopedonali, in particolare quelli centrali, sono in parte sollevati a causa dalle radici degli alberi. Per incrementare la sicurezza e garantire l’accessibilità ai disabili, il progetto prevede di distinguere i percorsi ciclabili (esterni) da quelli pedonali (interni): due percorsi centrali ai lati della viabilità carrabile verranno dedicati alla mobilità pedonale, mentre i due percorsi laterali, più esterni, saranno destinati alla mobilità ciclabile, limitandone quindi l’uso promiscuo a vantaggio delle sicurezza sia dei pedoni che dei ciclisti. Sui percorsi ciclabili e pedonali, si sostituirà la pavimentazione (non più conglomerato bituminoso ma calcestre, un materiale più naturale) e si incrementeranno l’illuminazione pubblica e gli elementi di arredo urbano. Grazie alla creazione di due nuovi slarghi pedonali sarà inoltre possibile sostare in prossimità delle fontane storiche.
Il tratto di viale Umberto I è attualmente esposto a incidenti stradali e traffico congestionato, soprattutto nelle ore di punta. Per fluidificare il traffico, limitare la velocità e garantire una maggiore sicurezza, il progetto prevede alcune azioni approvate in via esecutiva dalla giunta in questi giorni. Si inserisce una rotonda all’incrocio tra viale Umberto I e via Codro. Per moderare gli ingressi e le uscite su via Codro e via Pariati sono previste inoltre delle piattaforme rialzate; è in previsione l’installazione di due impianti semaforici a chiamata, a protezione degli attraversamenti degli utenti della scuola elementare. Viale Umberto I verrà dotato infine di uno spartitraffico centrale continuo con cordoli sagomati in pietra e illuminazione centrale per disincentivare le inversioni di marcia, che sono la causa principale di incidente, ed evidenziare l’aspetto monumentale del viale. Nel sistema della mobilità carrabile di viale Umberto I saranno introdotti dunque elementi funzionali alla razionalizzazione e messa in sicurezza degli incroci, alla moderazione delle velocità e alla sicurezza delle utenze più deboli, in piena conformità con le indicazioni adottate dal Piano urbano della mobilità.
La Passeggiata settecentesca è il percorso di circa tre chilometri che ancora oggi si snoda dal centro storico di Reggio Emilia – piazza Gioberti, sede dell’antico Palazzo Ducale – fino al ponte di San Pellegrino, da dove si prosegue per altri tre chilometri fino alla Reggia di Rivalta, attraverso il Parco fluviale del Crostolo.
Viale Umberto I, già passeggiata nella seconda metà del Settecento, e corso Garibaldi, sorto sul vecchio alveo del torrente Crostolo dopo la sua deviazione, sono i principali viali storico-monumentali di collegamento fra la città e la Reggia di Rivalta. La continuità tra i due viali, ritmata dagli slarghi e dalle piazze che attraversano – piazza Gioberti, piazza Roversi, piazza XXIV maggio, piazza Diaz e piazza Lepanto – costituisce un importante segno urbano e paesaggistico tra la pianura e la montagna. L’elemento dell’acqua accompagna il percorso, dalla sinusoide di corso Garibaldi alle due fontane monumentali di Viale Umberto I fino alle vasche della Reggia di Rivalta. Nell’ambito del progetto di recupero e valorizzazione dell’intera Passeggiata Settecentesca si colloca l’intervento di riqualificazione di viale Umberto I nel tratto tra l’incrocio con via Codro e quello con via Magati, per un importo di circa 1,8 milioni euro.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]