Scrive Gigliola Venturini, segretaria a interim del Partito democratico di Reggio Emilia: “La pandemia avanza, inesorabilmente, il virus è tra noi. Non è il titolo di un film, è la realtà che vive il mondo intero, l’Europa, e ora dopo un breve sollievo e forse un’illusione anche l’Italia.
Di fronte alla crescita dei numeri del contagio, e quindi della preoccupazione e della paura , dobbiamo dare ascolto a chi ci dice, con voce unanime, che occorre ridurre il più possibile la circolazione del virus e l’unico mezzo è ridurre la mobilità delle persone continuando a chiedere ad ognuna/o comportamenti corretti e collaborativi.
Non farlo significa mettere a rischio la tenuta del sistema sanitario, degli ospedali, la stessa salute degli operatori, unica garanzia a tutela della salute di noi tutti. Se saltasse il sistema sanitario salterebbe il sistema paese in tutte le sue componenti, sociale, economica e relazionale, mettendo a rischio lo stesso sistema istituzionale.
I provvedimenti restrittivi temporaneamente adottati sono sicuramente ferite profonde inferte in un tessuto economico già indebolito dalla prima ondata. Non vanno intesi come giudizi negativi né sul valore né sull’operato delle categorie coinvolte che pure hanno cercato di rispettare le misure di sicurezza richieste.
E’ comprensibile l’allarme suscitato negli operatori e le loro mobilitazioni in tutto il paese. L’immediata risposta del Governo con le misure economiche di sostegno e soprattutto con l’impegno al rapido trasferimento di denaro impegnano anche noi, partito di territorio, alla vigilanza e alla verifica di quanto promesso.
Deve essere però chiaro che l’obiettivo è limitare la mobilità nel tempo libero, un sacrificio per tutti, ma anche un impegno ad onorare quello molto più grande richiesto a tanti lavoratori. Anche agli studenti stiamo chiedendo un grande sacrificio. Ma debbono sapere che forse questo servirà a salvare altre vite o a consentire che anche chi è malato ma non di Covid possa continuare ad essere curato.
Queste misure sono temporanee e non sappiamo se basteranno per contenere l’avanzata dei contagi. Ciò che sappiamo è che l’unità del paese è l’unica chiave per affrontare il futuro con responsabilità collettiva, senza che prevalgano paura, rabbia, sfiducia.
Per questo occorre affrontare la pandemia con il massimo di collaborazione tra i vari livelli di governo.
Ascolto reciproco, concertazione, condivisione delle decisioni e dei messaggi devono essere la cifra dell’agire politico. E su questo crediamo che si possano e si debbano fare molti passi avanti, a cominciare dalla compattezza delle forze di maggioranza ed anche dalla ricerca di un dialogo costruttivo con l’opposizione, andando oltre l’ambiguità di chi chiede di partecipare e poi non perde occasione per contrastare qualunque provvedimento.
Il PD di Reggio Emilia auspica che le comunità locali, i comuni della nostra provincia, possano essere un laboratorio utile per una collaborazione istituzionale tra forze politiche di diverso schieramento che, nella realtà della vicinanza, della conoscenza reciproca, e nel comune interesse delle proprie comunità possano, in questa pericolosissima emergenza, offrire ai cittadini un’immagine di attenzione e collaborazione comune.
Mentre i Sindaci del nostro territorio riprendono il loro dialogo quotidiano con le proprie comunità e tornano ad essere la prima e più vicina fonte informativa al servizio dei propri cittadini, il PD insieme ai Parlamentari, ai Consiglieri regionali e ai dirigenti territoriali si impegna a mantenere con loro una relazione costante mettendo i suoi circoli e militanti a disposizione, insieme a tutte le associazioni del territorio, affinché nessuno sia lasciato solo”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]