Reggio Emilia punta con decisione sul potenziamento del trasporto elettrico, sviluppando una attenzione al tema viva da anni. La giunta comunale ha infatti approvato le ‘Linee di indirizzo tecniche e gestionali per l’installazione di punti di ricarica per veicoli elettrici sul territorio comunale’, individuando un iter e regole da seguire per tutti gli operatori privati interessati a posizionare nuove ‘colonnine’, un settore d’impresa sempre più in crescita negli ultimi anni.
L’approvazione di questo regolamento, finalizzato a incentivare l’utilizzo dei mezzi a trazione elettrica in città, è parte del ‘pacchetto ripartenza’ della Fase 2 Coronavirus, dedicato a uno sviluppo innovativo della Mobilità sostenibile, preannunciato di recente dall’assessora alle Politiche per la Sostenibilità Carlotta Bonvicini. Questa, come altre misure di mobilità dolce, anticipa la realizzazione di scelte previste dal Piano urbano della Mobilità sostenibile (Pums) già adottato, in cui si ribadisce l’importanza della transizione verso la mobilità elettrica per contribuire alla riduzione delle emissioni acustiche e inquinanti da traffico veicolare.
“Nel programma di mandato 2019–2024 – spiega l’assessora Carlotta Bonvicini – abbiamo previsto un progressivo aumento dei livelli di qualità e sostenibilità ambientale che si traduce in un ripensamento della viabilità e dei servizi di trasporto privati e collettivi con investimenti su una mobilità nuova, che renda possibile spostarsi meglio, inquinare meno e dare maggiore sicurezza ai cittadini.
“In particolare – prosegue l’assessora Bonvicini – nel centro storico è prevista l’istituzione di una Low Emission Zone che consentirà l’accesso ai soli veicoli Lev-Zev (a zero o bassissime emissioni), oltre a quelli dei residenti. In questo senso, dunque, l’uso dell’auto elettrica da parte dei cittadini diventa sempre più auspicabile, ma lo si può incentivare solo con un adeguato sistema di infrastrutture per la ricarica, diffuso nei quartieri e nei nodi urbani strategici anche per la mobilità. Il regolamento che abbiamo approvato va in questa direzione, perché permette agli operatori privati di installare nuove colonnine in città”.
Le Linee di indirizzo individuano un numero massimo di colonnine installabili, principi di equa distribuzione sul territorio comunale e procedure per la presentazione della domanda da parte dei privati, senza alcuna spesa a carico della pubblica amministrazione. In totale, sarà possibile posizionare 252 punti di ricarica, di cui 236 quick charging per la ricarica di tipo accelerato (di potenza pari a 22 kW) e 16 postazioni fast charging per la ricarica veloce (di potenza pari ad almeno 50 kW).
DUE MACROZONE – Sono state, inoltre, individuate due macrozone dove installare le infrastrutture. La macrozona 1 comprende il centro e i quartieri limitrofi, la stazione centrale storica e quella dell’Alta velocità Mediopadana, le Reggiane, l’Arcispedale Santa Maria Nuova, il Campus universitario San Lazzaro e alcuni parcheggi scambiatori; la macrozona 2 include i quartieri più esterni e le frazioni (vedi localizzazioni puntuali nelle tabelle più in basso).
In generale non sono previste nuove colonnine all’interno dell’esagono ma solo nel sistema dei controviali dove sarà possibile installare infrastrutture di tipo quick charging.
“Questa scelta – commenta l’assessora Bonvicini – è stata dettata da due constatazioni: la sosta negli stalli associati alle colonnine sarà riservata alle auto elettriche in ricarica ed eventuali nuove postazioni all’interno dell’esagono sottrarrebbero posti auto a visitatori, lavoratori e residenti del centro non muniti di auto elettrica. Inoltre, dai dati dei rilievi effettuati risulta che i controviali sono le aree con una percentuale di occupazione per la sosta minore rispetto ad altri parcheggi. Abbiamo optato, dunque, per l’installazione delle colonnine elettriche nelle aree con una minore domanda di sosta”.
I controviali si configurano come spazio ideale per la creazione di un’infrastruttura di ricarica elettrica diffusa a servizio dei frequentatori del centro e dei residenti che potranno caricare l’auto elettrica nei pressi della propria residenza. Si è, infatti, calcolato che la distanza media per raggiungere la propria destinazione all’interno dell’esagono, parcheggiando in uno dei controviali, può essere percorsa a piedi in circa 5 minuti.
Nelle zone periferiche e nei quartieri più esterni, fuori dalla ‘città 30’ del Pums, si potranno collocare le colonnine fast charging (fatta eccezione per le aree di sosta della stazione storica, delle Reggiane e dell’ospedale) per non caricare il centro di un ulteriore traffico di auto elettriche alla ricerca di punti di ricarica veloce.
REGOLAMENTAZIONE DELLA SOSTA – Negli stalli posti in corrispondenza delle colonnine la sosta sarà regolata secondo i seguenti principi:
sarà vietata ai veicoli, pur alimentati ad energia elettrica, che non siano effettivamente in fase di ricarica;
dalle 8 alle 20 sarà consentita fino a un massimo di 60 minuti ai veicoli alimentati ad energia elettrica che siano in fase di ricarica presso i punti di ricarica fast charging (oltre 22 kw).
Mentre gli stalli quick charging saranno liberi, i fast charging saranno regolamentati a disco orario secondo le disposizioni del Codice della strada.
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Ma i commercianti vorrebbero lavorare tutto l' anno...o no?
ok emilia allora è solo per il salvataggio del natale? non capisco bene cosa mi contesti... ripeto e concludo per non far diventare questi sproloqui […]
ho la quasi certezza che se un reggiano autocnono, prova anche solo a reagire come fanno spessissimo questi nostri nuovi amatissimi e alacri cittadini italiani,