Il sindaco Luca Vecchi parla del recupero del quartiere di Santa Croce e del Consiglio comunale di lunedì dal quale il primo cittadino si attende un voto unanime, perché non “si può dire solo no a dei progetti che rilanciano la città”. Le opere da realizzare sono il recupero del capannone numero 15, la riapertura di viale Ramazzini con l’abbattimento del muro e il riutilizzo delle vie Talami, Gioia e Veneri.
Scrive in una nota il sindaco: “Lunedì verrà discussa in Consiglio comunale l’approvazione del Programma di riqualificazione urbana (Pru) dell’area Reggiane e del quartiere Santa Croce, che recepisce i progetti candidati al “Bando Periferie”, ampliando in maniera significativa l’ambito di intervento.
Infatti oltre a piazzale Europa, al Capannone 18 (già in gran parte ultimato e consegnato alle aziende che ne hanno acquistato gli spazi) e al Capannone 17 (i cui lavori sono stati affidati nel mese di novembre), vengono ricompresi ora gli interventi di recupero dei Capannoni 15A (l’edificio parallelo alla ferrovia storica, ben visibile dalla stazione centrale, con la scritta ‘Reggiane’), 15B e 15C (sistemati perpendicolarmente al primo, formando una cortina continua a est dell’area del Parco Innovazione), che saranno oggetto di rigenerazione, con riqualificazione architettonica e funzionale ed ospiteranno l’Archivio storico delle Officine Reggiane, l’Academy aziendale di Iren, nonché nuove aziende e servizi alle imprese e alle persone.
Viene inoltre ricompreso nel piano degli interventi l’ambito di riqualificazione di Santa Croce per il quale sono stati individuati immobili oggetto di riuso su viale Ramazzini, via Gioia, via Veneri e, quale opera prioritaria, la riapertura del passaggio a livello su viale Ramazzini.
Con i Capannoni del gruppo 15, entrano nel Pru complessivamente ulteriori 45.000 metri quadrati e la superficie complessiva del Parco Innovazione passa dagli attuali 103.000 a 148.000 metri quadrati, incrementando sensibilmente l’apporto alla qualità urbana dell’area e del quartiere: l’ambito oggetto di rigenerazione urbana da parte della Stu Reggiane spa è infatti ora pari al 50% dell’intera area delle ex Officine Reggiane.
L’obiettivo, dunque, è passare “dalla fabbrica al quartiere” ricomprendendo gli ambiti del progetto di Riuso temporaneo nello storico abitato di Santa Croce, ovvero insediamenti produttivi dismessi tra via Gioia, viale Ramazzini e via Talami per i quali si è già entrati nella fase della realizzazione effettiva, con l’affidamento degli incarichi ai progettisti, per la riqualificazione architettonica e funzionale degli edifici.
Sono oltre 10 i progetti specifici che verranno realizzati, dedicati a servizi culturali, educativi, sportivi e assistenziali, nel segno della rigenerazione urbana, della coesione e dell’innovazione sociale, che trovano spazio, oltre che nel Capannone 15A, in altri sette importanti immobili.
Si tratta in particolare degli ex Magazzini logistici di via Gioia 24 e di via Gioia 22, dell’ex Mangimificio Caffarri di via Gioia 4, dell’ex discoteca Maffia di viale Ramazzini 35 e dell’ex Deposito ferroviario di via Talami 7.
Non v’è dubbio che con questo atto il quartiere è al centro dell’azione di rigenerazione anche per quanto riguarda i collegamenti con il resto della città.
Un notevole incremento degli standard di fruibilità e qualità è infatti previsto con la riqualificazione di alcune strade di Santa Croce: il tratto est di viale Ramazzini (il cosiddetto “braccio storico” interno alle ex Officine Reggiane), via Gioia, via Talami e via Veneri (tratto sud) e la riapertura di viale Ramazzini all’altezza del passaggio a livello.
Il Pru Reggiane-Santa Croce raggiunge così una dimensione di investimento complessiva stimabile in 50 milioni di euro, costituita fra l’altro dal contributo previsto dal Bando aree urbane e periferie del valore di circa 18 milioni di euro e dal cofinanziamento da parte di soggetti pubblici e privati per un importo di circa 29 milioni di euro: esso rappresenta uno dei maggiori investimenti sul territorio degli ultimi decenni, funzionale ad un nuovo modello di sviluppo produttivo e tecnologico, al passo con gli hub europei.
Immediatamente dopo l’approvazione del Consiglio comunale, saranno pubblicati i bandi per la realizzazione dei lavori di riapertura di viale Ramazzini e delle opere che consentiranno il Riuso degli immobili di Santa Croce.
Dopo le divisioni dei mesi scorsi, con lo stop incomprensibile del Governo Conte al “Bando Periferie” e il successivo dietrofront dello stesso Esecutivo, auspico che il pronunciamento del Consiglio comunale su un progetto così importante per una parte rilevante e storica della nostra città, possa essere favorevole all’unanimità.
Non si possono dire solo dei no, davanti a progetti che rilanciano la città di Reggio Emilia e, anche in considerazione delle dichiarazioni registrate nel recente passato, confido che non si vorrà esprimere contrarietà a un atto a lungo atteso da moltissimi cittadini che in questi luoghi vivono e lavorano e che troveranno, dagli interventi descritti, un’occasione di ripartenza, un’opportunità di sviluppo sostenibile e rilancio straordinari”.
A nome di tutte le vittime della folle viabilità di questa invivibile città, ringrazio anticipatamente per l’ennesima inutile rotonda di prossima realizzazione (ingresso ex Reggiane su Viale del Partigiano) che ogni giorno toglierà altri minuti di vita a chi è costretto a percorrere tale strada, e causerà ulteriore inquinamento. Mi auguro inoltre che i membri di spicco di codesta sedicente amministrazione, stante le condizioni dei marciapiedi cittadini, si trovino presto ad affrontarli in condizioni di autoinsufficienza
(vedi articolo “Abbattere il muro”): magari, provando il tormento in prima persona, potrebbero pavoneggiarsi meno e comprendere le vere necessità dei sudditi.
Giusto. Dire no sarebbe strumentale, come il 99% della polemica politica in Italia: ma a livello locale sarebbe bene ogni tanto non essere contrari e propagandistici a prescindere.