Reggio. Un libro e una messa per don Gazzotti

gazzotti

Il 10 dicembre alle ore 18 nella basilica cittadina di San Prospero, l’arcivescovo Giacomo Morandi celebrerà una Santa Messa di ricordo e suffragio per monsignor Gianfranco Gazzotti, nel 90° anniversario della nascita e a quasi due anni dalla morte.

Sarà anche l’occasione per presentare al pubblico “Monsignor Gianfranco Gazzotti, un pellegrino giunto alla meta”, il libro, di cui l’arcivescovo ha curato la prefazione, ideato, voluto e realizzato dall’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, con introduzione a cura del delegato di Reggio Emilia, Vittorio Corradi.

Nel titolo di questo libro, nato da una felice intuizione di Aurora Zironi Giaroli, che ha fattivamente collaborato con Giuseppe Adriano Rossi alla raccolta delle testimonianze, si concentrano due temi fondamentali della vita dell’uomo: essere in viaggio, di passaggio, e una destinazione chiara, un approdo sicuro, l’abbraccio di Dio.

Mi pare sia questo il filo conduttore delle tante testimonianze raccolte, che mettono in luce, ognuna con ricordi personali e speciali, le caratteristiche di monsignore, persona di fede, sempre aperta a stringere nuove relazioni con i fratelli incontrati nel cammino.

Non solo i fratelli in senso stretto, che hanno contribuito con i loro ricordi, ma anche confratelli come il cardinale Camillo Ruini, l’arcivescovo Paolo Rabitti, i vescovi Luciano Monari, Mauro Parmeggiani e Massimo Camisasca. E gli amici di Terra Santa: il vicario patriarcale per la Giordania e Amministratore Apostolico del Patriarcato latino, William Shomali; il padre francescano Ibrahim Faltas, Vicario della Custodia di Terra Santa, le suore del Monte delle Beatitudini. E ancora tanti amici e pellegrini, sacerdoti e laici, che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa, spinti dall’affetto e dalla gratitudine per monsignore.

Personalità esigente, ha saputo stringere moltissimi legami: impossibile dimenticare le cene dei primi di dicembre, che ogni anno raccoglievano fino a 400 Amici di Terra Santa, ed era ormai difficile reperire in città un locale che potesse contenere tutte le persone che desideravano partecipare. Erano formidabili occasioni di incontro per ricordare i viaggi, stringere e consolidare amicizie e raccogliere fondi per le istituzioni educative e assistenziali
della chiesa cattolica in Terra Santa.

Tantissime le mete dei pellegrinaggi sulle orme di Gesù, di Maria, di Pietro, di Paolo, e sottolineiamo pellegrinaggi, non viaggi turistici, lo sa bene chi ha partecipato: momenti culturali, conviviali, ma soprattutto momenti in cui riscoprire e rinvigorire la fede, grazie all’esempio e alle meditazioni di monsignor Gazzotti, che si imprimevano nella memoria per la profondità, l’intensità appassionata e la concretezza.

Il libro si chiude con un’appendice che racconta dei quasi trent’anni di don Gianfranco Canonico arciprete della Cattedrale (1984 – 2012); basterebbe questo per dire di un’intera vita spesa a servizio della Chiesa Reggiana – 62 anni di sacerdozio – che lo ha visto impegnato come curato a Montecchio, vice-direttore dell’Istituto Artigianelli, vice-rettore e poi rettore ed economo del seminario di Reggio, assistente alla “Protezione della giovane” priore
del Capitolo della Cattedrale, direttore della Caritas diocesana, assistente spirituale della “Società San Vincenzo”, vice-assistente del Settore Adulti di Azione Cattolica, priore della delegazione di Reggio Emilia dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, cappellano all’Istituto “Parisetti”, Cappellano d’onore della Grotta di Lourdes, Canonico prevosto, amministratore parrocchiale e infine rettore della basilica di San Prospero, organizzatore di pellegrinaggi in Terra Santa, Grecia, Turchia, Russia, Polonia, Armenia, e Santuari mariani per oltre 50 anni, fondatore e animatore del gruppo “Amici di Terra Santa”, insignito della “Croce d’oro del pellegrino”, decretata dalla Custodia di Terra Santa.

Il libro, edito dalla “NuovAppennino” di Felina, raccoglie le testimonianze di 65 “autori”, accompagnate da un ricco corredo iconografico: vuole essere un doveroso gesto di affetto, riconoscenza e stima per un carismatico sacerdote che è stato amico, maestro e guida per tante persone.
Il volume sarà distribuito al termine della Santa Messa; le offerte raccolte verranno inviate in Terra Santa attraverso i canali dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.



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