Reggio. Tarquini: per l’assessore Neulichedl lo smog è colpa dei botti di fine anno

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Scrive in una nota Giovanni Tarquini, consigliere comunale Lista Civica per Reggio Emilia in merito alle affermazioni dell’assessore Neulichedl: “Si resta allibiti, e se non ci fosse da piangere si potrebbe anche sorridere, nel leggere che l’assessore Roberto Neulichedl, a seguito dell’emergenza inquinamento scattata nelle ultime ore per i livelli di PM10 arrivati al doppio del limite imposto dall’Unione Europea, ha attribuito ai cittadini reggiani uno scarso senso civico per avere utilizzato nella notte di San Silvestro una esagerata quantità di materiale pirotecnico, motivo scatenante, a suo dire, dell’allarmante aumento della presenza di polveri sottili nell’aria.

Premesso che il senso civico scarseggia dalle nostre parti, questa è cosa tristemente nota, e il mettere in atto comportamenti contrari alle ordinanze comunali in tema di ordine e sicurezza pubblica ne è la conferma. Ma ci si chiede sulla base di quali regole scientifiche un amministratore cittadino, delegato anche alla qualità dell’aria, ha individuato nei botti di fine anno il fenomeno scatenante dell’impennata delle PM 10.

Mi permetto di far notare all’assessore che il problema, purtroppo, è ben più grave ed affligge tutte le città della pianura padana, Reggio Emilia compresa; città che, insieme alle altre emiliano-romagnole, è tra le più inquinate d’Europa. E l’assessore Neulichedl eviti di dare a questi comportamenti una valenza che non hanno.

Il preoccupante fenomeno dell’inquinamento va concretamente contrastato intervenendo in ben altro modo. Ad esempio, con il miglioramento della viabilità, con l’incentivazione all’utilizzo di mezzi pubblici, con la realizzazione di nuove aree di parcheggio periferiche, con la diminuzione delle ore di riscaldamento delle abitazioni.

Siamo anche noi convinti che la Reggio Emilia degli anni 80, e ancor più quella degli anni 70, quando si usava molto di più la bicicletta, e quando il nostro assessore viveva ancora in Trentino, sia un bel ricordo al punto da desiderare di riproporla. Ma la realtà d’oggi è diversa e ben più complicata ed è con quella che occorre fare i conti, guardando al futuro e mettendo in campo competenze tecniche e iniziative concrete, senza prendersela con i cittadini che sono invece sempre più stanchi e messi a dura prova da un apparato che stenta, o forse non vuole individuare le vere cause dei problemi, spesso frutto di scelte sbagliate e poco lungimiranti delle precedenti amministrazioni. Non sarebbe ora di trovare le giuste soluzioni con precisi punti programmatici di tutela ambientale per i prossimi anni?”.



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