Con un netto incremento rispetto al maggio scorso (+30%, equivalente a 1.170 unità in più), tornano oltre i livelli pre-covid le assunzioni previste dalle imprese reggiane nel mese di giugno, che si portano a 5.060 unità.
Un balzo significativo che avviene all’inizio di un trimestre (giugno-luglio-agosto) in cui sono previsti 12.090 nuovi contratti e va ad alzarsi (dal 13% al 16%) la quota di imprese che prevedono nuove assunzioni.
I dati, rilasciati dal Sistema informativo Excelsior e analizzati dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio, confermano il sensibile miglioramento già manifestatosi nei mesi scorsi e, per giugno, attestano che le assunzioni previste superano i livelli registrati prima della pandemia.
Cifre alla mano, infatti, le assunzioni previste a giugno 2021 sono 1.120 in più rispetto a quelle del giugno 2019, con un aumento del 28%
In dettaglio, le imprese del comparto industriale prevedono 2.160 assunzioni a giugno (580 in più rispetto al mese scorso) e 5.100 nel trimestre giugno-agosto. I lavoratori previsti in entrata da parte del settore dei servizi raggiungono le 2.900 unità per il mese di giugno (600 in più rispetto a maggio) e le 6.990 per il trimestre venturo.
Unico settore ancora in sofferenza resta quello dei servizi di alloggio, ristorazione e servizi turistici, che prevede livelli occupazionali ancora al di sotto di quelli pre-pandemia (il 17% in meno rispetto a giugno 2019), nonostante 640 nuove assunzioni in più del mese corrente.
Considerando la tipologia contrattuale, le imprese reggiane a giugno assumeranno nuovi dipendenti con contratti a tempo determinato nel 42% dei casi e per il 21% a tempo indeterminato, mentre altre tipologie di assunzione riguarderanno il 37% dei nuovi lavoratori (apprendistato, somministrazione, co.co.co., altro).
Le opportunità di stabilizzazione lavorativa si presenteranno soprattutto per i settori dell’industria manifatturiera e public utilities (41% di contratti a tempo indeterminato), delle costruzioni (38%) e dei servizi alle imprese (28%).
La forte stagionalità che connota questo comparto, associata al permanere di incertezze legate alla pandemia, ridurrà invece al 6% i contratti a tempo indeterminato previsti nel settore del turismo.
Tra le figure più ricercate dalle imprese reggiane spiccano quelle degli operai specializzati e conduttori di impianti e macchine (40% dei lavoratori previsti in entrata, 2.030 in valore assoluto), seguiti da impiegati e professioni commerciali e nei servizi (26%, 1.310 unità).
Continua intanto a crescere la quota di entrate programmate per giovani con meno di 30 anni, pari al 31%. Gli “under 30” sono i più ricercati per figure come specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche (per il 55% delle unità in entrata si prevede che siano lavoratori fino ai 29 anni), addetti all’accoglienza, informazione e assistenza alla clientela (62% giovani) e cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici (55% giovani).
Infine, il diploma di scuola media superiore sarà il titolo di studio più ricercato al momento dell’assunzione: l’istruzione secondaria sarà un requisito richiesto nel 33% dei casi, mentre per il 13% delle nuove candidature sarà necessario il titolo di laurea. Va detto che il mismatch tra offerta e domanda di laureati (sovraistruzione) è in lieve miglioramento rispetto ai dati di giugno 2019, quando la laurea veniva richiesta per il 10% delle risorse umane in entrata.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!