Tornano i concerti “sospesi” nei quartieri di Reggio Emilia. A settembre riparte Suoni dai balconi, rassegna musicale itinerante promossa da Associazione culturale Pocket (quelli di Tipo Magazine) in collaborazione con Arci, Idee di gomma e Acc.Qua – Accademia di Quartiere, con il contributo del Comune di Reggio Emilia nell’ambito del bando Restate 2019. Quattro date in altrettante zone della città, in programma ogni venerdì dal 6 a 27 settembre con una formula di ascolto inedita quanto il contesto: gli artisti, reggiani e non, si esibiranno dai balconi delle abitazioni come su un palcoscenico, mentre il pubblico assisterà al concerto con il naso all’insù. Il programma musicale, che va dalla musica contemporanea alla classica, passando per la musica popolare e il jazz, anche quest’anno è affidato al maestro Mirco Ghirardini.
Sarà proprio Ghirardini con il suo clarinetto ad aprire la rassegna il prossimo venerdì 6 settembre (ore 18.30). Insieme a lui, su un verdeggiante terrazzo in via Emilia San Pietro 42, si esibirà il bolognese Gianluigi “Gialla” Paganelli alla tuba. Molto attivo nella musica contemporanea il primo – è membro dell’ensemble milanese Sentieri Selvaggi e fondatore di Icarus Ensemble – e diviso tra la musica da camera e il jazz il secondo – sono entrambi in forze nel Concerto a fiato L’Usignolo. In duo si esibiranno in “Musiche”, una performance ad alto tasso di improvvisazione con un repertorio vario e sorprendente di musiche dal mondo, dalla tradizione popolare dei ballabili emiliani alla kletzmer, la musica tradizionale delle comunità ebraiche dell’Europa orientale.
I concerti “sospesi” proseguiranno per tutti i venerdì del mese (sempre alle 18.30) con la Banda di Quartiere (in via Paradisi 10 il 13 settembre), il Quartetto di sassofoni della Spezia (il 20 settembre in via Volturno 27, nella piazzetta del Gattaglio) e il Genta-Ponzi Duo (27 settembre, via della Tromba 26, nella frazione di Marmirolo).
Suoni dai balconi – realizzata con il sostegno di Capelli Service, media partner Rec Eventi – propone un nuovo concetto di performance. «La formula del concerto “sospeso” – spiegano gli organizzatori – permette di arricchire lo spazio dello spettacolo musicale grazie alla scenografia non consueta, mentre le location inedite provano a invertire le direttrici consolidate della cultura trasformando i quartieri in destinazione. Pensando a un modo diverso di vivere luoghi non convenzionali del tessuto urbano, già dall’anno scorso abbiamo potuto fare esperienza concreta di innovazione sociale e relazioni dal basso. Il linguaggio dell’arte, in particolare quello della musica, si è rivelato strumento privilegiato per interpretare e qualificare lo spazio urbano dei quartieri reggiani come crocevia di istanze culturali e relazionali, oltre che architettoniche e urbanistiche».
La rassegna, attraverso il coinvolgimento attivo degli abitanti, si pone come un’opportunità per sperimentare e rafforzare la rigenerazione sociale, innescando un dialogo con il quartiere e provando a creare comunità. L’obiettivo è offrire occasioni di socialità e sperimentare un nuovo utilizzo degli spazi comuni e privati, che si aprono al quartiere stesso e alla città, grazie anche alla collaborazione delle organizzazioni che vivono e operano sul territorio.
Nel 2018 Suoni dai balconi ha promosso sei concerti in altrettanti luoghi della città (via Ettore Barchi, piazza Zara, via Balletti, via Don Pasquino Borghi, piazza stranieri), con una data speciale dal balcone del Municipio in chiusura della rassegna. Tra i protagonisti della scorsa edizione ci sono stati il violinista Daniele Richiedei, il fisarmonicista Thomas Sinigaglia, il percussionista Luciano Bosi, Tiziano Bianchi alla tromba, la cantante Elizangela Torricelli e Mirco Ghirardini al clarinetto.
Artisti. Il maestro clarinettista Mirco Ghirardini è presidente e membro dell’ensemble milanese Sentieri Selvaggi, con cui ha partecipato a diverse rassegne in Italia e all’estero, fondatore di Icarus Ensemble e del Concerto a fiato L’Usignolo. Molto attivo nel campo della musica contemporanea, ha collaborato e collabora con numerose orchestre, tra cui Accademia Strumentale Italiana, Orchestra Sinfonica della Fondazione Toscanini, Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova, Orchestra del Gran Teatro La Fenice di Venezia, Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, con cui ha all’attivo tournée negli Stati Uniti, Cina, Israele, Germania, Spagna, Grecia Sudamerica e Giappone.
Diplomato in trombone con specializzazione in basso tuba, Gianluigi Paganelli ha collaborato e collabora con orchestre lirico-sinfoniche e formazioni jazzistiche (dai Jazz Chromatic Ensemble a Nexus). Ha lavorato con Claudio Baglioni, Quintorigo e Icarus ensemble. Nell’ambito della musica da camera ha collaborato con Quinte Eccedenti, Petronius Brass Ensemble, Made in Brass, Quintetto di ottoni della Toscana, Fantasy Brass. Attualmente è membro del gruppi di ottoni Parma Brass, il Concerto a fiato L’Usignolo, BimBumBrass e il gruppo di musica klezmer Dire gelt.
Nata nel 2008, la Banda di Quartiere si consolida nell’idea più semplice e “sociale” di fare musica senza vincoli né barriere, facendo convivere la tradizione bandistica italiana con sonorità e strumenti che spaziano verso altri mondi e culture. Nel 2011 il progetto è stato presentato a Fahrenheit su Radio3. È del 2012 il primo cd “Come potevamo noi cantare…” con canti e musiche della resistenza europea. La Banda di Quartiere compare in diversi documentari e nel disco “Breviario Partigiano” dei post CSI. In questi anni ha condiviso il palco con David Riondino, Bassapadana, Giardini di Mirò, Paolo Nori, Brigata Lambrusco, Coro dei Malfattori, Carlo Lucarelli, Aterballetto, Mirco Ghiarardini, Luciano Bosi, Massimo Zamboni, Angela Baraldi, Vessel, Banda del Tricolore, Red Noise, Festina Lente Teatro, Banda Rulli Frulli.
Il Quartetto di Sassofoni della Spezia nei suoi concerti presenta un programma vario, dal repertorio originale alle trascrizioni dal periodo barocco fino alla musica sudamericana e moderna. Formato da giovani musicisti, si è perfezionato con i maestri Federico Mondelci, Massimo Ferraguti e con il Quartetto Saxofollia e si è esibito in diverse rassegne nazionali. I componenti della formazione sono anche membri stabili del Sax Off Limits Ensemble diretto dal maestro Alessio Bacci e coordinato dal maestro Marco Falaschi, vincitore di numerosi concorsi nazionali e internazionali di esecuzione musicale.
I giovanissimi Giorgio Genta alla chitarra e Edoardo Ponzi al vibrafono formano il Genta-Ponzi duo. Il primo è approdato all’Istituto Peri-Merulo nella classe di Francesco Moccia dopo aver studiato con Claudio Piastra. Ponzi a 11 anni inizia lo studio delle percussioni con Simone Beneventi e si diploma al Peri nel 2012 con il massimo dei voti sotto la guida di Francesco Repola. Si è perfezionato frequentando il corso quadriennale “Mastering jazz vibraphone” di Andrea Dulbecco. Con questo progetto, nato nel 2018, interpretano la grande musica dell’America Latina, con particolare attenzione all’Argentina e al Brasile. Nel loro repertorio compaioo brani di Piazzolla, Villa-Lobos, Jobim e Corea.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]