Questa mattina, a Reggio Emilia gli studenti di numerose scuole della provincia sono scesi in piazza per protestare contro il nuovo esame di maturità e i tagli all’istruzione. La protesta boccia le manovre del governo gialloverde che ledono alla didattica, continuando sul solco della progressiva dequalificazione dell’istruzione pubblica tracciato nell’ultimo ventennio. La protesta, appoggiata dal Fronte della Gioventù Comunista (FGC), si è tenuta in più di 50 città d’Italia.
Il corteo, iniziato al mattino in piazza Tricolore, si è fermato davanti all’ufficio scolastico provinciale in via Mazzini. Qui gli studenti hanno mostrato i ritratti dei ministri Salvini, Di Maio, Bussetti e di Matteo Renzi sui quali compariva la scritta “bocciato”.
“Questo governo è in diretta continuità con quelli precedenti”, dichiara Sebastian Pelli, rappresentante di Consulta del Liceo A. Moro. “Il cambiamento di cui parlano è fittizio, gli studenti si sentono presi in giro. La manovra finanziaria prevede 4 miliardi di tagli, il nuovo esame è la diretta applicazione del Jobs Act voluto dal PD. Mettono le videocamere nelle scuole e parlano di sicurezza, ma gli istituti continuano a crollare senza alcun piano di investimento per migliorare l’edilizia scolastica. L’unica costante prevista dal governo è l’ammontare di soldi pubblici regalati alle scuole private. La gioventù che oggi scende in piazza in tutta Italia parla chiaro: questo governo è nemico degli studenti”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]