Reggio. Sospeso lo sfratto degli alpini dalla Polveriera

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Evitato, in zona Cesarini, l’assurdo sfratto del Comune agli alpini. Lo rende noto Karin Silvi, candidata consigliera comunale per Coalizione Civica a Reggio Emilia. “Sono molto contenta perché dopo essermi recata venerdì  insieme a Munari e a  Fabrizio Aguzzoli, candidato sindaco per Coalizione Civica, nella sede degli Alpini per assistere alla cerimonia dell’ammaina bandiera e per portare la nostra solidarietà alla associazione, abbiamo appreso, con sorpresa, di un accordo dell’ultima ora con l’Amministrazione comunale  per cui all’Associazione nazionale alpini è stata concessa la controperizia che richiedevano e pertanto, nelle more, non dovranno, per il momento, rinunciare all’utilizzo della sede stessa. Contemporaneamente verrà avviata la apertura di tavoli tecnici per la ricerca di soluzioni serie, realistiche, concrete e condivise”.

Dal 1998 la sezione reggiana dell’Associazione Nazionale Alpini ha sede in via Olimpia 1, alla Polveriera. Karin Silvi ricorda anche di aver presentato una interrogazione in Comune con lo scopo di aiutare gli alpini ad avere risposte in merito alla loro sede a cui il Comune non ha però mai fornito risposta.

“Resta la sorpresa per il repentino cambio di atteggiamento da parte dell’amministrazione – conclude – forse si è resa finalmente conto che il volontariato organizzato di protezione civile rappresenta una ricchezza ed un vanto per la provincia e merita rispetto. La Protezione Civile deve essere trattata come una risorsa e non come un accessorio di impiccio quando reclama l’attenzione che merita e che gli serve per poter operare in efficienza. Bisogna fornire loro tutto quello che serve perché siano al massimo della efficienza, come stanno facendo negli altri Comuni emiliano romagnoli. Dobbiamo smettere di pensare di potere dare a questi uomini e donne volontari solamente una pacca sulla spalla quando sono sporchi di fango nelle alluvioni o di polvere in mezzo alle macerie e poi sfrattarli senza tante  cerimonie e senza ponderate ragioni perché non portano apparentemente un qualsivoglia guadagno immediato”.