Reggio, sospese 5 imprese edili non sicure

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Il Nucleo operativo del Gruppo  Carabinieri Tutela del lavoro di Venezia, coadiuvato dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del lavoro di Reggio Emilia e delle Compagnie di Reggio e Guastalla, ha effettuato una serie di controlli nei cantieri edili in varie località della provincia reggiana per prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso e a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.

Le ispezioni in materia di lavoro hanno riguardato le attività nel settore edile operanti sul territorio della provincia di Reggio Emilia, senza riscontrare particolari irregolarità nell’ambito della materia giuslavoristica, mentre sono state accertate numerose violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, quali l’utilizzo non adeguato di impalcature e ponteggi, distacchi eccessivi del piano di calpestio del ponteggio dalla muratura, mancanza di parapetti ed impalcati di sicurezza atti ad eliminare pericoli da cadute dell’alto, omesse vigilanze da parte dei datori di lavoro, dei responsabili di cantiere, dei C.S.E. (coordinatori in fase di esecuzione dei lavori), dei preposti e dei lavoratori autonomi al fine di garantire la sicurezza nei cantieri.

L’attività ispettiva ha visto controllate 7 imprese edili e 2 CSE, individuate a seguito di preventiva attività info-operativa svolta dall’Arma territoriale in sinergia con i Carabinieri del NIL di Reggio Emilia, per le quali sono state accertate irregolarità sotto l’aspetto della sicurezza, per violazioni riscontrabili nel Testo Unico sicurezza Dlgs 81/2008.

Al termine dei controlli sono stati adottati 5 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale e contestate violazioni per € 260.000 di sanzioni/ammende.

In particolare nel comune di Reggio sono state disposte 2 sospensioni dell’attività imprenditoriale per violazioni sulla sicurezza e contestate 15 violazioni in materia di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori per 90.000 di ammende. Sono state infatti riscontrate violazioni in materia di sicurezza attinenti le mancate predisposizioni e non adeguati montaggi ed adeguamenti dei ponteggi atti ad evitare cadute dall’alto dei lavoratori o pericolose cadute di materiale. Omesse le previste verifiche per la messa a terra degli impianti elettrici e per le attrezzature di cantiere , oltre che i controlli sulle funi delle gru.

A Montecchio, 3 imprese edili controllate: 2 sospensioni dell’attività imprenditoriale per violazioni sulla sicurezza e 12 violazioni in materia di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori per € 120.000 di ammende. Accertate diverse violazioni nell’ambito della sicurezza ed igiene sui luoghi di lavoro per irregolarità attinenti irregolarità nell’utilizzo e montaggio del ponteggio con aperture verso il vuoto ed il pericolo di cadute dell’alto dei lavoratori, mancanza di dispositivi antincendio, mancanza dei requisiti minimi del POS (Piano Operativo di Sicurezza) e del PIMUS ( Piano di Montaggio Uso e Smontaggio del Ponteggio).

Altre 2 imprese sono state ispezionate a Cadebosco Sopra: per una è scattata la sospensione per 6 violazioni in materia di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori e 50.000 di ammende. Contestate 5 prescrizioni attinenti irregolarità nell’utilizzo e montaggio del ponteggio con aperture verso il vuoto ed il pericolo di caduta dell’alto dei lavoratori, per distacco eccessivo del paino di calpestio del ponteggio dalla muratura, per criticità nell’impianto elettrico di cantiere, per l’esecuzione di lavori in prossimità di parti elettriche attive, per mancanza del PIMUS.