Nell’anno, il 2020 della pandemia, forse più complesso di sempre, l’Istituzione scuole e nidi dell’infanzia ha continuato a proporre un’offerta educativa e un servizio sociale strategici per Reggio Emilia. La solidità strutturale e la resilienza nella risposta ai bisogni, grazie prima di tutto alla qualità e capacità professionale del Personale, hanno fatto sì che, anche in un quadro del tutto nuovo e imprevedibile, le scuole e i nidi abbiano continuato ad essere un punto di riferimento nella comunità.
Emerge dal Bilancio consuntivo 2020 della stessa Istituzione, presentato e approvato dal Consiglio comunale con 21 voti favorevoli (Pd, Più Europa, Immagina Reggio, Reggio è, De Lucia del Gruppo misto), 6 voti contrari (Lega Salvini premier, Alleanza civica, Forza Italia) e 2 astenuti (M5S).
ASSESSORA CURIONI – “Si tratta di un Bilancio costruito su indirizzi, e dunque su conseguenti azioni improntate al consolidamento e dello sviluppo delle politiche pubbliche dedicate all’educazione e all’infanzia – ha spiegato l’assessora all’Educazione, Raffaella Curioni – Abbiamo iniziato a lavorare sul 2020 cercando sostanzialmente di ottimizzare la capacità di risposta alla domanda di nidi e scuole dell’infanzia, abbiamo lavorato per consolidare la competenza formativa sulla ricerca da un punto di vista nazionale e internazionale, abbiamo lavorato sulla cura degli spazi educativi e per cercare di implementare la relazione con la città e la partecipazione delle famiglie e dei cittadini.
“Ovviamente il 2020 è stato fortemente segnato dall’emergenza sanitaria che ha mostrato una capacità importante del sistema di riadattarsi e di riorganizzarsi, con una nuova e inusuale quotidianità scolastica. Nel 2020 il sistema pubblico integrato ha tenuto ma ha anche dimostrato una grande capacità di innovazione, sia pedagogica che organizzativa, cercando di salvaguardare la qualità del servizio educativo e la capacità di risposta alle famiglie.
“I dati del 2020 relativi alla scolarizzazione raccontano non solo di una tenuta del sistema pubblico integrato, ma di una crescita importante: tra il 2014 e il 2020, a fronte di una denatalità che sta andando avanti e che vede in questo lasso temporale 2.000 bambini residenti in città in meno, c’è però una scolarizzazione in aumento che arriva nel 2020 al 50,66% dei nidi e al 90,75% delle scuole d’infanzia. Nel 2020 c’è un aumento della domanda ai nidi e una tenuta delle scuole d’infanzia: significa che c’è attrattività e fiducia da parte delle famiglie rispetto ai sistemi educativi.
“La riorganizzazione ha comportato anche alcune trasformazioni di nidi e scuole in sezioni uniche, in tempo pieno rispetto al dal part-time: questa è capacità di rispondere alle esigenze, dettate dalla pandemia, nuove in tempo reale – ha sottolineato l’assessora – Durante il lockdown 2020 abbiamo lanciato i legami educativi a distanza, studiandoli e cercando anche di costruire una relazione con i bambini che erano in quel momento a casa. Questa iniziativa è stata punto di riferimento per la comunità nazionale: abbiamo costruito ‘A casa con il Reggio Approach’, quindi una modalità di gioco e di percorsi educativi a distanza da mettere a disposizione delle famiglie; e soprattuto abbiamo, primi in Italia, firmato un Protocollo socio-educativo sulla base dell’articolo 48 del decreto ‘Cura Italia’, che ha consentito di supportare il sistema degli organismi convenzionati nelle spese, da sostenere nonostante la chiusura delle scuole. Siamo così riusciti, anche assumendoci delle responsabilità nell’approvare questo Protocollo, a salvaguardare il sistema educativo e sociale.
“Con ‘Prove di futuro’, la scorsa estate, abbiamo interpretato e applicato le normative sui distanziamenti e sugli spazi educativi e siamo riusciti a dare risposta, nella prima Ripartenza, a diverse centinaia di bambini del sistema pubblico integrato.
“Poi è stata affrontata la seconda Ripartenza, quella di settembre 2020, dove tutta la comunità educativa si è rimessa al lavoro per garantire gli stessi posti, senza lasciare indietro nessuno. Sempre nel 2020 abbiamo lavorato sulle rette e le relative scontistiche nello 0-3, grazie al decreto legislativo 65, e grazie al finanziamento regionale di ‘Al nido con la Regione’ siamo riusciti a confermare la scontistica per più di mille famiglie nello 0-6, con agevolazioni importanti tra i 400 euro e i 200 euro annui sulla base dell’Isee. Stiamo lavorando con la Commissione Criteri e Rette anche per rivedere la tariffazione della scuola d’infanzia, della fascia 3-6anni”.
“Rispetto ai dati economici, ci sono state importanti economie, in parte sul personale, in buona parte sui costi più generali. Si sono registrati l’aumento del trasferimento delle risorse dall’Amministrazione comunale e dei trasferimenti nazionali e regionali, e ci auguriamo che ci sia anche un ulteriore trasferimento anche nel 2021. Di contro, la diminuzione significativa dei trasferimenti delle partecipate e una diminuzione significativa delle entrate da rette, che ha visto un meno due milioni e mezzo nel corso del 2020.
“Il Bilancio 2020 dell’Istituzione – ha concluso l’assessora Curioni – ha saputo adeguarsi e gestire le minori entrate e le maggiori uscite, ha garantito una tenuta complessiva del sistema pubblico integrato andando anche incontro ad azioni che hanno supportato momenti difficili nel corso del 2020. Si registra un avanzo importante di alcuni milioni di euro che, al netto di un accantonamento di legge e di ulteriori spese Covid che avremo nel 2021, costituisce una risorsa per il Bilancio 2021: questo ci permetterà di guardare con più serenità alla fine di questo anno scolastico e soprattutto alla organizzazione dell’estate e del nuovo anno scolastico, garantendo già oggi una sostenibilità complessiva dei servizi educativi della città”.
DATI GENERALI DI BILANCIO – Le Entrate correnti nel Consuntivo 2020 ammontano a 29.511.932 euro (circa 130.000 euro in più rispetto all’anno precedente), di cui 20.844.344 euro quali trasferimento dal Comune (pari a 844.000 euro in più rispetto all’anno precedente); 2.648.757 euro da rette; 5.338.850 euro da trasferimento da Stato (3,651 milioni), Regione (1,670 milioni) e Provincia (17.122 euro).
Tutti i trasferimenti sono risultati in aumento, al fine di fronteggiare sia i mancati introiti dovuti alle minori ore di attività causa pandemia e quindi agli sconti sulle rette, sia i nuovi bisogni.
Gli introiti determinati dalle rette, ad esempio, sono stati pari a 2.648.757 euro, mentre nel 2019 erano stati pari a 5.024.772 euro. La flessione è stata perciò di circa 2,4 milioni di euro.
In tema di rette, è risultata in aumento la morosità nelle scuole dell’infanzia: più 4,71% contro il 3,28% del 2019.
Vanno aggiunti, alla voce Entrate, 679.980 euro da altri enti, in flessione di circa la metà del valore rispetto all’anno precedente, a causa di ricadute subite dagli enti stessi per la pandemia.
Le Uscite nel 2020 ammontano complessivamente a 26.530.588 euro, con una flessione di circa 3 milioni di euro rispetto all’anno precedente.
POPOLAZIONE E SCOLARIZZAZIONE – I bambini di 0-5 anni residenti a Reggio Emilia nel 2020 erano 7.834 (il 4,5% della popolazione), contro i 9.562 (5,5% della popolazione) del 2014.
La scolarizzazione nell’anno 2020-21 è stata del 50,66% al nido (1.650 posti) e del 90,75% alla scuola dell’infanzia (4.154 posti). A Reggio Emilia 5.804 bambini (il 74% dei residenti) frequentano un nido o una scuola d’infanzia.
Il sistema educativo integrato di Reggio Emilia nel 2020 ha reso disponibili 4.154 posti complessivi, su 4.577 residenti in età da scuola, con una scolarizzazione complessiva del 90,75%.
L’offerta del sistema educativo integrato è stata così ripartita: 67 scuole dell’infanzia di cui 21 scuole comunali con 1.716 bambini; 8 nidi-scuola convenzionati con 351 bambini; 2 sezioni Agorà autogestite dai genitori con 54 bambini; 14 scuole statali con 755 bambini; 19 scuole Fism con 1.131 bambini; 2 servizi privati con 85 bambini e una scuola Steineriana con 62 bambini.
LE AZIONI PRINCIPALI REALIZZATE NEL 2020 – Le principali azioni della gestione 2020 dell’istituzione sono stati: ottimizzare la capacità di risposta alla domanda di nido e di scuola dell’infanzia; implementare l’uso di tecnologie digitali; prendersi cura della qualità degli ambienti scolastici; promuovere ricerca e innovazione consolidando la competenza formativa in campo nazionale e internazionale; consolidare le relazioni cittadine; sviluppare la partecipazione quale risorsa per la collettività.
Le azioni di ottimizzazione dei servizi educativi ha riguardato le scuole dell’infanzia Prampolini, Martiri di Sesso, Picasso/Belvedere e i nidi Sole, Picasso/Belvedere, Rivieri/Claudel.
Con il bando per le iscrizioni all’anno 2020-21, sono stati messi a disposizione tutti i posti della rete dei servizi comunali a gestione diretta e indiretta per un totale di 1.330 sui nidi e 2.121 sulle scuole d’infanzia, a cui si aggiungono quelli del sistema integrato cittadino (Fism e privati).
Riduzione rette contributive Nido d’infanzia comunale e convenzionato. Grazie alle agevolazioni in vigore, su 1.143 bambini iscritti nei nidi comunali e convenzionati a tempo pieno, sono 661 le famiglie che hanno potuto risparmiare 400 euro e 262 le famiglie che hanno potuto risparmiare 200 euro. Su 130 famiglie iscritte nei nidi comunali a part time, sono 73 le famiglie che hanno potuto risparmiare 300 euro e 31 le famiglie che hanno potuto risparmiare 150 euro.
Una ulteriore riduzione delle rette contributive al nido d’infanzia comunale e convenzionato è stata ottenuta tramite il progetto regionale “Al nido con la Regione”: il 100% famiglie beneficiarie, con Isee da 0 a 8.300 euro (già ridotte del 50%), con indicatore Isee da 11.000 a 30.000 euro con riduzione 400 euro e con indicatore Isee da 32.000 euro in poi riduzione 200 euro.
Sostenere e ampliare le opportunità di frequenza nei servizi educativi. Si registra la conclusione del progetto avviato a marzo 2018 dal titolo “Modificare il futuro” finanziato dall’Impresa sociale Con I Bambini. Il progetto di dimensione provinciale, nel comune di Reggio Emilia ha visto un’azione concentrata sul quartiere di Santa Croce esterna interessando la Scuola dell’infanzia Campi Soncini, aderente alla Fism e gestita dalla cooperativa Dimora d’Abramo, con la predisposizione e l’apertura di uno Spazio di Comunità le cui attività sono state sospese nel febbraio 2020 a causa dell’emergenza sanitaria. Il progetto si è concluso a novembre 2020 recuperando gli incontri con l’esperto di narrazione offerti alle famiglie iscritte alla Scuola e con un donazione alla biblioteca della Scuola di libri per bambini.
Accoglienza bambini con diritti speciali. Questa azione di accoglienza ha riguardato 70 bambini alla scuola infanzia e 9 bambini ai nidi d’infanzia con diritti speciali, su indicazione dei servizi sociali comunali.
Inoltre, tramite servizi cooperativi: 22 bambini; tramite scuola dell’infanzia statale (bambini a cui non viene riconosciuta copertura completa dallo Stato e quindi si chiede all’ente locale di integrare con le figure di educatori): 18 bambini; tramite Fism: 26 bambini tra nido e scuola.
Il Servizio estivo è stato confermato anche per il 2020 se pur in presenza di mutate condizioni dovute all’emergenza sanitaria; è stato attivato dal 20 luglio al 7 agosto 2020 dalle ore 8 alle 13,30 in considerazione della distribuzione territoriale e della possibilità di offrire una copertura omogenea del territorio comunale; tutte le strutture hanno funzionato come nido/scuola.
In considerazione del rapporto adulto/bambino indicato dalle normative nazionali e regionali e valutati gli spazi delle singole strutture, le proposte si sono svolte a piccoli gruppi composti da 5 bambini.
Ogni struttura ha potuto accogliere un massimo di 25 bambini per un offerta complessiva di 175 posti, oltre all’eventuale iscrizione di bambini con diritti speciali.
Nel dicembre 2020 è stata attivata una nuova convenzione con la Fondazione Ente Veneri di Fogliano per rendere più inclusivo il sistema pubblico integrato e per aumentare la scolarizzazione in città.
Prendersi cura della qualità degli ambienti scolastici. L’esplorazione della natura e i giochi negli spazi esterni che rappresentano il nucleo del progetto di formazione, opportunamente arricchiti con arredi urbani, hanno consentito ai bambini e alle bambine di trascorre nella prima parte dell’anno la maggior parte del tempo scuola all’esterno degli edifici così da minimizzare l’impatto dovuto alla diffusività del Covid-19.
L’investimento è stato di oltre 100.000 euro, a cui si sono aggiunti altri 47.000 euro per acquisti di materiali e attrezzature da interno e 30.000 euro di opere per la sistemazione delle aree cortilive.
Consigli Infanzia Città. Il 2020 è stato l’anno dell’elezione dei Consigli Infanzia Città: la partecipazione rappresenta un elemento costitutivo dei nidi e delle scuole comunali. Il percorso delle elezioni è stato caratterizzato da un ricco susseguirsi di incontri a partire da ottobre 2020 e fino a gennaio 2021 con l’iniziativa pubblica dedicata all’insediamento dei nuovi Consigli.
Sono 1.232 componenti dei Consigli Infanzia Città, di cui 887 eletti (549 genitori e 338 cittadini) e 345 operatori.
Progetto Centro Internazionale. Nell’ambito dell’ampliamento delle occasioni di formazione di ricercatori e formatori, nel 2020 i gruppi di studio (italiani e internazionali) sono stati fortemente ridimensionati a causa dell’emergenza sanitaria, così come le iniziative all’estero. Occorre però segnalare l’impegno congiunto per dare corso ad iniziative da remoto con l’attivazione di webinair e corsi interattivi che hanno consentito di mantenere i legami con il network internazionale oltre ad alcuni appuntamenti formativi realizzati a settembre 2020 in presenza.
Implementare l’uso di tecnologie digitali. Con l’inizio dell’anno scolastico 2020-2021 si sta sperimentando l’utilizzo della piattaforma G suite for education al fine di attivare i legami educati a distanza, nel caso di sospensioni temporanee delle attività in presenza e per le comunicazioni con le famiglie come gli incontri di sezione e i Consigli Infanzia Città.
Personale dei nidi e delle scuole dell’infanzia. Il progetto di formazione proposto ad inizio anno, sul tema “Organismi viventi”, dal coordinamento pedagogico, è stato oggetto di alcuni aggiornamenti a seguito del forzato lockdown ed in particolare per la necessaria riorganizzazione dei gruppi di lavoro con la modalità dello smart-working per i mesi di aprile e maggio 2020.
L’approfondimento tematico proposto, nasce da una saldatura tra il percorso attivato a gennaio 2020 con il documento “Soggetti e processi viventi”, che ha portato in piazza il 22 febbraio Immagina un Bosco e La Quotidianità.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]