Il cordoglio del sindaco Luca Vecchi e dell’assessora Raffaella Curioni per la scomparsa della prof Edmea Sorrivi Guidetti: “Era, come ogni anno, la ‘Giornata della Dante’: 4 ottobre 2018 e lei entrò in Sala del Tricolore fra applausi, abbracci e strette di mano, vestita di un elegante e sgargiante abito giallo. Aveva 91 anni ed era felice, sorridente, entusiasta. Tradiva un filo di emozione. Perché quel giorno, oltre a premiare gli studenti che avevano partecipato al concorso ‘Il gioco serio dell’aforisma’ da lei ideato, dopo 40 anni lasciava la presidenza del Comitato di Reggio Emilia-Guastalla della gloriosa Società Dante Alighieri.
Disse con semplicità: “Ringrazio tutti, perché mi hanno voluto bene e mi hanno aiutata”.
Di lei, in quell’incontro, l’allora segretario nazionale della Società, Alessandro Masi, volle sottolineare con affetto: “Quarant’anni sono un terzo di tutta la storia della Dante Alighieri, credo sia un bellissimo risultato. Edmea entra nella storia civile e culturale italiana: il suo impegno è stato riconosciuto da tutti”.
Desideriamo ricordare così la professoressa Edmea Sorrivi Guidetti, scomparsa in questi giorni a 94 anni e porgere il cordoglio dell’Amministrazione comunale e nostro personale ai suoi famigliari e a quanti – sono davvero tantissimi – l’hanno conosciuta, come docente, animatrice culturale ed educativa, e hanno potuto collaborare con lei.
Era estroversa, coinvolgente, attenta al nuovo, dotata di un’intelligenza che la portava a intuire e conoscere le persone con facilità e profondità.
Nella sua lunga vita ha insegnato a generazioni di studenti, per tutti citiamo quelli del liceo classico ‘Ariosto’ della nostra città, a cui impartiva lezioni di Chimica, Biologia, Scienze naturali, riuscendo ad affascinare e formare ragazzi più propensi alle materie umanistiche. Edmea – la prof. Mea, con affetto, per tanti, compresi i suoi studenti – desiderava però andare oltre i programmi didattici, proponendo un modello educativo-culturale aperto, consapevole del bisogno dei ragazzi e dell’importanza di scoprire e confrontarsi con il mondo. E lo faceva, anche grazie alla Società Dante Alighieri, promuovendo giornate educative fuori scuola, su temi non solo strettamente scientifici. Ad esempio, una visita al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano era associata alla visita al nuovo Piccolo Teatro all’epoca in costruzione, in compagnia dell’architetto Marco Zanuso, un gigante della cultura italiana, oltre che progettista internazionale.
Le opportunità di collaborazione e i progetti per le scuole e i più giovani della professoressa Sorrivi con l’Amministrazione comunale sono stati molteplici, tutti animati dal suo fervore, dalla sua generosità e competenza.
Teneva molto ed era convinta sostenitrice dell’importanza dell’educazione, della conoscenza e della diffusione della cultura e della lingua italiana, nel mondo e prima ancora nella stessa Italia. Parimenti era appassionata dei temi dell’emancipazione e del lavoro femminile, consapevole dei sacrifici e della dedizione che le donne sanno sostenere, portando un contributo del tutto originale e decisivo nei diversi campi del lavoro, del sapere e della formazione. Amava ricordare, in proposito e a ragione, l’esperienza della sua mamma, anch’essa insegnante, lontano da Reggio Emilia in tempi in cui l’insegnamento e l’emigrazione femminile erano assai inusuali, segno appunto di coraggio ed emancipazione.
Un legame che emerse anche in occasione della progettazione, realizzazione e collocazione, all’ingresso del parco Cervi di Reggio Emilia, del monumento alle ‘Maestrine d’Italia’.
Edmea lavorava all’idea nel 2012 e qualche tempo dopo arrivò la risposta dall’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
“Il Presidente mi incarica di trasmetterle il suo vivo apprezzamento per la singolare proposta con cui intende omaggiare con un monumento gli insegnanti, che nei primi anni della storia unitaria dell’Italia hanno contribuito con dedizione al processo di scolarizzazione e socializzazione dei bambini italiani”, rispose Napolitano, per tramite del direttore dell’Ufficio della sua Segreteria, Carlo Guelfi, alla proposta della professoressa Sorrivi di realizzare e collocare a Reggio Emilia – Città del Tricolore, dell’Educazione e delle Scuole dell’infanzia – il monumento dedicato alle Maestrine, che contribuirono con un’oscura e capillare presenza in ogni angolo dello Stivale a diffondere il principale veicolo culturale ed educativo dell’unità del Paese: la lingua italiana.
Nel 2015, grazie alla collaborazione del Comune, di numerosi soggetti locali e della stessa Società Dante Alighieri, l’opera in bronzo realizzata dallo scultore Alessandro Romano venne collocata al parco Cervi. Era il 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri.
Edmea ci lascia in questo anno, anch’esso di celebrazioni e memoria del Sommo poeta: ci piace ricordarlo, sia pure con dolore, come segno di appartenenza e di condivisione dei valori educativi e culturali, che hanno accompagnato come Beni comuni la lunga e intesa vita della professoressa Edmea Sorrivi Guidetti.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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