Ristrutturare Casa Manfredi e salvare il murale “Partigiano reggiano”. L’Assemblea legislativa ha approvato una risoluzione a prima firma di Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa) e sottoscritto anche da Ottavia Soncini (Pd), Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini), Roberta Mori (Pd) e Andrea Costa (Pd) per preservare lo storico edificio reggiano. Approvato anche un emendamento di Silvia Piccinini (M5s).
“Durante la Resistenza vengono dislocati a Villa Sesso i GAP e le SAP, principali comandi partigiani di Reggio Emilia, dove trovano accoglienza i partigiani e le staffette, grazie alle numerose e fidate case di latitanza e alla particolare posizione di questa piccola frazione di appena duemila abitanti, di cultura e di origine contadina. Casa Manfredi, molto vicina al torrente Crostolo, è una di queste case di latitanza e diventa la sede delle riunioni degli organismi partigiani, fungendo da base per l’invio, attraverso l’argine del Crostolo, dei giovani che si recano in montagna per aggregarsi alle formazioni partigiane. I clandestini vengono qui accolti, riforniti di abiti, scarpe, armi, cibo e biciclette”, spiegano i firmatari che ricordano come “Casa Manfredi è stata acquisita dal Comune di Reggio Emilia e vi sono stati effettuati due interventi di valorizzazione: il percorso storico, inaugurato il 25 aprile 2019, con pannelli e foto che raccontano e illustrano la storia dei Martiri di Villa Sesso, e il murale intitolato “Partigiano reggiano”, inaugurato il 27 settembre 2020, collocato nella facciata nord della casa e visibile dall’autostrada A1. Per mettere in sicurezza Casa Manfredi l’Anpi di Reggio Emilia e la sezione Anpi di Villa Sesso, con il contributo del Comune di Reggio Emilia, hanno promosso un concorso di idee, a procedura aperta per avere proposte per il recupero e la messa in sicurezza del murale intitolato “Partigiano reggiano” e per la riqualificazione dell’area verde di Casa Manfredi. Il bando è scaduto lo scorso 15 febbraio e i risultati della selezione saranno resi pubblici il prossimo 13 marzo”. Amico così impegna la giunta a finanziare la realizzazione del progetto di messa in sicurezza dell’edificio di Casa Manfredi per evitarne il crollo e il danneggiamento del murale intitolato al “Partigiano reggiano” e per riqualificare l’area verde a disposizione di scolaresche e visitatori di ogni età.
Per Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini) “preservare e valorizzare i luoghi della memoria, a partire da quelli della Resistenza, è uno degli obiettivi della nostra comunità. Questa risoluzione ha il merito di porre il tema e di dare risposte nel merito. Casa Manfredi rappresenta uno dei luoghi più importanti della nostra storia e della nostra identità, dobbiamo utilizzare ciò che prevede la legge regionale sulla memoria e agire per mettere in sicurezza il murale e l’intera area”.
“Sono uno dei tanti cittadini che hanno sottoscritto la petizione per salvare il murale”, spiega Andrea Costa (Pd) che ricorda come “sia già stata approvata una risoluzione. Gli strumenti per dare attuazione a questa risoluzione non mancano. C’è la legge sulla memoria, ma riguarda la cultura dell’antifascismo. Va dato riscontro positivo alla richiesta di mantenere l’edificio. Ci sono i valori della liberazione del Paese e della nascita della Costituzione. Vanno conservati i luoghi della memoria. Il percorso di conoscenza ha avuto successo non solo fra le scolaresche, ma anche fra i cittadini”.
“Vorrei sapere perché oggi chiediamo delle risorse per progetti che conosceremo in seguito”, chiede Gabriele Delmonte (Lega) che avrebbe voluto un rinvio della risoluzione in commissione. “Mi pare che si sia fatta la politica della facciata: una facciata perfetta e dietro tutto crolla”, sottolinea il leghista per il quale “ora il Comune di Reggio Emilia chiede soldi alla Regione. Trovo difficile votare questa risoluzione che chiede risorse per Casa Manfredi quando ogni giorno ci sono scuole con i secchi per terra perché i tetti sono rotti e piove dentro e ci sono Municipi che hanno problemi di stabilità. Da chi, come il consigliere Costa, ha firmato la risoluzione vorrei sapere se ha firmato anche per chiedere che la Regione trovi soldi per le scuole dove piove dentro”. Netta la replica di Costa: “Ci sono diversi capitoli di bilancio che vengono alimentati da specifiche fonti di finanziamento: non è vero che il sostegno a Casa Manfredi significhi non sostenere le scuole”.
“Il patrimonio della memoria va preservato”, spiega Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle) che ha presentato un emendamento approvato dall’Assemblea e per la quale “la Regione ha delle leggi che possono finanziare questo intervento: questo è un intervento non solo opportuno, ma che va finanziato”.
“E’ giusto intervenire per salvare Casa Manfredi, luogo che ci ricorda chi siamo, la nostra storia, la Resistenza”, sottolinea Ottavia Soncini (Pd) per la quale “dobbiamo sostenere tutte quelle azioni che fanno memoria”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]