Tira aria pesante nell’associazione reggiana di PiùEuropa. Al gruppo che ha dato vita alla nascita e allo sviluppo nella provincia emiliana fin dalle elezioni politiche dello scorso anno, e ha sostenuto durante questi anni l’azione di Emma Bonino, in particolare nella campagna “Ero straniero” non piace affatto l’attivismo con cui l’ex consigliere regionale dell’Italia dei valori Matteo Riva (condannato in primo grado a due anni di carcere per peculato), nipote dell’ex ministro Folloni, protagonista di singolari giravolte politiche che lo hanno portato nel tempo dal Cdu di Buttiglione al Pdci di Cossutta, prima della condanna penale, stia cercando di “scalare” PiùEuropa a Reggio tramite un uomo di propria stretta fiducia, Roberto Baldi, che ne ha in parte condiviso nel tempo il percorso, e da questa posizione poter trattare con il sindaco uscente e ricandidato del centrosinistra Luca Vecchi le condizioni per un’alleanza alle elezioni comunali.
Riva avrebbe sostenuto di muoversi per conto di Bruno Tabacci, già colonnello di De Mita negli anni d’oro della Prima Repubblica, oggi fondatore di Centro democratico e candidato alla presidenza di PiùEuropa all’indomani delle elezioni europee. L’ex consigliere condannato (venne ritenuto di colpevole di avere messo in conto alla Regione una settimana di vacanza a Lampedusa con la segretaria e altri rimborsi impropri) ha ribadito la propria vicinanza a Baldi anche nei giorni scorsi sui social network e intende portare il proprio pacchetto di preferenze mai trascurato negli anni a tutto svantaggio della meno organizzata componente di “piùeuropeisti” appena nati.
Layla Yusuf, coordinatrice dell’associazione reggiana, sta cercando di mediare tra le diverse posizioni, ma deve fare i conti con i molti delusi che già stanno prendendo le distanze dal partito fondato da Emma Bonino. I sondaggi, sinora a Reggio superiori al 5% per la lista europeista, potrebbero sgonfiarsi rapidamente.
Beh, se uno come Riva detiene un pacchetto di voti, allora è meglio che questa sottospecie di paese venga invasa dai nigeriani: almeno avremo qualche speranza di diventare civili…
Parlo a titolo personale, ma sono iscritta e militante in +Europa, molti reggiani mi avranno vista al banchetto in piazza al sabato pomeriggio: in questi mesi il gruppo di Reggio Emilia ha cercato di dare alla città un’immagine nuova e pulita della politica. Ci siamo impegnati per tessere relazioni con le associazioni che condividono i nostri princìpi e organizziamo banchetti in città e in altre piazze per farci conoscere dai reggiani. Matteo Riva e i suoi non hanno mai collaborato e sono politicamente disprezzati dai cittadini di Reggio Emilia che hanno buona memoria.
Precisa cronaca della vita elettorale cittadina.