Reggio, la Rcf Arena tenta un concerto last-minute di Kanye West (ma la data del 13 è già saltata)

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La voce ha iniziato a circolare nelle ultime ore, favorita da una certa fibrillazione nei pressi del Campovolo, nei famosi gruppi WhatsApp dei volontari Pd, ormai diventati partner stabili della Rcf Arena, e anche negli ambienti politico-amministrativi, visto che le necessarie autorizzazioni (presso il Comune, che sicuramente è ben disposto, ma anche presso la Prefettura, cosa ovviamente più complessa) dovrebbero essere raccolte in pochissime ore. Venerdi 13 ottobre (o quello dopo se, appunto, l’iter autorizzativo non fosse così agevole) 80.000 persone potrebbero assistere alla Rcf Arena Campovolo di Reggio Emilia a un concerto di Ye, storico soprannome (nonché titolo di un album) che il rapper americano Kanye Omari West si è visto riconoscere ufficialmente come proprio nuovo nome un paio di anni fa da un giudice di Los Angeles.

Si tratterebbe di un inedito concerto last-minute, una sorta di temporary show su cui il condizionale è d’obbligo, anche per il semplice fatto che a cinque (o 12 giorni) dall’evento, nessuno ha ancora messo in vendita i biglietti.

Di certo, infatti, c’è solo  che il rapper è da alcune settimane con la nuova moglie, l’australiana Bianca Censori, in Italia: è stato visto a Firenze, Milano, Venezia e ieri sera era allo stadio Marassi per assistere a Genoa-Milan, subito immortalato dalla dirigenza rossoblù, e con il suo entourage avrebbe dato l’ok alla location reggiana.

E di quasi certo, con lo scorrere delle ore in questa domenica di febbrili lavori al Campovolo, c’è che la prima, presunta data – quella appunto di venerdì 13 – pare essere già saltata. Troppo ravvicinata perché Prefettura, Questura e vigili del fuoco accettino di scapiccollarsi (a differenza del Comune) per permettere alla Rcf Arena di incassare il quinto concerto dell’anno dopo quelli di Zucchero (doppia data), Harry Styles, Pinguini tattici e – grazie all’alluvione – un altro last-minute, l’Italia loves Romagna. Si tenta pare per il 20, ma l’impresa sembra comunque difficile così come l’intera vicenda pare evidenziare una certa improvvisazione da parte degli organizzatori.

Per quanto riguarda i volontari del Pd, anche loro erano stati allertati da ore, con un entusiasmo al momento non paragonabile a quello riscontrato per Harry Styles o i Pinguini Tattici Nucleari. Un po’ perché non è più estate – la gente è tornata al lavoro, i giovani hanno gli esami universitari da preparare – parecchio anche per le posizioni politiche del rapper, nel tempo (vedi sotto) accusato di filonazismo, antisemitismo e misoginia e per le sue posizioni contro l’aborto e a favore delle armi. Ma è anche vero che, come recitava l’appello inviato questa estate per il concerto di Harry Styles, per andare a servire birre in cambio di token non serve una “adesione di tipo politico”.

Il rapper filonazista

Lo scorso dicembre Ye aveva destato per l’ennesima volta scalpore dichiaran do che «tutti gli esseri umani hanno qualcosa di buono, specialmente Hitler. E poi Hitler era cristiano. Vedo in lui del buono. Ha inventato le autostrade e il microfono che uso in quanto musicista, e sono stufo del fatto che non puoi dire ad alta voce che questa persona ha fatto cose buone».

«Hitler non ha ucciso sei milioni di di ebrei, non è corretto dal punto di vista dei fatti. Non è l’Olocausto quello che è successo. Prendiamo in considerazione i fatti. Hitler ha molte qualità che lo salvano», aveva aggiunto il rapper.

Concetti che Ye aveva poi ribadito, un paio di giorni dopo, in una un’intervista televisiva a Gavin McInnes, uno dei fondatori del gruppo di estrema destra americano dei Proud Boys, sulla piattaforma Censored.TV, dove si era presentato insieme al suprematista bianco Nick Fuentes.

Come riporta Rolling Stone US, in un episodio della durata di tre quarti d’ora  titolato Saving Ye, McInnes intervista il rapper a Los Angeles, due giorni dopo lo scandalo su Hitler.

In quella occasione West, parlando col volto coperto, aveva incolpato gli ebrei per la cattiva reputazione di Hitler. «Gli ebrei controllano buona parte dei media, oltre alle banche, ai beni immobili, ai centri commerciali. Riescono a controllare la narrazione. La storia la scrivono i vincitori», aveva detto.

Colpa degli ebrei – aveva aggiunto – anche la diffusione del porno in America che è come «le camere a gas, un killer silenzioso», un modo per instupidire la gente. West aveva chiuso l’intervista affermando che «ama tutti» e che le leggi americane «saranno basate sulla Bibbia» e che «gli ebrei non possono dirmi chi posso e chi non posso amare. Non potete farlo, non potete imporre il vostro dolore a tutti quanti. Ebrei, perdonate Hitler».

La politica, l’aborto e le armi

Storico sostenitore di Donald Trump, West si era anche candidato – con il sostegno di Elon Musk – alle presidenziali americane del 2020 ottenendo però solo 60.000 voti (0,1%) nei dodici Stati in cui era stato ammesso al voto, arrivando quinto a livello nazionale.

Oltre alle posizioni antisemite e di apprezzamento nei confronti di Adolf Hitler, West è finito sui giornali anche per le sue dichiarazioni contro l’aborto legalizzato (“purché non si tratti di una scelta presa a seguito di una violenza sessuale”, sul possesso e all’uso di armi (“sono favorevole se legalmente riconosciuti”). Ma il cantante è stato accusato di misoginia per il contenuto di alcune sue canzoni che dipingerebbero le donne come oggetti e criticato per aver sostenuto che la schiavitù degli afro-americani sia durata circa quattro secoli per scelta degli afro-americani stessi.

Ye e le donne

Non meno discussi i rapporti sentimentali del rapper. Dopo le tribolate vicende amorose con Kim Kardashian, donna dello spettacolo che fa parlare di sé da anni sulle prime pagine delle riviste di gossip di tutto il mondo, da cui ha da poco divorziato, anche la nuova moglie italiana, Bianca Censori, è attualmente al centro di polemiche per i suoi outfit al limite del porno e le regole che lui pare le abbia imposto, tra cui non parlare quasi mai, indossare abiti osè e cibarsi solo di kebab, succo d’anguria, McDonald’s e poco altro. Proprio pochi giorni fa una gita sulle acque di Venezia è finita al centro delle polemiche per le immagini, circolate immediatamente in rete, che mostrano il fondoschiena del rapper seduto a bordo del motoscafo con i pantaloni abbassati accanto alla moglie.