C’è tempo fino al 19 gennaio 2019 per partecipare al ‘Premio per la Pace Giuseppe Dossetti’, dedicato al padre costituente, politico poi sacerdote e monaco reggiano, promosso da Comune di Reggio Emilia, Comune di Cavriago, Provincia di Reggio Emilia e Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con la Fondazione Pietro Manodori. Il titolo del Premio quest’anno è ‘Restiamo umani’. Il Bando di partecipazione è disponibile sui siti istituzionali del Comune di Reggio Emilia e del Comune di Cavriago.
Giunto all’undicesima edizione, il Premio intende valorizzare l’operato di associazioni e singoli cittadini, in ambito nazionale, che abbiano compiuto Azioni di pace coerentemente con i principi affermati da Giuseppe Dossetti nella sua vita.
Come in passato, anche quest’anno una sezione è dedicata agli studenti delle scuole superiori reggiane a cui viene chiesto di elaborare un testo (saggio breve, lettera, articolo di giornale o testo di canzone) con una novità: accanto al tema della Pace si aggiunge la richiesta di riflettere sul tema dell’Uguaglianza, partendo dagli articoli 3 e 11 della Costituzione della Repubblica italiana. La cerimonia di premiazione è prevista nel marzo 2019.
Giuseppe Dossetti (1913-1996) giurista e politico, è stato fra i protagonisti nella stesura della Costituzione repubblicana; sacerdote e monaco partecipò alla elaborazione dei principali documenti del Concilio Vaticano II; uomo di pace, visse la Resistenza al nazi-fascismo in prima persona e si adoperò per la diffusione dei valori della solidarietà, della fratellanza, del rispetto della dignità di tutti gli uomini. Don Dossetti ha mantenuto un profondo legame con la sua terra d’origine, Reggio Emilia e Cavriago, dove ha vissuto durante l’infanzia e l’adolescenza, tanto da definire lo stesso Cavriago come la sua “università della vita”.
Di seguito le affermazioni dei rappresentanti degli enti promotori del Premio Dossetti.
“In questi anni il Premio si è affermato a livello nazionale oltre che locale – afferma Serena Foracchia, assessore alla Città Internazionale del Comune di Reggio Emilia – riconoscendo l’impegno di coloro che si spendono quotidianamente nella promozione dei diritti umani attraverso progetti di corridoi umanitari, di promozione del dialogo interculturale e interreligioso, di educazione alla pace e alla nonviolenza. Il Premio Dossetti rappresenta uno dei pilastri tra le azioni che l’Amministrazione comunale sostiene con enti e associazioni del territorio per la promozione dei diritti umani. Crediamo che l’unica via uscita in questa epoca, soffocata dalla troppa rabbia e dalle troppe divisioni, sia legata al ritrovare la propria dimensione umana e al volere scegliere la strada della pace e della coesione. Il Premio ci richiama alla riflessione su due articoli della Costituzione italiana, sottolineando come la pace, l’uguaglianza e il rispetto della diversità rappresentino i fondamentali per il futuro dell’Italia e dell’Europa. E’ questo l’auspicio”.
“Proprio a Cavriago – dichiara il sottosegretario alla Presidenza della Giunta dell’Emilia-Romagna, Giammaria Manghi – Giuseppe Dossetti teneva i comizi di ogni campagna elettorale e proprio qui, in occasione del 75esimo compleanno, gli fu conferita la cittadinanza onoraria e svolse uno dei suoi discorsi più lungimiranti e appassionati. Con una prospettiva di visione aperta, profonda ed estremamente attuale della società contemporanea, Dossetti seppe – già trent’anni fa- indicarci una via per una società basata su democrazia, valori e solidarietà.
“Una bussola importante – conclude Manghi – in particolare per il tempo che stiamo vivendo oggi: anche per questo la Regione, di concerto ad altri enti e partner istituzionali, sostiene da anni questo importante progetto, volto a premiare realtà associative, cittadini e scuole all’insegna di una società aperta, generosa e solidale”.
“Don Dossetti è stato protagonista della Resistenza, uomo di pace, ha condotto un’esistenza volta alla promozione dei valori della democrazia, del dialogo interreligioso e della solidarietà tra i popoli – afferma il sindaco di Cavriago Paolo Burani – Come enti promotori del concorso, riteniamo che sia necessario premiare e riconoscere i giovani, le scuole, le associazioni e i cittadini che portano avanti progetti e messaggi di pace, in un’epoca in cui continuano a esserci conflitti e corse agli armamenti. Come afferma Papa Francesco il mondo è in guerra, la pace viene distrutta ogni giorno: noi amministratori ed enti promotori non vogliamo smettere di lottare per questa pace che va custodita e plasmata ogni giorno. Proprio per questo vogliamo sostenere, anche attraverso questo Premio, chi porta avanti i valori che hanno sempre guidato l’agire del padre costituente”.
“Il Premio per la pace che porta il nome di Giuseppe Dossetti, ormai da undici anni rappresenta un momento importante per le nostre comunità, scuole, enti e associazioni per riflettere su valori fondamentali che, oggi sempre più, invece di unire rappresentano un tema di divisione politica e di sviluppo di rancori sociali – commenta Ilenia Malavasi, vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia con delega alla scuola – Proprio per questo, trovo molto significativo che la sezione del Premio dedicata alle scuole proponga tra gli spunti di lavoro l’Articolo 3 della Costituzione, dove si dice che è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano la libertà e l’uguaglianza dei cittadini impedendo il pieno sviluppo della persona umana: questo è esattamente il compito della scuola e dell’educazione, cioè rispondere a pieno all’articolo 3 della nostra carta costituzionale – che Giuseppe Dossetti contribuì a scrivere – rimuovendo gli ostacoli di ignoranza e superficialità che diventano elementi che limitano la reale partecipazione dei cittadini alla vita democratica. L’attualità di queste parole, scritte 70 anni fa, in una contemporaneità che sembra aver fatto della scuola e dell’educazione valori di poco conto, è straordinaria e ricordarne il significato, valorizzandone e diffondendone il contenuto anche tra i nostri cittadini più giovani, rappresenta sicuramente la reazione più forte a una deriva valoriale con cui, troppo spesso, ci troviamo sempre più a fare i conti”.
“Vegliare sulla pace e promuovere l’uguaglianza – spiega Gianni Borghi, presidente della Fondazione Manodori – è un obiettivo che condividiamo e per cui lavoriamo nel nostro impegno quotidiano. Approfondire la figura di Don Dossetti e diffonderne il pensiero può essere uno stimolo e un incoraggiamento, soprattutto per i giovani, per portare avanti questi valori. La Fondazione Manodori opera nel sociale e per le nuove generazioni, al fianco di chi ogni giorno opera per migliorare i rapporti tra gli uomini, nelle istituzioni e nel nostro contesto sociale”.
Premiazione – Durante la cerimonia di premiazione, che si svolgerà nel marzo 2019, all’Associazione vincitrice sarà consegnato un premio in denaro di 4mila euro per sostenere l’azione di pace candidata; al cittadino vincitore verrà consegnata un’opera grafica d’autore. Al vincitore del Premio speciale Fondazione Manodori (dedicata alle Associazioni della provincia di Reggio Emilia) saranno invece conferiti 2mila euro.
Ai primi tre elaborati degli studenti selezionati nella “sezione scuola” saranno consegnati buoni spesa (per l’acquisto di libri, cancelleria, materiale didattico, visite, laboratori didattici) per importi pari a 1.000, 600 e 400 euro.
Lo scorso anno, nel decennale, il Premio per la Pace è stato conferito a Ernesto Olivero, fondatore del Sermig di Torino nel 1964, con i suoi numeorsi progetti di acoglienza e di pace in Italia e nel mondo. Premio alla associazione Fondazione comboniani nel mondo di Roma, per il progetto “Seminare pace partendo dai bambini” realizzato a Betania (Palestina), nella scuola dell’iunfanzia che nasce sul confine del cd. “muro di sicurezza”.
Menzione speciale della giuria alla Comunità di Impegno, Servizio, Volontariato (Cisv) di Torino per la casa di accoglienza per vitime di violenza “Donne di pace, donne per la pace” realizzato in Guatemala nel Dipartimento del Quichè (Cotzal).
Associazione reggiana – Premio Fondazione Manodori al Teatro dell’Orsa per il progetto “Argonauti. Alla ricerca del Vello d’oro e della dignità”, lo spettacolo itineranterealizzato con giovani rifugiati, ragazzi di seconda generazione, ragazzi italiani.
Per la sezione dedicata ai singoli cittadini il premio è stato assegnato a John Mpaliza Balagizi, “peace walking man”, per il suo impegno nel sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni locali, nazionali ed internazionali sul dramma che vive il popolo congolese oppresso da decenni di violenze e instabilità.
Per le scuole, sono stati premiati studenti degli Istituti Scaruffi – Levi – Tricolore e Moro – Spallanzani di Reggio Emilia.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]
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