Nelle ultime settimane sono arrivate a compimento diverse opere e collaborazioni fondamentali per accrescere il ruolo strategico della stazione AV Mediopadana di Reggio per l’area vasta dell’Emilia occidentale e del sud della Lombardia, di cui proprio Reggio si candida da tempo a diventare baricentro.
Tra queste, ad esempio, l’ampliamento degli spazi destinati alla sosta, che erano diventati negli anni scorsi uno dei principali disservizi per gli utenti a fronte di una crescita straordinaria della stazione ferroviaria, passata dai 1.500 passeggeri del giorno dell’inaugurazione agli oltre 4.000 passeggeri giornalieri attuali. Il nuovo parcheggio e la riqualificazione di quello già esistente metteranno a disposizione complessivamente 2.500 posti auto protetti e videosorvegliati, per un investimento complessivo di oltre 17 milioni di euro tra Comune di Reggio, Rfi – Rete ferroviaria italiana e la società Terminal One.
Da non dimenticare, inoltre, l’accordo sottoscritto a inizio aprile dall’amministrazione comunale reggiana con Rfi, Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile e Regione Emilia-Romagna, che garantirà oltre 11 milioni per riqualificare gli spazi del sottoviadotto consacrando definitivamente la centralità della stazione AV Mediopadana per l’accessibilità all’area vasta mediopadana.
“I numeri della stazione e i progetti realizzati e in corso, complessivamente pari a oltre 28 milioni di euro in poco più di tre anni, oltre a consolidarne la funzione di principale hub intermodale ci pongono ora di fronte a una nuova sfida, quella dell’accessibilità dell’area vasta al trasporto veloce su ferro”, ha commentato il vicesindaco di Reggio Alex Pratissoli: “È una sfida cruciale: per essere vinta richiede ulteriori scelte e azioni strategiche sul piano infrastrutturale e della mobilità, al fine di connettere meglio e in maniera più sostenibile la stazione AV Mediopadana alle realtà urbane, sociali ed economiche che le gravitano attorno”.
Per Pratissoli “da un lato occorre potenziare i collegamenti locali con la stazione ferroviaria storica di Reggio, il centro della città e la zona sud attraverso il principale degli investimenti pianificati dall’amministrazione comunale sulla mobilità sostenibile, ovvero la tranvia Rivalta-Mancasale; dall’altro serve investire sulla rete ferroviaria regionale e nazionale per una maggiore interconnessione tra la stazione AV Mediopadana, come terminale dei servizi ferroviari di area vasta, e le stazioni esistenti di Parma e Modena, ma anche Mantova, Suzzara, Sassuolo e Fidenza”.
La stazione reggiana, ha aggiunto il vicesindaco, “è uno degli elementi essenziali di questo cluster produttivo, sociale ed economico rappresentato dall’area mediopadana. È infatti già oggi, per caratteristiche, collocazione e crescita di passeggeri, l’hub più efficiente e funzionale a servizio di un’intera regione e non di una singola città e, come tale, deve essere gestito e pensato nei progetti di valorizzazione in corso e futuri. La maggiore accessibilità dei territori va dunque ricercata nel potenziamento dei collegamenti con i nodi esistenti, rendendo più estesi e sostenibili i primi ed efficienti i secondi”.
All’interno di questa logica di investimento, ha concluso Pratissoli, la stazione AV Mediopadana “ha tutte le caratteristiche per poter contribuire a creare un vero e proprio vantaggio competitivo, sostenibile nel tempo, per il nostro territorio, coinvolgendo risorse e competenze pubbliche e private necessarie a garantirle l’ultimo decisivo passo in avanti in termini di posizionamento strategico nell’area vasta”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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