Apre al transito domenica mattina, nel pieno del periodo natalizio, il nuovo ponte ciclopedonale del Gattaglio, realizzato dal Comune di Reggio Emilia, al posto della storica passerella ormai obsoleta, e finanziato con risorse del Pnrr.
Restano da completare, si prevede entro il gennaio prossimo, le opere di illuminazione e la rifinitura di parapetti e segnaletica, ma l’infrastruttura, riservata a pedoni e ciclisti, è già praticabile.
I prossimi e ultimi lavori non comporteranno la chiusura completa del ponte, se non nelle fasi strettamente necessarie per la posa dei pali di illuminazione.
“Abbiamo fortemente voluto aprire al transito di bici e pedoni il nuovo ponte prima di Natale, nonostante le difficoltà del cantiere dovute al meteo degli ultimi mesi, che ha comportato pesanti rallentamenti – dichiara il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Lanfranco de Franco – Sappiamo quanto la riapertura fosse attesa da cittadini e attività commerciali, quindi procediamo, in condizioni di sicurezza, nonostante i lavori non siano del tutto completati. Chiedo a tutti di aspettare la fine dei lavori a gennaio per un giudizio complessivo sull’opera, che penso ripagherà le attese. Ringrazio chi al Gattaglio ha pazientato in questi mesi, augurando che il nuovo ponte generi un passaggio importante di persone, per dare sostegno ai commercianti che hanno subito i cali di vendite dovuti al cantiere. Grazie anche ai tecnici coinvolti, all’impresa e ai suoi operai, che hanno lavorato alacremente per garantire questa apertura prima del Natale”.
Il progetto di importo complessivo di 1.192.000 euro è stato oggetto di finanziamento Pnrr per 946.000 euro, a cui si sono aggiunti 246.000 euro di risorse comunali.
Responsabile unico di procedimento per il progetto del nuovo pointe del Gattaglio è l’ingegner Claudia Di Sano, assistenti il geometra Bohdan Beyba e l’architetto Silvia Bizzarri del Comune di Reggio Emilia.
Progettazione e direzione lavori Piacentini Ingegneri srl
Cse ingegner Alberto Zen
Collaudatore Ingegner Massimo Bruni
Impresa: Mavi srl
Il progetto ha previsto, dopo la demolizione, la costruzione di un ponte nuovo, a campata unica, di luce netta pari a 46,18 metri, con sviluppo planimetrico obliquo rispetto all’asta del torrente, in modo da mantenere inalterati i punti di collegamento storici. La campata unica a ‘sezione libera’, oltre a dare leggerezza all’opera inserendola meglio nel contesto urbano e ambientale, consente di liberare l’alveo del torrente dalle pile. Il ponte è in acciaio corten al fine di renderlo più durevole alle manutenzioni future oltre a conferire un aspetto più elegante alla struttura portante e l’impalcato è in cemento armato.
La larghezza complessiva del ponte è di 5,4 metri, ospita una ciclabile a doppio senso di marcia di 3 metri pavimentata con asfalto colorato, un camminamento a doppio senso di 1,2 metri con pavimentazione in luserna e una fascia intermedia dedicata alla sosta dei pedoni di larghezza pari a 1,2 metri caratterizzata dalla presenza di sedute e da copri illuminanti centrali a basso consumo energetico. Il manufatto, privo di barriere architettoniche, è accessibile a tutti.
I due parapetti, che caratterizzano l’opera e la uniscono al contesto, sono composti da una sequenza ritmata di profili rettangolari sottili e smussati collocati a filo esterno dell’impalcato, a cui sono agganciati. I parapetti sono, al vertice superiore, di diversa quota: quello sul lato pedoni è ad ‘altezza d’uomo’ e quindi in grado nello stesso tempo di proteggere e di poter guardare il torrente e il panorama; quello sul lato ciclisti è un poco più alto, dato che chi sta in sella è in movimento e di solito si trova a una quota maggiore del pedone.
L’opera risulta longilinea, sottile e leggera grazie anche al posizionamento arretrato delle travi rispetto al filo esterno del parapetto, ed è stata progettata per consentire l’alloggiamento della condotta dell’acqua collocata fino a un paio di mesi fa nella struttura reticolare ora rimossa, che correva parallelamente alla passerella.
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