È stato arrestato l’uomo di 30 anni che nella notte di Capodanno, a Reggio, al culmine di una lite scoppiata per futili motivi, ha aggredito e colpito ripetutamente la compagna con dei pugni, facendola crollare a terra priva di sensi. A quel punto, credendola morta, l’uomo ha chiamato al telefono un parente, raccontandogli quanto era appena successo e chiedendogli di venirlo a prendere.
Ma a presentarsi presso l’abitazione del trentennte sono stati invece i carabinieri reggiani. I militari, al loro arrivo, hanno trovato la vittima – che nel frattempo si era ripresa – in lacrime e con gli abiti ancora insanguinati, mentre il compagno, che si era nascosto sotto a un letto, è stato bloccato e arrestato con l’accusa di lesioni personali aggravate e maltrattamenti. La donna, anche lei trentenne, è stata affidata al 118, che l’ha accompagnata in ospedale, dove è stata ricoverata con diverse fratture al volto.
L’uomo, invece, è stato portato nel carcere di Modena: sono in corso ulteriori accertamenti per valutare se, come pare, ci siano stati episodi di violenza contro la compagna anche in passato, circostanza che potrebbe aggravare ulteriormente la posizione del trentenne.
Ultimi commenti
bene, cosi' almeno fino al 30 Giugno non potremo PERCEPIRE alcun senso di insicurezza....diciamolo anche a Luca Vecchi, cosi' e' contento.
1. Le celebrazioni religiose spetterebbero alle autorità religiose piuttosto che a quelle civili. 2. Evidentemente i (sedicenti) cristiani non costituiscono più un appetibile bacino elettorale.
E che non ci passi per la mente di voler imitare la passione di Cristo per guadagnarci il Regno dei Cieli!!! Questa visione tenebrosa lasciamola […]