Reggio. Ortoparco Santa Maria, riprendono le iniziative

Con l’arrivo della primavera ripartono le iniziative dell’Ortoparco, l’orto condiviso e aperto a tutti, situato nel parco Santa Maria.

 
Domenica 18 marzo, dalle 10 alle 12.30, tutte le persone interessate e i volontari che hanno contribuito in questi due anni di esistenza a curare l’area verde si incontreranno per sistemare l’orto, togliere erbacce e piante che ormai hanno finito il loro ciclo di vita, sistemare i percorsi e pulire le aiuole.
 
L’iniziativa, organizzata dal Comitato cittadini via Roma e Parco Santa Maria e aperta a tutti, sarà inoltre l’occasione per lanciare un’ulteriore proposta: quella di adottare un fiore o una pianta di ortaggio, per contribuire ad arricchire la flora dell’Ortoparco. Chi lo vorrà, infatti, potrà ritirare un kit composto da semi (fiori e ortaggi vari), terra e vasetti, da piantare e accudire in casa durante le prime fasi di crescita. Dopo 2-3 settimane le piantine saranno pronte per il trapianto nell’Ortoparco.
 
Sono oltre una ventina le persone che in questi primi due anni di vita si sono presi cura dell’Ortoparco, contribuendo a valorizzare e rigenerare un’area del quartiere poco frequentata.
 
Grazie all’attività di questi cittadini, infatti, in questi anni il parco è diventato un luogo maggiormente vissuto dai cittadini, che hanno trovato nell’area un punto di incontro e relazione, nonché di inclusione sociale. A prendersi cura dell’Ortoparco sono stati infatti anche una decina di richiedenti asilo, che sono stati coinvolti attivamente nella cura dell’area e nel suo mantenimento.
 
Quella dell’Ortoparco è stata prima di tutto un’esperienza di socializzazione, che ha coinvolto persone di età, estrazione e cultura diverse impegnate nella creazione e nella cura e manutenzione delle aiuole. Nel corso di questi due anni, inoltre, l’orto è diventato un punto di aggregazione e una fucina di idee e iniziative che hanno travalicato i confini dell’orticoltura: conferenze in pillole su argomenti inerenti le erbe officinali, la cucina, l’orto sul balcone, lettura di poesie, lezioni di tango, aperitivi e tanto altro ancora. Da segnalare, in particolare, il corso di approfondimento sulla permacultura, la tecnica scelta per curare l’orto con i suoi principi etici di valorizzazione del suolo, delle persone e di equa condivisione, in sintonia con lo spirito del quartiere. "Integra invece di separare", "usa e valorizza la diversità", "reagisci ai cambiamenti ed usali in modo creativo" sono stati infatti alcuni dei principi della agricoltura permanente che i cittadini di via Roma hanno cercato di mettere in pratica in questi anni.