Sicurezza, decoro, pulizia: sono i tre pilastri del piano del Comune di Reggio per tentare di risolvere – o quantomeno di alleviare – i noti problemi del centro storico, ormai costantemente in cima alle classifiche di lamentela di cittadini e associazioni reggiani. Se funzionerà lo scopriremo solo con il tempo, ma intanto c’è una strategia.
La linea operativa del piano ha visto una prima fase per così dire di “allenamento”, con risultati “riconoscibili e apprezzati” (secondo il Comune), durante le scorse festività natalizie e di fine 2024, ma adesso viene strutturata meglio “per stabilizzarsi e diventare metodo quotidiano”. Il Comune, attraverso l’Unità di progetto Città storica, costituita con la recente riorganizzazione dell’ente, ha istituito un gruppo di lavoro operativo interdisciplinare per il centro, al quale collaborano i servizi del Comune, la Polizia locale e Iren.
Il Comune ha già messo a disposizione risorse per 200.000 euro, che potranno essere eventualmente integrate con altri fondi. La prima fase di interventi si articola da marzo a giugno di quest’anno: l’obiettivo è migliorare la tempestività, la prossimità e l’efficacia delle azioni di cura (pulizia, manutenzione urbana e sicurezza).
Sono stati individuati quattro sistemi urbani portanti, prioritari per l’operazione: il sistema della Via Emilia; il sistema urbano delle piazze; il sistema urbano di corso Garibaldi-via Ariosto; il sistema degli accessi al centro storico con riqualificazione di via Dante e via Monte San Michele, porta Santa Croce, porta Brennone e piazza San Girolamo.
All’interno di queste macroaree, sono state identificate tre aree strategiche per l’avvio dell’operazione di pulizia urbana: i portici di via Emilia San Pietro, l’isolato San Rocco e le aree dei mercati cittadini. A queste, si aggiungono azioni puntuali di riordino urbano in: piazza Casotti, piazza Fontanesi, piazza della Legna (24 Maggio), stradone del Vescovado, viale Allegri e via Corridoni. Sono state inoltre identificate anche altre azioni trasversali che saranno messe in campo entro il mese di giugno: piccole manutenzioni stradali, il riordino dell’arredo urbano e della segnaletica in centro storico.
“Cura degli spazi”, per il Comune, significa anche pulizia urbana. Per questa parte del piano, che coinvolge principalmente Iren, sono quattro le azioni strategiche individuate per migliorare il decoro urbano:
1) miglioramento del servizio di spazzamento manuale effettuato nella fascia pomeridiana in centro storico per la pulizia e il presidio delle vie di maggior passaggio. È prevista una riorganizzazione delle zone di intervento dei quattro turni di spazzamento pomeridiano, ottimizzando alcuni percorsi prioritari (le piazze dei mercati cittadini e contadini, corso Garibaldi, via Ariosto, via Emilia e viale Allegri), incrementando i passaggi sui punti critici (portici di San Pietro) e la tempestività d’intervento in relazione a eventuali segnalazioni ricevute;
2) rafforzamento del coordinamento tecnico del servizio di spazzamento, con l’aumento del presidio nelle ore di maggior afflusso e potenziamento dei controlli di qualità del servizio;
3) potenziamento del servizio di spazzamento manuale nella fascia pomeridiana, per migliorare la percezione di decoro urbano;
4) riorganizzazione dei lavaggi con l’idropulitrice (con la revisione dei percorsi per interventi puntuali) e potenziamento del lavaggio della pavimentazione e della “deragnatura” su aree specifiche (ad esempio all’isolato San Rocco).
Il piano del Comune prevede anche l’installazione – in centro storico e nelle immediate vicinanze – di altre 102 telecamere di videosorveglianza (per un investimento di 157.400 euro) nelle seguenti vie: via Emilia, da via Roma fino a via Emilia Santo Stefano e corso Garibaldi; via Ariosto; via Giorgione; via Emilia San Pietro e piazza Tricolore; Chiostri di San Pietro; parcheggi Polveriera; parcheggio Cecati; parcheggio viale Olimpia; viale 4 Novembre e piazzale Marconi; viale Timavo e viale dei Mille.
Alla Polizia locale, che al centro storico assegna 33 agenti (operanti anche in zona stazione), si aggiungeranno – nei programmi dell’amministrazione comunale – anche gli “street tutor”: professionisti specializzati in servizi di controllo e mediazione, debitamente formati e iscritti nei registri prefettizi, sulla scorta di esperienze positive già realizzate in altre città emiliane, come a Parma nel quartiere Oltretorrente e a Bologna nella zona universitaria.
La figura è stata introdotta dalla riforma della legge della Regione Emilia-Romagna 24 del 2003 “Disciplina della polizia amministrativa locale e promozione di un sistema integrato di sicurezza”. Per l’attivazione del gruppo di “street tutor”, l’amministrazione comunale richiederà un finanziamento ministeriale – tramite la Prefettura – attingendo al Fondo per il potenziamento della sicurezza urbana.
In campo scenderà anche l’Associazione nazionale Polizia di Stato (Anps), che renderà disponibili 25 dei suoi iscritti (agenti attualmente in pensione) in servizi di prossimità e presidio nelle mattinate di martedì e venerdì e il sabato (sia di mattina che di pomeriggio) – con possibilità di potenziare ulteriormente tali attività, anche concentrandole in zone meno presidiate.
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