Con l’approvazione del nuovo Regolamento e delle tariffe da parte del Consiglio comunale, nel comune di Reggio Emilia entra a regime il cambio di modalità di gestione e riscossione della Tari, che passa da tributo a gestione comunale a tariffa (Tcp) trattata nella riscossione totalmente dal gestore del servizio, Iren Ambiente spa, sia per la parte ordinaria (già oggi in capo a Iren) sia per la straordinaria che riguarda accertamenti, contenzioso e attività anti-evasione. Al Comune resterà però un forte ruolo di programmazione e controllo tramite un Tavolo di coordinamento con il gestore e con l’individuazione di precisi obblighi e attività da rispettare da parte di Iren Ambiente spa sia nei confronti dei contribuenti (sportello, numero verde), sia nel recupero dei crediti.
Il Regolamento per la disciplina della tariffa rifiuti corrispettiva (Tcp) è stato approvato dal Consiglio comunale con 18 voti favorevoli (Pd, Più Europa, Immagina Reggio, Reggio è), 10 voti contrari (Lega Salvini premier, Forza Italia, Alleanza civica, Coalizione civica, Fratelli d’Italia) e 2 astenuti (M5S), mentre la delibera sulle tariffe della Tariffa rifiuti avente natura corrispettiva (Tcp) hanno ottenuto – con 18 voti favorevoli (Pd, Più Europa, Immagina Reggio, Reggio è) e 12 voti contrari (Lega Salvini premier, Forza Italia, Alleanza civica, Coalizione civica, Fratelli d’Italia, M5S).
“A fronte di un contesto generale di inflazione dei costi del 4,21%, grazie al recupero di base imponibile e alle entrate applicate dal Comune per il recupero dell’evasione e l’avanzo vincolato della Tari – ha detto l’assessore ai Tributi Lanfranco De Franco -l’aumento delle tariffe finali sarà comunque molto contenuto e in linea con le tariffe del triennio 2019-2021, nonostante l’assenza degli importanti contributi statali che negli scorsi anni hanno sostenuto famiglie e imprese nel corso dell’emergenza Covid. In un contesto economico e sociale così complesso, l’impegno dell’Amministrazione comunale, di concerto con Atersir e il gestore, è stato quello di costruire una serie di strumenti che andassero ad aiutare le fasce più deboli e in difficoltà, mettendo in campo una serie di agevolazioni ancora più estesa rispetto agli anni passati e pensando a sgravi da estendere anche alle utenze non domestiche”.
LE PRINCIPALI NOVITÀ – Il nuovo Regolamento approvato quest’oggi prende le mosse dallo schema di regolamento emanato dalla Regione Emilia-Romagna a febbraio 2022, emendato e integrato dal Servizio Entrate del Comune sulla base delle modifiche date dall’esperienza gestionale sperimentata a livello locale.
Tra le principali novità introdotte vi è il passaggio completo della fase gestionale – compresa la fatturazione e riscossione – ad un unico interlocutore, cioè Iren Ambiente spa, diversamente da oggi dove, a seconda del tipo di pratica, l’interlocuzione avviene con il Comune o con il soggetto gestore.
Una ulteriore novità rilevante sarà per le attività economiche: passando a Tcp, la tariffa diventa una fattura “ivata”, dunque si potrà detrarre il 10% di Iva, al contrario di oggi dove è tutto costo. Vi sarà inoltre un beneficio su tutte le utenze, anche quelle non domestiche, in termini di minori costi inseribili nel Piano economico finanziario, da finanziare con tariffa.
AUMENTANO LE RIDUZIONI PER LA RACCOLTA PUNTUALE – La tariffa per le utenze domestiche vedrà un lieve aumento tra lo 0,15% e 1,87% a seconda dei componenti del nucleo familiare, mentre le utenze non domestiche vedranno un aumento medio (ma con valori molto differenti a seconda di ciascuna delle trentuno categorie indicate) del 1,76%, quindi considerando l’applicazione dell’IVA un calo della tariffa netta superiore all’8%.
Con le delibere approvate quest’oggi viene rafforzata una tariffazione più puntuale e precisa per le utenze non domestiche grazie all’implementazione delle categorie produttive contemplate dal Regolamento, che passano da 22 a 30. Si conferma inoltre una particolare attenzione agli impianti sportivi, con la conferma di una sotto-categoria ad hoc con tariffe inferiori ed ulteriormente in calo rispetto al 2021.
Per tutte le utenze si aggiungono inoltre possibili risparmi derivanti dalla raccolta puntuale. In particolare, grazie all’incremento della componente variabile sul totale della rata (che passa dal 50,2% del 2021 al 53,7% del 2022) e al fatto che una quota del 32% (cosiddetta quota variabile misurata) della quota variabile viene fatturata in base a vuotature minime ed eccedenti, è reso possibile un maggiore risparmio per le utenze che rispettano il numero di vuotature minime previste, quantificato in circa 20 euro nel 2022 contro i 17 euro del 2021 per una famiglia di 3 componenti. Grazie a questi meccanismi, la quota dei nuclei famigliari che non superano il livello minimo di vuotature previste in tariffa è in costante crescita e ha superato il 72% , confermando la virtuosità dei cittadini reggiani.
AMPLIAMENTO AGEVOLAZIONI RISPETTO AL 2021 – Oltre alla conferma delle agevolazioni previste nel 2021 – tra cui l’abbattimento del 60% delle superfici assoggettate delle distese di bar, ristoranti e altri pubblici esercizi – vengono introdotte nuove agevolazioni per le utenze non domestiche della ristorazione commerciale che promuovono l’utilizzo del “Food bag” (sconto 5% della quota variabile non misurata) e per i punti vendita certificati (sconto del 10% della quota variabile non misurata) che attuano azioni finalizzate alla riduzione di rifiuti, quali la vendita di prodotti sfusi o alla spina. Si estendono inoltre le riduzioni per il compostaggio individuale, oltre alle utenze domestiche anche a quelle non domestiche (sconto del 20% della quota variabile non misurata). Si introducono poi agevolazioni per le associazioni di promozione sociale (Aps) e le organizzazioni di volontariato (Odv) (sconto del 50% della quota variabile non misurata).
Vengono infine previste – grazie anche alla contrattazione con le sigle sindacali – una serie di agevolazioni sociali della Tariffa rifiuti a sostegno delle famiglie a basso reddito, aumentando gli importi e aggiungendo la fattispecie delle famiglie numerose con almeno quattro figli. In particolare viene ampliata l’agevolazione dal 50% al 100% della quota variabile non misurata per le per le famiglie con Isee da 8.265 a 12.500 euro, nonché l’introduzione di una nuova riduzione del 100% della quota variabile non misurata anche per i nuclei familiari con almeno 4 figli a carico ed Isee pari o inferiore a 20.000 euro.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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