Reggio. Nuovi incentivi con sconti sino al 60% per la rigenerazione urbana

palazzo7

Il Consiglio comunale ha approvato – con 20 voti favorevoli (Pd, Reggio È, Più Europa, Immagina Reggio), 10 contrari (Lega, M5S, Gruppo Misto, Alleanza Civica, Forza Italia) – la delibera sul nuovo “contributo di costruzione” per la realizzazione di interventi edilizi sul territorio comunale, come previsto da una recente norma della Regione Emilia-Romagna.

Con una agevolazione in più a Reggio Emilia: rispetto ai parametri regionali, infatti, il contributo, approvato oggi dal Consiglio comunale, richiesto per la ristrutturazione edilizia degli immobili esistenti è stato ulteriormente ridotto rispetto al passato.

Per raggiungere questo importante obiettivo, previsto nel programma di mandato del sindaco Luca Vecchi, sono stati confermati e ulteriormente potenziati gli incentivi economici già introdotti nel 2015, che hanno contribuito a rilanciare il recupero degli edifici esistenti, sostenendo in maniera permanente la rigenerazione urbana della città. La riduzione degli oneri, in definitiva, si attesta ora sulla media del 60%.

“L’introduzione e stabilizzazione permanente di questi incentivi economici sotto forma di significativi sconti degli oneri di urbanizzazione per il recupero dell’esistente – ha detto il vicesindaco e assessore alla Rigenerazione urbana e Area vasta Alex Pratissoli nel presentare la delibera – rappresenta una delle misure più significative e concrete per sostenere gli interventi di rigenerazione urbana e convertire il settore delle costruzioni verso la riqualificazione edilizia.

“Il bilancio molto positivo relativo al numero degli interventi edilizi che hanno beneficiato nel recente passato di tali detrazioni- ha proseguito l’assessore – ha suggerito la necessità di renderli stabili e permanenti per il futuro, consentendo così alle persone e alle imprese di pianificare la ristrutturazione di un immobile senza dover fare i conti con la scadenza naturale delle misure incentivanti stabilite fino ad oggi. Inoltre, rispetto all’obbligo di legge introdotto dalla Regione Emilia-Romagna in merito alla nuova disciplina sul contributo di costruzione, si è deciso di potenziare ulteriormente questa misura introducendo sconti ancora più significativi per gli interventi di recupero dell’esistente rispetto alla nuova costruzione. Gli incentivi riducono infatti i costi degli interventi di ristrutturazione edilizia al fine di renderli maggiormente competitivi rispetto al nuovo costruito e favoriscono così uno sviluppo che non consuma ulteriore suolo”.

La proposta prevede, per gli interventi di ristrutturazione edilizia e manutenzione straordinaria onerosa, una riduzione media degli oneri di urbanizzazione di oltre il 60% rispetto agli oneri previsti per la nuova costruzione a seconda della tipologia di intervento.

Sono inoltre previsti ulteriori incentivi per il commercio di vicinato e l’artigianato di servizio, le attività socio-assistenziali e sanitarie, l’edilizia residenziale sociale, per le aziende che si insediano nel Parco Industriale di Mancasale, al Villaggio Crostolo e a Corte Tegge o nell’Area produttiva di Prato-Gavassa.

Questo significa, ad esempio, che per la ristrutturazione di un appartamento di 100 metri quadrati vi sarà un risparmio medio di 8.500 euro rispetto alla nuova costruzione.

Mentre per la ristrutturazione di un capannone produttivo di 1.000 metri quadrati è previsto un risparmio medio, sempre rispetto alla nuova costruzione, di 10.000 euro.

La riqualificazione del patrimonio edilizio è oggi il principale driver del mercato delle costruzioni. Quello che solo pochi anni fa veniva presentato come il futuro per l’edilizia, ovvero la riqualificazione e manutenzione degli immobili esistenti a favore di un maggior risparmio energetico e comfort abitativo, è oggi di gran lunga il principale generatore di lavoro.

La riqualificazione edilizia e manutenzione dell’esistente rappresenta infatti, nel primo semestre del 2019, oltre il 95% degli interventi edilizi del Comune di Reggio Emilia, confermando pertanto un dato ormai stabile dal 2017. Ad accrescere l’importanza della riqualificazione vi è senza dubbio un trend generale, supportato da politiche e norme orientate all’attenzione al consumo di suolo e alla semplificazione ed incentivazione del recupero del patrimonio edilizio esistente, che genera significativi benefici anche in termini di valorizzazione dell’immobile.

Siamo pertanto di fronte al consolidamento di una trasformazione del mercato edilizio a favore del recupero del patrimonio edilizio esistente che vedrà nei prossimi anni ulteriori e significative accelerazioni grazie all’innovazione tecnologica in atto in grado di abbattere ulteriormente tempi e costi per la riqualificazione, in particolar modo energetica, degli edifici.

È stato approvato, inoltre, un emendamento alla delibera, presentata dal consigliere De Lucia, in cui si legge: “Ogni culto ha pari dignità per l’Amministrazione e pari importanza rispetto alla richiesta di contributo economico, anche in virtù dell’articolo 19 della Costituzione Italiana che recita ‘Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume'”.