Dal 3 dicembre è disponibile sulla piattaforma di “Google Arts & Culture” la visita virtuale a un nuovo pezzo della collezione dei Musei civici di Reggio Emilia: “Il primo metallo” legato ai ritrovamenti di Gaetano Chierici presso la necropoli di Remedello (Brescia). La nuova esposizione – che si aggiunge ad altre visite virtuali del nostro museo già disponibili sulla stessa piattaforma – costituisce una delle star dei Musei civici di Reggio Emilia per importanza scientifica e notorietà, tanto che è spesso “in viaggio” per i musei del mondo. La scoperta della necropoli di Remedello da parte di Chierici, padre della Paletnologia e del Museo reggiano, è una pietra miliare degli studi di archeologia preistorica: ha consentito infatti all’illustre archeologo di determinare l’esistenza di una fase culturale distinta fra la fine del neolitico e l’inizio dell’età del bronzo, fase che oggi chiamiamo Età del rame. Lo scavo di Remedello, condotto dal Chierici con febbrile passione, fu anche l’ultima sua impresa, che ne minò la salute e lo condusse alla morte.
A seguito del suo scavo dieci tombe con corredo furono estratte dal terreno e inviate in casse al museo di Reggio, dove sono tutt’ora conservate. Altri materiali e tombe vennero inviati al Museo Pigorini di Roma, al Museo di Viadana e al Museo di Brescia e, grazie a scavi più recenti, al Museo di Remedello.
L’esposizione online è stata curata da Georgia Cantoni (coordinamento), con testi degli archeologi Nicolò Donati e Valentina Uglietti, editing di Chiara Ferretti, foto di Carlo Vannini.
Questo progetto di digitalizzazione che vuole contribuire a presentare il patrimonio museale a un pubblico sempre più ampio, aumentandone l’accessibilità e la fruizione da remoto in un momento in cui è vitale per le istituzioni culturali favorire la condivisione in rete dei propri contenuti. Dalle scuole, ai giovani, ai professionisti, al pubblico internazionale molti sono i destinatari di questa ulteriore importante azione dei Musei civici reggiani. Con essa si vuole, inoltre, favorire la relazione e il lavoro di rete tra le istituzioni museali che hanno patrimoni analoghi, favorendo la creazione di strumenti di comunicazione e divulgazione che possano dar vita ad azioni sempre più integrate e sostenibili in futuro ed al contempo dare slancio al processo di internazionalizzazione delle collezioni del patrimonio cittadino.
“Google Arts & Culture” è un progetto internazionale che raccoglie immagini in alta risoluzione di opere esposte nei musei di tutto il mondo, offrendo la possibilità di costruire, grazie alla funzione street view, esplorazioni virtuali delle gallerie in cui esse sono esposte: del progetto, lanciato il 1 febbraio 2011 da Google, fanno parte le principali istituzioni museali mondiali, dalla Tate Gallery di Londra, al Metropolitan Museum of Art di New York, agli Uffizi di Firenze ai Musei Capitolini di Roma ed i Musei Civici di Reggio Emilia sono stati tra i primi in Italia ad aderirvi già dal 2013.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]