Questa mattina è morto Mario Frigeri, una figura importante per Istoreco. Mario, nato nel dicembre 1937 a Guastalla, lascia la moglie Angiolina e la figlia Enrica. Lo staff, il consiglio direttivo e prima di tutto le amiche e gli amici di Istoreco si stringono a loro in questo momento così doloroso, anche noi perdiamo una parte importante del nostro cammino.
Dal 2005 a oggi, come volontario Mario si è occupato di vicende resistenziali reggiane con attenzione particolare alla pianura, la sua terra di origine.Ha organizzato la tematizzazione dell’Archivio della Resistenza, costituendo un fondo documentario destinato a collaboratori e ricercatori. Ha seguito il corso di ricerche su vicende legate alla lotta di liberazione pubblicando articoli su RS-Ricerche Storiche. Ha collaborato all’acquisizione di fondi librari incentrati su fascismo e neo-fascismo destinati alla Biblioteca di Istoreco “E.Borghi”.
Ecco un ricordo di Chiara Torcianti, che con Mario ha condiviso tante ore di lavoro e di condivisione in archivio. Belle parole che facciamo nostre.
“Ciao, Mario. Non è mica semplice dirti addio, sai? Perché mi hai insegnato troppo, come essere umano e come appassionato di storia (perché senza amore, nulla può andare a buon fine). Però, una cosa te la dico. Ogni volta che illustravi una tua ricerca, sempre così approfondita e piena della curiosità sorprendente che ti contraddistingueva, mi rammentavi quanto fosse importante per imbastirla anche la creatività, oltre che i documenti. In fondo, ci dicevi che non tutto possiamo sapere fino in fondo. E che, nella storia come nella vita, era questo aspetto a renderci liberi. Ora tocca a noi provare a portare avanti ciò che tu hai cominciato…
Grazie Mario per quanto mi hai permesso di imparare insieme a te”.
Si precisa che i funerali avranno luogo in forma privata.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]