Reggio. Morto Egidio Campari, per 26 anni direttore delle Farmacie

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E’ morto questa mattina all’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia Egidio Campari, 74 anni, per 26 alla guida delle Fcr, dove era entrato nel ruolo di farmacista, le Farmacie comunali riunite che ha lasciato tre anni fa sopraggiunto il momento della pensione. In Sala del tricolore nel dicembre del 2022, il sindaco della città gli aveva conferito il Primo tricolore.

Il cordoglio del sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi. “Ci ha lasciati oggi Egidio Campari, storico direttore delle Farmacie comunali riunite, punto di riferimento fondamentale per molti anni della più importante azienda pubblica della città.

Egidio ha speso la propria vita e la propria professionalità per il bene comune, dedicando ogni giorno della sua lunga carriera a far crescere la storia delle Farmacie comunali della nostra città, di cui abbiamo appena celebrato il 120° anniversario della fondazione, accrescendone ogni giorno il prestigio, la credibilità, l’efficacia e l’efficienza, insieme a tutto il personale dell’azienda, perseguendo sia degli obiettivi economici sia quelli sociali.

Era una persona determinata, pronta a sostenere talvolta anche le più dure discussioni, ma discutere con Egidio era sempre una bella avventura, perché al termine, insieme, vi era la consapevolezza di aver fatto fare un ulteriore passo avanti alla storia di Fcr.

Mi poteva capitare di incrociarlo per strada o all’uscita di una iniziativa pubblica o in qualsiasi contesto privato, e lui subito si fermava e in pochi istanti eravamo già immersi a parlare di medicinali, di investimenti, di marginalità economiche o di progettualità sociali. Era un grande manager pubblico, competente e rigoroso, attento agli indirizzi del Comune, ma doverosamente autonomo nel perseguirli.

Credo che in lui si siano ritrovate al meglio le più importanti virtù del lavoratore pubblico, che ha saputo trasferire a centinaia di dipendenti di Fcr che lo hanno incontrato e hanno collaborato con lui.

Nei mesi scorsi, aveva deciso di ritirarsi in pensione. Decidemmo allora di consegnarli in Consiglio comunale il Primo Tricolore come prestigioso riconoscimento alla sua carriera.

Negli ultimi mesi della sua vita, consapevole della malattia che stava combattendo, quando ti incrociava non mancava di testimoniare la determinazione e l’arrabbiatura per una sorte ingiusta che la vita nella sua ultima fase gli aveva riservato.

È stato un esempio fino all’ultimo nell’interpretare la vita e la professione. È stato un onore e un privilegio poter lavorare insieme e accompagnare nel futuro una delle più importanti e brillanti imprese collettive della storia della città, le Farmacie comunali riunite .

Ciao Egidio, non ti dimenticheremo”.

Cordoglio anche da Assofarm, per la scomparsa di “Egidio Campari, uno dei padri nobili del movimento italiano delle Farmacie comunali Italiane,  una mente acuta e un cuore appassionato”. “Ho conosciuto Egidio alla metà degli anni ‘90, quando ancora eravamo in Publifarm,
l’associazione che poi ha contribuito all’odierna Assofarm. Abbiamo passato insieme trent’anni di grandi impegni e progetti, qualche confronto acceso, molto
divertimento, insomma una vita intera. Tutto sempre condito da quel comune sentire che alla fine chiami amicizia. La notizia di questa mattina non era inaspettata, sapevamo da tempo che Egidio non aveva possibilità di ripresa, ma questo poco cambia. Oggi tutti noi ci sentiamo più soli”: queste le prime parole a caldo del
segretario generale di Assofarm Francesco Schito.
Per 45 anni dipendente delle Farmacie Comunali Riunite di Reggio Emilia, 26
dei quali passati da direttore generale, nel corso di questa lunghissima carriera
Egidio Campari ha innovato come forse nessun altro il “modo” di essere Farmacia
Comunale, creando una struttura commerciale performante, sostenuta di iniziative uniche in ambito distributivo e scientifico. Tutto questo senza mai perdere di vista la mission sociale e dai legami con il territorio. Insomma, come scrissero i giornali locali nei giorni del suo pensionamento, una persona che sotto il profilo volutamente basso celava un ottimo fiuto per gli affari e una solida etica da manager pubblico.
Dolore personale arriva anche dal Presidente di Assofarm Luca Pieri: “Ci
mancherà la visione di Egidio, quei suoi contributi fatti di pragmatismo e prospettiva
che arricchivano la Giunta Esecutiva e il lavoro del coordinamento regionale dell’Emilia Romagna, cui era a capo da qualche anno. Egidio era un manager
evoluto, anche perché ogni sua idea e decisione attingevano sempre dall’esperienza di farmacista da banco dei primi anni. Ispirerà il nostro lavoro ancora a lungo”.