Reggio. Massari e Mietto ricordano il prof Spaggiari: studioso fecondo e garbato

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Il sindaco di Reggio Emilia, Marco Massari, con l’assessore alla cultura Marco Mietto ricordano la figura del professor Angelo Spaggiari, scomparso nei giorni scorsi mentre si trovava in vacanza con la famiglia, stroncato da un malore.

“Desideriamo ricordare a tutti i concittadini, esprimendo cordoglio per la sua recente scomparsa, la figura di illustre studioso del professor Angelo Spaggiari, reggiano di nascita, per decenni direttore dell’Archivio di Stato di Modena e presidente generale della Deputazione di Storia patria delle Antiche province modenesi, comprendente le sezioni di Reggio Emilia, Modena e Massa Carrara: in questo ruolo ha saputo dare un’impronta propositiva all’istituzione, facendone un punto di riferimento culturale di alto livello.

La fecondità intellettuale e culturale, il solido metodo di ricerca, la capacità di analisi scientifica delle fonti storiche e archivistiche, sempre alla base della sua vasta operosità, si sono affiancate in lui a doti umane non frequenti: garbo, ironia, disponibilità al confronto, piena dedizione al proprio lavoro e una generosità incondizionata che rendeva evidente una predisposizione aperta al servizio degli studiosi e della comunità, con particolare riguardo alle generazioni più giovani.
La generosità – qui la disponibilità a condividere con altri il sapere personale – è segno della statura di una persona colta, poiché consente di diffondere e tramandare la conoscenza quale bene comune.

Angelo Spaggiari era fortemente legato alle memorie della comunità e ne era interprete e conservatore rigoroso. Aveva iniziato la propria attività all’Archivio storico del Comune di Novellara. Dal 1966 entra nei ruoli dell’Amministrazione Archivistica statale e nel 1974 riceve l’incarico dell’insegnamento di Archivistica presso la Scuola di Archivistica, paleografia e diplomatica dell’Archivio di Stato di Modena. Di questo Archivio fu poi direttore dal 1979 al 2006. E’ stato docente di Archivistica all’Università di Bologna poi al Corso di laurea in Scienze dei Beni culturali dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

Alla nostra città lo ha legato inoltre la presidenza della Sezione di Reggio Emilia della Deputazione di storia patria, dopo la morte del presidente Gino Badini. In occasione del convegno svolto nel 2023 per il decennale della scomparsa di Badini, aveva svolto una puntuale relazione sull’Archivistica.
Ha collaborato alla storia della Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla con particolare riguardo al periodo di dominazione estense. Uno dei principali ambiti di interesse del professor Spaggiari è stato infatti la storia istituzionale degli antichi Stati Estensi ed in particolare il riflesso del potere principesco sulle strutture politico-amministrative.
Di particolare interesse, ricordiamo il suo libro “Viaggio nella Reggio scomparsa” e il suo testo sul valore dei registri dei visitatori dei musei, edito nel volume “I registri dei visitatori del Museo del Castello di Canossa”. Ha partecipato con puntuali contributi ai convegni di studio sulla Garfagnana estense e sul governatorato di Ludovico Ariosto.

Altri suoi contributi, che testimoniano l’incessante impegno nell’attività divulgativa della conoscenza storica e archivistica, si trovano nel Bollettino Storico Reggiano, nella Strenna del Pio Istituto Artigianelli, ne’ Il Pescatore Reggiano e in Reggio Storia.
Non ha mancato il proprio apporto di studioso anche a importanti interventi di riqualificazione contemporanei svolti a Reggio Emilia, quali la Passeggiata Settecentesca, la Reggia di Rivalta e i Chiostri di San Pietro.

Con la scomparsa del professor Angelo Spaggiari perdiamo un punto di riferimento del nostro panorama culturale e non possiamo che esprimere riconoscenza per il suo ampio e approfondito lavoro intellettuale”.



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