Reggio, Massari cambia il dg del Comune: via Battini, l’uomo di Delrio

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Che sia un atto di sfrancamento se non una vera rivoluzione oppure un semplice spoils system è presto per dirlo. Sta di fatto che Maurizio Battini – storico grand commis nel cerchio magico dell’ex sindaco, ex ministro e attuale senatore del Pd Graziano Delrio – non sarà più il direttore generale del Comune di Reggio Emilia.

Importante, prestigioso e ben remunerato incarico (132.000 euro lordi di retribuzione annua) che il sindaco Luca Vecchi gli aveva affidato nell’ottobre del 2019 fino alla scadenza del mandato. Ma che Battini non continuerà a ricoprire col nuovo sindaco Marco Massari.

Un segnale di rinnovamento da parte del neo primo cittadino, comunicato all’interessato già alcune settimane fa, che sicuramente fa notizia. Quanto sia forte il segnale – in particolare nei confronti dell’area cattolica del potente senatore dem, per altro indicato tra i king maker della canditatura di Massari – lo dirà il nome del successore di Battini. Perché se ovviamente fosse Mauro Bonaretti – l’ex dg ai tempi del sindaco Delrio, da questi pure poi portato a Palazzo Chigi – sarebbe un conto, se fosse qualcun altro (qualcun’altra si vocifera, anche se pare sia in corso un… controllo al Var sui requisiti) ne sarebbe (forse) un altro.

Sta di fatto che Massari ha deciso di fare a meno come direttore generale di Maurizio Battini, ovvero di colui che – dopo una prima esperienza romana a inizio millennio alla Camera con Pierluigi Castagnetti – fu capo di gabinetto dal 2006 al 2013 del sindaco Delrio, che poi seguì fedelmente come capo della segreteria tecnica al Ministero degli Affari regionali e Sport (2013-14), alla Presidenza del Consiglio dei ministri (2014-15), al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti (2015-18). Finita l’esperienza di governo di Delrio, nel 2018 Battini ottenne un contratto di collaborazione con il gruppo Pd alla Camera che arrotondò con la nomina, con decreto dell’allora premier Gentiloni, a membro del Comitato di gestione dell’Agenzia del Demanio.

Tutti incarichi che (in aggiunta ai circa 650.000 euro lordi percepiti in questi cinque anni al vertice del Comune) gli permetteranno comunque di affrontare serenamente il forse inatteso benservito, perché se l’incarico era appunto legato al mandato di Vecchi (scaduto a giugno), nulla ovviamente vietava una riconferma. In ogni caso, c’è già chi scommette su un prossimo ricollocamento nel pubblico di Battini, magari dalle parti della sua Scandiano, dove il padre Romano è stato per lungo tempo apprezzato direttore didattico ed esponente dell’allora Democrazia cristiana.

 



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