In relazione a quanto riportato dai media sul lotto di via Piaggia, nella zona del Quinzio a San Maurizio, si rendono necessari alcuni chiarimenti e precisazioni di merito:
il lotto non è di proprietà del Comune;
per le norme vigenti, tale area non è né destinata a verde pubblico, né a verde ad uso sportivo;
l’area è edificabile, dapprima per servizi poi per funzioni residenziali, fin dal Piano regolatore generale del 1984.
La proprietà originale del terreno, infatti, era dell’Azienda ospedaliera di Reggio Emilia e successivamente è stata inserita nell’Accordo approvato dal Consiglio comunale nel 2011 tra il Comune di Reggio Emilia, l’Azienda ospedaliera stessa ed Unieco, come contropartita nella permuta per l’acquisizione di aree di proprietà di Unieco necessarie per la realizzazione del Centro Oncologico ed Ematologico di Reggio Emilia (Core).
A fronte del contratto preliminare di permuta, sottoscritto nel 2010 fra Azienda ospedaliera e Unieco, l’Ospedale ha infatti richiesto al Comune di approvare uno specifico Accordo di pianificazione avente i seguenti elementi:
acquisire, da parte dell’Azienda ospedaliera, le aree in proprietà di Unieco in via Marradi, necessarie alla costruzione del Core per una superficie totale di 26.700 metri quadrati;
in cambio l’Azienda ospedaliera ha ceduto ad Unieco l’area di via Piaggia, avente una superficie di 8.900 metri quadrati per la realizzazione di circa 25 alloggi, di cui un condominio composto da due corpi di fabbrica e tutti gli altri a tipologia abbinata, per una superficie complessiva di 2.700 metri quadrati.
Nell’ambito dell’intervento edilizio di via Piaggia veniva inoltre ceduta al Comune di Reggio Emilia un’area di 800 metri quadrati, destinati alla scuola dell’infanzia Allende che ha, nel tempo, accorpato nella propria area cortiliva una porzione di terreni di proprietà ex Unieco. Questi terreni, con la nuova Convenzione edilizia, venivano regolarmente destinati al loro attuale utilizzo scolastico.
Dopo il fallimento Unieco, l’area di via Piaggia è stata recentemente acquisita per la realizzazione dell’intervento edilizio previsto dagli strumenti urbanistici vigenti.
L’Accordo di pianificazione citato non solo è tutt’ora in vigore ma – per gli impegni che competevano ad Unieco, ovvero la cessione all’Azienda ospedale delle aree di via Marradi per la realizzazione del Core – è già stato attuato.
Non vi sono pertanto le condizioni per non dare seguito agli impegni assunti dall’Azienda ospedale/Ausl di Reggio Emilia e dal Comune di Reggio Emilia, poiché questo è previsto dalle norme.
Laddove non siano già presenti atti convenzionali – analoghi a quello che lega l’Azienda ospedaliera ad Unieco – l’Amministrazione comunale ha proceduto ad una progressiva e significativa riduzione dell’edificabilità residua. Nella sola zona del Quinzio, per esempio, a sud di via Einstein, con l’ultima variante al Regolamento urbanistico ed edilizio (Rue) si sono trasformati circa 85.000 metri quadrati di aree potenzialmente edificabili a verde privato senza capacità edificatoria, con la conseguente cancellazione di oltre 100 alloggi.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]