Sabato scorso 6 maggio si è aperto, in Polveriera, il Festival di Primavera dell’Archivio Osvaldo Piacentini. La Montagna del Latte è arrivata in città, all’ombra dei giovani faggi dell’allestimento curato da Il Cardo nella sala civica di Polveriera.
Gli ambienti sempre suggestivi della Polveriera e la calda ospitalità del Consorzio Oscar Romero che ha portato il suo segnale di attenzione alla Montagna con le parole di Luca Dosi, presidente della Coop sociale La Vigna, hanno proposto un palcoscenico ideale per una conversazione che ha raccolto grande attenzione in una sala affollata e attenta.
Le riflessioni di Patrizio Bianchi, già Ministro dell’Istruzione, Assessore alle politiche europee della Regione Emilia Romagna e Rettore dell’Università di Ferrara, ora professore emerito di economia applicata nella stesa università dove è anche titolare di una cattedra UNESCO, delle quali è anche coordinatore nazionale, hanno portato la loro attenzione sul capitale umano che nelle Riserve di Biosfera è risorsa non meno importante del patrimonio naturale.
Il racconto di Bianchi, capace di abbracciare la dimensione planetaria dei processi e un lungo periodo meno lontano se consideriamo che “nel 2100 quella bambina in fondo alla sala non avrà ancora 50 anni”, si è soffermato sulle sfide che il ritmo sempre più rapido del cambiamento (climatico, economico e sociale) impone al processo educativo nella società contemporanea.
Affermando, per questo, l’importanza del processo educativo, della sua capacità di interpretare le trasformazioni culturali e cognitive della società (leggibili ad esempio nei nuovi atteggiamenti delle giovani generazioni rispetto alla centralità del lavoro nelle biografie degli individui), per scongiurare i rischi di polarizzazione sociale estrema che il rapido cambiamento economico e sociale porta con se.
Insieme per riconoscere l’importanza che storie di successo, come quella della Montagna del Latte, maturate fuori dal radar delle crescenti concentrazioni metropolitane propongono come solida alternativa alla prospettiva di “solitudine affollata” che la transizione digitale reca con sé.
A fare da cornice a queste riflessioni che per la loro efficacia ed immediatezza hanno catturato l’attenzione dei partecipanti, le considerazioni di Fausto Giovanelli, Presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, hanno collocato le sollecitazioni di scenario nella cornice del nostro Appennino, riferendole al suo contesto e alla sua “biografia”.
Il Canto di Appennino, affidato alla voce di Natascia Zambonini e agli strumenti di Paolo Simonazzi, nella tradizione del maggio, ha chiuso la mattinata con una performance musicale che ha accompagnati l’ingresso in scena del principale protagonista di questa storia: il Parmigiano Reggiano di montagna, nella versione sapida ed elegante della latteria cooperativa San Giorgio di Cortogno. La Montagna del Latte non è (solo) una metafora!
Prossimo appuntamento per sabato 13 maggio, alla stessa ora e nello stesso luogo, per discutere con Paolo Verri e Giampiero Lupatelli dei successi e dei fallimenti della pianificazione strategica, nelle città e in montagna.
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• SABATO 13 MAGGIO
La Montagna del Latte
La Montagna del Latte, comunità intraprendenti e stili di vita salutari nell’Appenino Emiliano, è l’insegna del progetto sviluppato dall’Unione Montana dell’Appennino Reggiano nell’ambito della Strategia Nazionale per le Aree Interne. Progetto che ha ottenuto esteso interesse e riconoscimenti in ambito nazionale per l’ampiezza, lo spessore e la capacità di attuazione della Strategia messa in campo. Una vicenda che si confronta e vuole interloquire con le esperienze di pianificazione strategica maturate nel nostro Paese, soprattutto in riferimento alle Città Metropolitane e alle realtà urbane.
Paolo Verri dialoga con Giampiero Lupatelli
Letture di Franco Ferrari
Paolo Verri. Uomo di libri. Direttore editoriale per varie case editrici e poi direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino dal 1993 al 1999. Direttore dell’Associazione Torino Internazionale, si occupa di sviluppare, coordinare e gestire il Piano strategico della città di Torino. Direttore Generale della Fondazione Matera-Basilicata 2019, ente che ha curato gli eventi della capitale europea della cultura.
Giampiero Lupatelli. Economista territoriale. Si occupa di pianificazione strategica e programmazione dello sviluppo locale con particolare riguardo alle aree interne e montane. Dirige la rivista “tra il dire e il fare”.
Akesios Percussion Quartet Danze intorno al legno con Alice Felisi, Roberto Fontanella, Lucia Furlotti, Giuseppe Leonardis
Brindisi e buffet con Parmigiano Reggiano di Montagna della Latteria San Giorgio di Cortogno.
Ultimi commenti
buffon sei il numero uno del pianeta terra
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!