Il movimento di estrema destra “Rete dei patrioti” ha organizzato per domenica 30 marzo la manifestazione “Riprendiamoci Reggio Emilia”: un presidio, con annesso breve corteo nelle vie limitrofe, in programma a partire dalle ore 18 con partenza da piazzale Marconi, davanti alla stazione ferroviaria storica di Reggio.
Lunedì 17 marzo, nel corso del consiglio comunale, il sindaco Marco Massari è intervenuto sulla vicenda rispondendo a un ordine del giorno urgente presentato dalla maggioranza: “Trovo quanto mai opportuno questo ordine del giorno per accendere un faro su una manifestazione dai chiari contenuti provocatori, che potrebbe avere luogo nella nostra città il 30 marzo prossimo. Mi unisco pertanto al grido d’allarme che arriva dai banchi della maggioranza e alla richiesta di cui certamente mi farò portavoce, consapevole che spetta ad altri l’onere della scelta”.
Il consiglio comunale ha poi approvato l’ordine del giorno ex art.21 per dire no all’autorizzazione alla manifestazione con 20 voti favorevoli (Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Europa Verde-Possibile, lista Marco Massari sindaco, Coalizione civica) e 6 voti contrari (Fratelli d’Italia, Forza Italia, lista civica Tarquini).
“C’è inoltre un aspetto valoriale e costituzionale: Reggio Emilia è città Medaglia d’oro al valore militare per la Resistenza, di cui festeggiamo tra un mese gli 80 anni. La Costituzione, nata da quella straordinaria esperienza, vieta la riorganizzazione del Partito nazionale fascista. Lo fa chiaramente nelle disposizioni transitorie finali, ma lo fa altrettanto chiaramente nel ribadire ideali e principi che la attraversano in ogni suo articolo. Principi e ideali che non sono riscontrabili in un movimento che fa di minacce e violenza, fisica e verbale, i mezzi attraverso cui lanciare messaggi irricevibili per ogni comunità democratica, che nulla hanno a che fare con la normale dialettica democratica, antifascista e repubblicana presente tra le diverse forze politiche reggiane, rappresentate anche in questo consiglio comunale, e che contrastano con la nostra storia di tolleranza, solidarietà, accoglienza e pluralismo”.
Proprio per questo, ha aggiunto il sindaco Massari, “auspico che questo ordine del giorno ottenga la più ampia condivisione del consiglio comunale, perché prefigura un pericolo reale e aiuta tutti a prendere le distanze da movimenti neofascisti violenti, già protagonisti di scontri e propugnatori di idee e proposte molto distanti dai nostri valori e dalle nostre radici che si riconoscono nella nostra Costituzione. Spero quindi che tutta l’opposizione, in particolare chi si riconosce nella destra di governo, voti questo odg opponendosi a movimenti di chiara matrice neofascista”.
“Siamo fortemente convinti che il diritto a manifestare il proprio pensiero sia un diritto da preservare, ma occorre anche difendere la Costituzione e i principi da essa sanciti. Dovrebbe saperlo chi sfila sotto la bandiera tricolore, con striscioni o slogan che rimandano a un periodo tra i più bui della nostra storia. La bandiera tricolore, nata a Reggio Emilia nel 1797, è simbolo di unità di popoli, non di divisioni, di paura, di violenza o di minacce. Il Tricolore, nato proprio in questa sala, è un vessillo in cui si contempla l’orgoglio di appartenere a un popolo ma anche l’accettazione dell’altro, la capacità di stare insieme, di essere dialoganti. Essere italiani non è antitetico da essere europei ed essere cittadini del mondo”.
“Comunque vada, quindi, è importante oggi ribadire con forza la ferma contrarietà a una manifestazione che ha queste premesse e questi toni”, ha concluso il sindaco: “Sono certo che Reggio, tutta Reggio, saprà dare alla provocazione di questi sedicenti patrioti un risposta democratica, determinata, forte e di grande partecipazione”.
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