Reggio, inchiesta Comune. Forza Italia: la magistratura faccia luce

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Scrive in una nota Marco Catellani, dirigente di Forza Italia Reggio Emilia, alla luce dell’inchiesta sulle presunte irregolarità su alcuni appalti in Comune: “Nel testa a testa decisivo, Vecchi ha avuto la meglio con il 63,31% dei voti dei cittadini Reggiani, senz’altro un bel successo sebbene per la prima volta dopo decenni si sia arrivati al ballottaggio. Nel periodo elettorale è regnato il silenzio sui 18 dirigenti indagati del Comune di Reggio Emilia, ed oggi, a solo 4 giorni dalla grande vittoria, a conferma del Sindaco Vecchi, altri 15 indagati.

I reati, a loro 33 ascritti, spaziano dal falso ideologico, alla corruzione, rivelazione di segreto e abuso d’ufficio. Viviamo in una città dove negli ultimi anni abbiamo assistito ad una forte deriva etica, dove non esiste più rispetto per il prossimo, il diverso, lo studente in difficoltà, il disoccupato, il lavoratore, il malato e il cittadino in generale. Un mix di esasperato egoismo con una buona dose di delirante onnipotenza fanno si, che anche chi, per compiti istituzionali, dovrebbe occuparsi del prossimo se ne “sbatte altamente”. La medesima atrofia dell’etica è ancor più evidente nell’amministrazione pubblica sia Sanitaria sia Comunale. Non sono stato, ovviamente, un elettore del Sindaco Vecchi ma mi metto nei panni di chi, invece, in esso ha avuto fiducia e gli ha donato il prezioso voto personale piuttosto che darlo “all’inadeguato Salati”.

Fu il sottoscritto a farsi parte attiva per ottenere dal Tribunale nel giro di 24 ore il certificato dei carichi pendenti di Salati, “candido” come la neve al sole, su richiesta dell’esponente 5 stelle, e Vecchi invece lo presentò? Presentò le fatture della Villa di Masone? Da parte di Forza Italia, il nostro candidato ha mostrato la massima trasparenza, assenza di torbido, pulizia, freschezza, franchezza, cose a cui la politica Reggiana non era abituata, quindi c’era l’assoluta necessità di travisarla e strumentalizzarla, definendola inadeguata. Ora, con gli ultimi accadimenti, la magistratura Reggiana e Vecchi, in rappresentanza dell’amministrazione Comunale, hanno un grande dovere. La magistratura di indagare, e il Sindaco, soprattutto per rispetto nei confronti del 63,31% dei suoi elettori, di dire la verità, cosa è perché è accaduto, cosa e perché sta accadendo.
Diciamo basta al silenzio omissivo, la loro principale arma vincente.

L’etica personale si riflette inevitabilmente sull’etica sociale, sull’etica pubblica e sulla loro profonda crisi. Immagino che molti cittadini reggiani nel corso della loro vita si siano scontrati con queste condotte poco etiche, omissive, arroganti e maleducate. Oggi più che mai, penso sia doveroso che la Magistratura reggiana proceda affinché l’amministrazione pubblica Comunale escano al più presto dal torbido, facciano finalmente luce e diano assoluta trasparenza. È un dovere per loro ed è un diritto per tutti noi Reggiani sapere cosa ci succede intorno, deve essere attuato un monitoraggio civico che sia garante sia per i cittadini sia per i lavoratori onesti della Pubblica Amministrazione. Era atteso per il 2014 il FOIA (Freedom of information act), la legge che avrebbe dovuto dare accesso trasparente a tutte le decisioni pubbliche, uscita nel 2016, ma pare che in Italia non abbia mai funzionato a dovere per motivi di mancata tutela della privacy, frammentazione legislativa, scarsa conoscenza dello strumento ed altro”.