L’annuncio era stato dato di persona il primo dell’anno, nella solennità di Maria Santissima Madre di Dio e Giornata Mondiale della Pace: il vescovo Massimo Camisasca ha indetto un pellegrinaggio diocesano in Terra Santa per il periodo compreso tra il 27 dicembre 2020 e il 3 gennaio 2021.
Ora la proposta è scritta nero su bianco in una lettera che il pastore della Chiesa reggiano-guastallese ha indirizzato nei giorni scorsi ai sacerdoti, ai diaconi e ai responsabili delle aggregazioni laicali operanti in diocesi.
“Desidero proporre a tutti questo viaggio come atto di ringraziamento per gli anni del mio episcopato e allo stesso tempo come affidamento a Dio della nostra Chiesa per il futuro”, scrive il vescovo Massimo. “Invito chi tra voi lo desiderasse – prosegue la lettera – a formare dei gruppi con parrocchiani e amici (è bene che ogni gruppo sia accompagnato da un sacerdote). Saremo tutti insieme in Terra Santa negli stessi giorni, ogni gruppo definirà il suo programma particolare, ma – e questa è la cosa più importante – ci saranno anche tre momenti comuni per tutti, a Nazaret (28 dicembre), Betlemme (30 dicembre) e Gerusalemme (2 gennaio), durante i quali presiederò l’Eucarestia e potrò svolgere alcune riflessioni che mi stanno particolarmente a cuore per il nostro cammino di fede”.
L’organizzazione tecnico-logistica del pellegrinaggio è stata affidata a Petroniana Viaggi.
Ogni gruppo potrà concordare autonomamente con il tour operator dell’Arcidiocesi di Bologna l’itinerario e i giorni effettivi di permanenza intorno al periodo consigliato (27 dicembre- 3 gennaio).
Contatti organizzativi: Petroniana Viaggi e Turismo s.r.l. tel. 051.261036, 379.1165037, e-mail moira@petronianaviaggi.it (specificare: pellegrinaggio della Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla).
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]