Il sindaco Luca Vecchi ha riassegnato, nel perimetro della giunta, parte delle deleghe assessorili, dopo le dimissioni di Valeria Montanari.
All’assessore Lanfranco De Franco sono state affidate le deleghe a Partecipazione, Laboratori cittadini, Cura dei quartieri e Centri sociali.
Queste nuove deleghe si associano a quelle già seguite dall’assessore De Franco, ovvero: Diritto alla Casa, Politiche abitative, Conciliazione dei tempi di vita e lavoro; Patrimonio, Tributi, Anagrafe e Stato civile, Protezione civile.
All’assessore Nicola Tria è stata affidata la delega ai Lavori pubblici. Questa nuova delega si associa a quelle detenute dall’assessore e cioè Legalità e Coesione sociale, Affari generali, Relazioni istituzionali, Personale.
La delega alla Trasformazione digitale e Innovazione tecnologica, insieme con la delega all’Attuazione del programma restano in capo allo stesso sindaco.
IL SINDACO – “Abbiamo alle spalle un anno importante – afferma il sindaco Luca Vecchi – l’impostazione dei principali progetti e azioni dell’Amministrazione nei primi mesi del mandato ha incontrato in modo del tutto imprevedibile una prova oltre l’ordinario, la necessità per la giunta e la struttura tecnica del Comune di affrontare l’emergenza Covid. Accompagnare una città che si ferma interamente e poi progressivamente governare e guidare il percorso di ripartenza ha richiesto un grande sforzo di squadra, che l’attuale giunta ha saputo affrontare e ha trovato ampia collaborazione e consenso tra i cittadini. Ora è il momento di accelerare la ripartenza e la messa in campo di tutti i principali progetti, per aiutare la città ad affrontare nel migliore dei modi i mesi che avremo di fronte.
“C’è una squadra in campo, che insieme alla maggioranza guiderà questa fase – prosegue il sindaco – Per questo ho ritenuto di redistribuire le deleghe, che erano in capo all’assessore Montanari, tra gli attuali componenti di giunta.
“La Fase 2 imporrà una forte attenzione agli investimenti come leva fondamentale di sostegno dell’economia. Abbiamo un importante piano degli investimenti di centinaia di milioni di euro e tante opere che presenteremo nei prossimi giorni; il dibattito nazionale e i prossimi provvedimenti del governo aumenteranno i poteri dei sindaci in forma quasi commissariale. Credo sia giusto che questa fase a Reggio Emilia venga gestita con equilibrio e spirito di garanzia, tenendo insieme e portando a sintesi politica il bisogno di investimenti, le garanzie di trasparenza e semplificazione e l’obiettivo chiaro di assicurare i necessari requisiti di legalità. Per questo penso che il profilo personale, professionale e politico dell’assessore Nicola Tria sia in questo momento la scelta di migliore garanzia per interpretare questa fase.
“Sul sistema della partecipazione, Reggio Emilia ha conseguito speciali riconoscimenti nazionali e internazionali. Il protagonismo civico dei cittadini, il volontariato, il rapporto con i centri sociali, il coordinamento di tutte le politiche e i progetti legati alla partecipazione richiederanno in futuro in forte investimento di continuità, ma pure significativi e necessari elementi di innovazione per rafforzare il sistema della partecipazione e un’idea avanzata di democrazia nei quartieri. Credo che l’assessore Lanfranco De Franco, per caratteristiche personali e politiche, saprà interpretare al meglio queste progettualità.
“Infine ho ritenuto di trattenere a me la delega alla trasformazione digitale. La trasversalità delle politiche su questo tema richiederà nei prossimi anni una assoluta necessità di coordinamento politico al più alto livello – conclude il sindaco – Dobbiamo intensificare la connettività della città nelle scuole, nei servizi pubblici e nei quartieri, dobbiamo continuare a sviluppare il sistema dell’innovazione della città per renderla sempre più connessa con l’Area vasta, con le esigenze delle famiglie e delle imprese, dovremo anche prestare grande attenzione ai percorsi di formazione anche digitale in ambito universitario”.
L’ASSESSORE DE FRANCO – “Occuparsi di partecipazione a Reggio Emilia è un grande onore, perché nelle azioni ‘dal basso’ è racchiusa l’anima profonda della città – dice l’assessore De Franco – Collaborazione, solidarietà, volontariato, cultura sono valori fondanti della nostra società, che trovano applicazione quotidiana in numerosi luoghi fisici, associazioni, gruppi di cittadinanza attiva, che sanno costantemente reinventarsi, come abbiamo avuto modo di apprezzare anche in questi duri mesi di lockdown. Il mio primo impegno sarà proprio per quelle realtà associative o cittadini, che rischiano di pagare un prezzo pesante al coronavirus, in termini di dispersione di progettualità da riprogrammare e relazioni sociali da recuperare.
“Lavorerò per portare, in coerenza con il programma di mandato, la voce dei quartieri dentro al Comune – conclude De Franco – Soprattutto di quelli periferici e delle frazioni, che più di altri sentono la mancanza di luoghi istituzionali di confronto e rappresentanza democratica, dopo la chiusura forzata delle Circoscrizioni. Ringrazio Valeria Montanari, che mi ha preceduto e che negli anni ha saputo creare relazioni importantissime con molti soggetti del nostro territorio, intraprendendo progetti innovativi presi a modello da altre realtà italiane, che intendo portare avanti con forza. Ora la sfida è aggiungere nuove azioni complementari a quanto di buono è stato fatto in questi anni”.
L’ASSESSORE TRIA – “Voglio ringraziare il sindaco Vecchi e Valeria Montanari, da cui eredito un’importante opera condotta in questo primo anno di mandato – dice l’assessore Tria – I lavori pubblici sono, assieme agli investimenti privati su alcuni grandi contenitori di valore simbolico per la città (primi fra tutti il Seminario e l’Arena della Musica), uno dei modi più efficaci per far ripartire una città che, dopo lo stop imposto dal Covid 19, vuole ricominciare a vivere, a produrre benessere e lavoro. Unendo la delega della Legalità a questa ulteriore potremo così, assieme al sindaco, essere sempre più efficaci anche a contrastare qualsiasi rischio di distorsione delle regole democratiche e della libera e corretta concorrenza, caposaldo irrinunciabile in qualsiasi città, che voglia evitare che la crisi si trasformi in pericolo di infiltrazione di dinamiche malavitose nell’economia.
“Non di meno – conclude Tria – attengono ai Lavori pubblici opere attese da decenni dalla città, che possono dare risposte tanto attese dai cittadini sul piano della viabilità, della vivibilità, della cultura e dello spazio pubblico: penso, ad esempio, a tutto il sistema delle tangenziali (Nord, Bretella di Rivalta, di Fogliano e di Bagno-Rubiera), al centro storico con le Biblioteche, la Sala Verdi e il secondo piano dei Musei civici, alle ex Reggiane, ai lavori dello storico quartiere di Santa Croce e alla Stazione Av Mediopadana, al piano degli asfalti e a molto altro ancora. La città in uscita dalla pandemia potrà trovare nei cantieri che partiranno, o che ripartiranno, quel volano economico di investimenti pubblici necessari a mobilitare altre risorse, in grado – mi auguro – di aiutare l’economia e il lavoro a risentire il meno possibile degli effetti della pandemia”.
PROFILI PERSONALI
Lanfranco De Franco, 28 anni, è stato consigliere comunale dal 2014 al 2019. Laureato in Giurisprudenza all’Università di Bologna con una tesi sul “Regionalismo differenziato”, è praticante forense presso uno studio legale in città. E’ stato dipendente presso l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna occupandosi della redazione di testi legislativi ed atti assembleari. Riveste ruoli di coordinamento politico a livello locale e regionale. E’ attualmente responsabile Anci Emilia-Romagna per le politiche abitative.
Nicola Tria, 50 anni, laureato in Giurisprudenza all’Università degli studi di Modena, ha conseguito il diploma di Master di secondo livello in Psicopatologia e Scienze forensi all’Università degli studi di Ferrara, ha frequentato il Corso nazionale di formazione specialistica dell’Avvocato penalista promosso dall’Unione Camere penali italiane. E’ avvocato del Foro di Reggio Emilia, iscritto all’Ordine professionale dal 1999 e all’Albo speciale degli avvocati patrocinatori in Cassazione dal 2015. Ha svolto la sua attività professionale principalmente nell’ambito del Diritto penale. E’ stato tutor in corsi di preparazione al concorso per l’ingresso in magistratura e ai corsi di preparazione all’esame di avvocato. E’ stato componente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati (2009-2014) e componente del Consiglio direttivo della Camera penale ‘Giulio Bigi’ di Reggio Emilia, prima quale vicepresidente (2015-2017) e poi quale presidente (2017-2019).
Ma De Lucia? Zero tituli anche questa volta? Deve bruciare…