Scrive in una nota Gigliola Venturini, segretaria provinciale dem: “Il Partito democratico di Reggio Emilia aderisce alla mobilitazione promossa dalla Sindaca Elena Carletti e dall’Amministrazione comunale di Novellara a favore di Saman Abbas, diciottenne pakistana per la cui vita si teme un esito drammatico e invita i suoi aderenti a partecipare al sit-in che si svolgerà oggi a Novellara.
Saman si era ribellata al volere della sua famiglia che voleva costringerla ad un matrimonio combinato e forzato, una usanza ancora presente in alcuni ambiti familiari particolarmente caratterizzati dal permanere di culture patriarcali in cui non è contemplata la libertà femminile. La sua richiesta di aiuto era stata raccolta dai servizi sociali locali che avevano costruito per lei un percorso di protezione allontanandola dalla sua famiglia ed offrendole rifugio. Non sappiamo cosa sia successo, né perché Saman abbia riavvicinato i suoi familiari. Quello che si sa è che di lei si sono perse le tracce e ora si teme per la sua vita. Mentre ancora speriamo in un esito non tragico della vicenda non possiamo che dichiarare la nostra solidarietà e vicinanza a tutte le ragazze che ancora oggi nel nostro Paese si battono per la propria libertà e per il diritto alla propria autodeterminazione.
Ricordiamo che in Italia le leggi vietano antiche pratiche come quella dei matrimoni forzati o come quella delle mutilazioni genitali, e nel quotidiano si affrontano i problemi dell’integrazione puntando sulla difesa dei diritti individuali delle persone, soprattutto delle donne, e su processi culturali di inclusione a partire dalle scuole da tutte le politiche pubbliche improntate al consolidamento del pieno rispetto della dignità delle persone e dei principi di convivenza democratica”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]