E’ entrato nel vivo a Reggio Emilia il Progetto B. con ‘il Manifesto del Diritto alla Bellezza’, iniziativa che si è posta l’obiettivo di costruire, "insieme, una città più fruibile e di tutti, in particolare per le persone più sensibili".
La giornata di sabato 5 maggio si è svolta con una vera e propria chiamata collettiva, un evento partecipativo con ospiti di eccezione e concerti gratuiti e si è concretizzata attraverso incontri, riflessioni e progetti di avvicinamento con mondi molto diversi: l’impresa, il sociale, i creativi, la sanità, la cultura e lo spettacolo, la moda, i bambini, le persone con disabilità, le comunità straniere, il carcere, i semplici cittadini.
Questo il testo del manifesto elaborato durante l’incontro e firmato dai cittadini: "Affermiamo che la bellezza è un valore e ci impegniamo a garantirlo come diritto, partendo dalla fragilità delle persone, nei luoghi e nei tempi di vita, di cura e di lavoro.
Riconosciamo il diritto alla bellezza come opportunità quotidiana di inclusione, cambiamento, speranza e felicità per tutti. Riconosciamo il diritto alla bellezza come occasione di crescita economica e sociale. Identifichiamo nell’incontro con la fragilità, condizione comune a ogni persona, un elemento generatore di bellezza, che può unire una città riconoscendo l’intimo legame tra etica e bellezza.
Riconoscendo come Città il diritto alla bellezza, assumiamo il dovere di garantirlo nella cura di ogni cittadino. Vogliamo ripensare il buono e il bello come due facce di una stessa qualità, due dimensioni che hanno senso solo se pensate assieme.
Desideriamo una città che si ripensa partendo dai talenti e dalla forza creativa che nasce dalla fragilità delle persone, nella loro unicità e diversità.
Garantire una dimensione di felicità estetica significa educare alla bellezza come valore, nella reciprocità tra diritti e doveri.
Ci impegniamo a offrire luoghi, fisici e di relazione curati e accessibili, per tutti. Solo così il diritto alla bellezza, di cui il tempo è dimensione fondamentale, può essere affermato".
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Ma i commercianti vorrebbero lavorare tutto l' anno...o no?
ok emilia allora è solo per il salvataggio del natale? non capisco bene cosa mi contesti... ripeto e concludo per non far diventare questi sproloqui […]
ho la quasi certezza che se un reggiano autocnono, prova anche solo a reagire come fanno spessissimo questi nostri nuovi amatissimi e alacri cittadini italiani,