Circolava di frequente su una bici rossa dalle parti dell’Isolato San Rocco e non è sfuggito all’attenzione di alcuni residenti che, insospettiti dal suo fare e colpiti dal rosso appariscente di quella due ruote, hanno avvertito la Polizia locale.
Così nel pomeriggio di ieri, 29 gennaio, un 39enne, risultato poi essere di origini magrebine, è stato arrestato dal Nucleo antidegrado della Polizia locale di Reggio Emilia per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Con l’ausilio dell’unità cinofila costituita dal cane antidroga Victor e dal suo conduttore ispettore Corrado Bernardi, gli operatori del Comando di via Brigata Reggio hanno recuperato, a conclusione dell’operazione, quasi un etto di cocaina.
Ricevuta la segnalazione, verso le 16 di ieri gli agenti dell’Antidegrado e l’Unità cinofila hanno ispezionato la zona segnalata e, pochi minuti dopo la puntuale comparsa dell’uomo in sella alla bici rossa, il fiuto di Victor non ha avuto dubbi: c’era droga in zona.
Non è valso a nulla il tentativo del 39enne di disfarsi di un bussolotto giallo, il classico contenitore delle sorpresine nei dolciumi, e darsi alla fuga.
L’uomo è stato fermato dagli agenti di Polizia locale, che hanno rinvenuto all’interno del piccolo contenitore sei involucri di cocaina, per un peso di quasi quattro grammi, già pronti per la vendita. Gli agenti hanno poi proseguito l’azione perquisendo l’appartamento dell’uomo, residente in città, dove hanno rinvenuto altri 90,5 grammi di cocaina, un bilancino di precisione, l’occorrente per il confezionamento degli ovuli e 1.510 euro in banconote di diverso taglio.
Nel primo pomeriggio di oggi, 30 gennaio, il 39enne è comparso davanti al giudice Sarah Iusto. Difeso dall’avvocato Alessandro Conti, l’uomo, incensurato e con regolare permesso di soggiorno, è stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma, in attesa della nuova udienza fissata per il prossimo maggio.
L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica Valentina Salvi, ha portato al successo partendo da segnalazioni dei cittadini, che sono sempre più numerose, raccolte dalla Polizia locale.
Beh, effettivamente per pizzicare uno spacciatore maghrebino all’Isolato san Rocco bisogna davvero essere degli investigatori capaci. Scommettiamo che ce ne sono altri in stazione o dietro il teatro Valli? O che i baluba che importunano chi posteggia all’ospedale sono irregolari?