“No al presidio sanitario in stazione”

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Scrive in una nota Il Comitato IV Novembre, composta da residenti del quartiere della stazione storica di Reggio Emilia: “Il Comitato ha sempre detto no e sempre dirà no alla creazione di un punto di assistenza socio-sanitario nel parcheggio dietro le Poste di Piazzale Marconi. Lo abbiamo detto in più occasioni anche al sindaco Massari fin dal suo incontro con noi, poco prima della sua elezione per arrivare all’incontro in municipio. Il Comitato non ha sottoscritto il ‘Protocollo Stazione In’, perché noi non siamo miopi, vediamo i problemi visto che li viviamo quotidianamente.

Chi decide per noi non abita qui e non deve avere a che fare con tutta questa droga che corre sui monopattini. Nonostante qualcosa in Comune sembra cominci a muoversi, in questa faccenda l’ammistrazione dimostra totale arroganza nella decisione di perseguire una tale politica. Il quartiere è in sofferenza a causa della presenza di centinaia di spacciatori. Non è il caso di richiamare sbandati da tutta la città e non è sicuramente il luogo adatto per tentare una terapia di recupero. Ci chiediamo chi ci guadagna dall’opera di assistenza? Chi viene finanziato?
Chiediamo vivamente il Comune di cambiare luogo.

Il Comune deve fare di tutto per toglierci gli spacciatori dalle strade e deve trovare un altro quartiere per questa opera di assistenza socio-sanitaria. Perché non realizzarla piuttosto alle Reggiane. Noi saremmo stati contrari, così come fare una struttura di fianco al teatro Municipale. Il Comitato IV Novembre si è sempre domandato come mai Reggiane Off, mentre per noi è ‘Stazione In’, Off significa chiuso/fuori mentre In significa dentro/inclusione, cioè noi cittadini della zona stazione storica dobbiamo includere anche i delinquenti ed i criminali. I cittadini della zona, non solo italiani, ma anche quelli originari di altri paesi ne hanno piene le scatole di questo andazzo, ci sono commercianti afgani, magrebini e di altre nazionalità che ci domandano come mai non amiamo il nostro Paese.

Chiediamo poliziotti e vigili urbani a piedi, poliziotti per fermare lo spaccio. Ci viene risposto che la sorveglianza deve essere dinamica, che significa pattugliamenti con le volanti. Questo è un controllo che ci sembra totalmente inefficace.

E ci sorge un dubbio, ricordandoci le parole del rappresentante del sindacato di polizia Siulp: che non ci sia piuttosto paura tra le forze dell’ ordine a girare a piedi per queste strade? Lo sospettiamo fortemente.

A maggior ragione, considerando la totale mancanza di controllo del territorio da parte delle forze dell’ ordine, è allora il caso di richiamare il disagio da altre zone della città e far crescere i problemi nel quartiere già messo a dura prova?

Il Comitato IV Novembre è sempre e sarà sempre propositivo verso l’amministrazione pubblica e lo Stato (dalle forze dell’ordine alla Prefetto), e riconosce al sindaco in primis e a una parte dell’amministrazione un cambio di passo e un’attenzione alle problematiche della stazione, vedasi la richiesta dell’esercito, la manutenzione manufatti, pulizie dei rifiuti ed altro.

COMITATO 4 NOVEMBRE
ZONA STAZIONE STORICA
EX QUARTIERE CENTRO STORICO



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