Scrive in una nota il Coordinamento provinciale dei Comitati ambiente e salute di Reggio Emilia: “Martedì sera oltre 300 persone hanno assistito con grande interesse alla lezione del professor Gianni Tamino, professore emerito e biologo di fama internazionale che in maniera molto puntuale e approfondita ha spiegato perchè un progetto come quello di biogas-biometano che si vorrebbe fare a Gavassa è sbagliato sotto tutti i punti di vista: smontando uno alla volta i documenti che l’azienda proponente ha presentato per la valutazione di impatto ambientale, spiegando dov’è la truffa economica del produrre “bio”metano e dilungandosi in particolare sui rischi certi che l’ammendante in uscita dall’impianto potrebbe provocare alla filiera del Parmigiano Reggiano, mostrando numerosi studi scientifici che evidenziano tutti i problemi microbiologici per cui bisognerebbe adottare il principio di precauzione per evitare danni dalle conseguenze difficilmente calcolabili. Ha poi risposto alle domande del pubblico tra cui erano presenti numerosi Consiglieri Comunali di maggioranza e opposizione, agricoltori, tanti produttori e anche i vertici delle locali sigle del mondo agricolo tra cui Legacoop, Confcooperative, Confagricoltura, Consorzio del Parmigiano Reggiano, Consorzio dei Vini Reggiani, Consorzio Fitosanitario, diversi Presidenti di Latterie, sindacati e Isde medici per l’ambiente di Reggio. Erano presenti anche dei rappresentanti di Iren che però sono intervenuti, ma sempre meglio del Sindaco che invitato purtroppo non si è presentato. Adesso si prosegue con la Trattorata di Sabato mattina 19 Ottobre in circonvallazione e in Piazza davanti alla ex Banca d’Italia che si concluderà sotto il Municipio”.
Più di 50 delegati sindacali contro il Biogas. Più di 50 delegati sindacali, RSU in gran parte appartenenti alla FIOM-CGIL ma non solo, hanno sottoscritto e fatto circolare un appello di adesione alla manifestazione di sabato 19 ottobre contro il progetto di centrale biogas che Iren progetta di costruire a Gavassa. L’appello, nato per iniziativa di alcuni delegati che lavorano in aziende limitrofe alla zona e presto esteso al resto della provincia, prende una decisa posizione contro un’opera considerata dai sottoscrittori inutile e per cui, si legge, “non accettiamo che gli interessi dei lavoratori e dei residenti, la tutela dell’ambiente e il principio di precauzione vengano subordinati alle esigenze del profitto privato e alla fame di guadagni delle aziende, incuranti delle conseguenze per la collettività”. L’appello continua con una sollecitazione sia alle organizzazioni sindacali, perché si schierino a loro volta a fianco dei delegati, sia ai sindaci e alle istituzioni, perché fermino il progetto e aprano un canale di dialogo con tutta la cittadinanza, per immaginare un modello diverso di gestione dei rifiuti. In conclusione i sottoscrittori invitano tutti i lavoratori e i cittadini a partecipare alla manifestazione, a fianco anche dei giovani del Fridays for Future, che già hanno aderito nei giorni scorsi.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]