Reggio-Guastalla: treni soppressi, chiesto un tavolo in Regione

02_04__2022_Treno_elettrico_Trenitalia_Tper

Negli anni sono state tante le fermate soppresse lungo le linee ferroviarie reggiane. Ricordiamo quelle di Due Maestà, Fogliano e Bosco sulla Reggio-Sassuolo; Codemondo e alcune fermate minori di Cavriago sulla Reggio-Ciano e ora le quattro fermate della Reggio-Guastalla: S. Giacomo e S. Giovanni con corse parziali, Pieve Rossa e Pratofontana senza alcun servizio dal 7 di gennaio. Esse sono state scelte da Trenitalia Tper e FER in base alla loro vicinanza con altre fermate e al numero di utenti, dopo l’introduzione del Sistema di Controllo Marcia Treno ha rallentato i convogli generando forti ritardi.

Si tratta di un intervento temporaneo e sperimentale – apportato a metà dell’anno scolastico – che genera disagi alla cittadinanza maggiormente toccata dalle modifiche, anche volendo prefiggersi di migliorare il servizio e ridurre i ritardi e le cancellazioni dei treni.

Valuteremo fin da subito l’efficacia della proposta e l’effettiva riduzione dei ritardi e delle soppressioni, pur sapendo che questa è una soluzione temporanea e non strutturale.

Tuttavia come amministratori locali e rappresentanti del territorio in Regione e in Parlamento, non possiamo che rilevare l’ormai ineludibile necessità di affrontare il tema delle ferrovie locali reggiane con uno sguardo nuovo. Dopo l’elettrificazione delle tre linee della provincia e l’imminente conclusione dell’elettrificazione della Parma-Suzzara, ci pare ormai evidente che non possiamo considerare la sola conversione in elettrico come un intervento risolutivo per il miglioramento del servizio, ma crediamo debba necessariamente essere accompagnato da un maggiore stanziamento di fondi per aumentare le corse giornaliere e per garantire un trasporto efficiente agli utenti, con una sempre maggiore integrazione fra i servizi su ferro e quelli su gomma, all’interno di quella che deve essere un’unica pianificazione dei trasporti urbani ed extraurbani.

Per questo motivo abbiamo chiesto e ottenuto un impegno da parte di Trenitalia-Tper, FER e della Regione ad affrontare questo tema in modo sistemico nel 2025, sedendosi a un tavolo di confronto che possa rivedere le scelte di queste settimane in base ai risultati ottenuti in questo primo semestre, con un’analisi dettagliata delle criticità e delle opportunità della linea; tavolo a cui dovrà necessariamente sedere anche Agenzia per la Mobilità, a cui auspicheremmo venisse trasferita anche la competenza per la programmazione del trasporto ferroviario, come garante della suddetta integrazione.

Prendiamo quindi con la massima serietà questo impegno, che dovrà accompagnarsi alla responsabilità di modernizzare orari, fermate e qualità del servizio di una rete che non vede miglioramenti da troppo tempo: a partire dall’accumularsi di ritardi e cancellazioni di corse, che erano diventati la normalità.

Per farlo pensiamo sia ormai necessario mettere in campo anche uno studio di fattibilità sulla possibile trasformazione tecnologica delle tre linee locali, come già chiesto a gran voce anche dai sindaci della Val d’Enza, oltre che dal Comune di Reggio Emilia, per la Reggio-Ciano, che tenga in considerazione l’enorme potenzialità di un sistema infrastrutturale che già oggi innerva e serve la quasi totalità del territorio provinciale, dal Po alla pedecollina.

Continueremo a lavorare per rendere questo servizio efficace e a farci portatori delle richieste dei cittadini, sperando che si possa arrivare in tempi rapidi a proposte serie da porre all’attenzione di pendolari e utenti.

Il diritto alla mobilità è fondamentale per garantire uno sviluppo sostenibile dei nostri territori e accorciare le distanze tra i centri e le periferie.

I sindaci

di Guastalla Paolo Dallasta

di Bagnolo Pietro Cortenova

di Novellara Simone Zarantonello

l’assessora alla mobilità del Comune di Reggio Emilia

Carlotta Bonvicini

I consiglieri regionali

Andrea Costa

Elena Carletti

Paolo Burani

 

L’onorevole

Ilenia Malavasi

 



C'è 1 Commento

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  1. Ivaldo Casali

    Egregi Sindaci, Assessori e Consiglieri regionali, dove eravate quando le fermate dei treni sono state soppresse d’imperio … ?


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