A Reggio grande commozione per l’ultimo saluto al professor Fioresi

funerali Federico Fioresi bara

Venerdì 21 marzo una grande folla si è radunata per dare l’ultimo saluto a Federico Fioresi, docente di storia dell’arte del liceo artistico Gaetano Chierici di Reggio, prematuramente scomparso nella notte tra martedì 18 e mercoledì 19 marzo – all’età di soli 54 anni – dopo una breve malattia.

Nel primo pomeriggio il mesto corteo è arrivato fino alla chiesa dei frati cappuccini in via Ferrari Bonini, a Reggio: erano presenti la dirigente scolastica Elena Ferrari, numerosi studenti di tutte le classi in cui Fioresi insegnava, ex allievi, colleghi, personale della scuola e degli istituti in cui precedentemente era stato docente; oltre, naturalmente, ai familiari e ai tanti amici di una persona nota in città per la sua cultura e la sua passione per l’arte.

La salma è stata traslata dall’hospice Madonna dell’Uliveto di Montericco di Albinea per il rito funebre. Il liceo Chierici, in sua memoria e secondo la sua volontà, ha aperto una raccolta libera di offerte da devolvere alla Fondazione Madonna dell’Uliveto o al convento dei frati cappuccini. La messa è stata celebrata dal collega don Giovanni Brembilla con i padri cappuccini Davide e Fabrizio.

Don Brembilla ha ricordato Fioresi nella sua veste più intima e vera: ”Federico era una persona sensibile, e solo chi è sensibile e onesto con sé stesso guarda alla profonda ferita che c’è nel nostro essere, nel nostro cuore, nel desiderio di bellezza, di verità, di giustizia; e l’arte, in tutte le sue espressioni, come lui amava, esprime in forma privilegiata questo desiderio. Cristo è la risposta a questo desiderio, Cristo vince tutto”.


I ragazzi e le ragazze a cui ha insegnato lo hanno ricordato con pensieri commoventi. Su tutti la lettera scritta per lui dalla classe IV G: “Buongiorno prof. Le scriviamo questa lettera ricordando i bei momenti passati insieme. Ognuno di noi ha ricordi diversi, che porta con la gioia nel cuore, ma quello che li accomuna è l’amore che lei portava ogni giorno in aula e la passione, nonché la dedizione che metteva nell’insegnare. Ci piacerebbe vederla ancora una volta entrare in classe col suo sorriso solare, la sua inconfondibile valigetta, la sua lunghissima sciarpina intorno al collo, gli infiniti libri che ci portava da casa per condividere e approfondire gli argomenti e gli occhiali di sempre sulla punta del naso. Ci sono tante altre cose che ricorderemo e che porteremo sempre nei nostri cuori, come tutti i momenti divertenti passati insieme. Magari adesso ci vede piangere, ma scrivendo questa lettera abbiamo colmato il vuoto in classe con i nostri sorrisi. Speriamo che da lassù ci guardi fiero e sia fiero di noi. Un abbraccio forte”.



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