Scrivono Gianluca Nicolini (coordinatore provinciale Forza Italia Reggio Emilia) e Davide Ganapini (consigliere provinciale azzurro) in merito al video in cui la giunta di Reggio Emilia canta “Bella Ciao” in occasione della cena natalizia: “Siamo stupefatti per il video che sta circolando in rete, relativo ad un momento di festa “natalizia” della giunta comunale di Reggio Emilia.
Nel filmato si canta “Bella Ciao” – beh, da costoro non potevamo ovviamente pretendere nulla di diverso: politica anche nell’approssimarsi del Santo Natale – ma una cosa stride fortemente, la leggerezza dei comportamenti in tempo di covid, rispetto alle severe raccomandazioni da loro contritamente fatte ai comuni mortali. Mascherina e distanziamento valgono solo per gli altri, i figli di un Dio minore ( quello per intenderci nato nella grotta a Betlemme ), insomma, detta alla Marchese del Grillo, noi siamo noi e voi non siete un …” . Questi “signori” sono gli stessi degli appelli rivolti da loro stessi ai reggiani, con toni aulici, severi e sopracciglia aggrottate. Peccato che valgano solo per gli altri. Prudenza e raccomandazioni anche dei medici in occasione delle festività svaniscono nell’ebrezza delle note di “Bella Ciao”.
A livello politico il rammarico è pure maggiore, facendo parte dell’allegra “brigata”, anche l’assessore al commercio Mariafrancesca Sidoli, che pretende, e a giusta ragione, il rispetto delle norme anti covid dai commercianti, baristi, ristoratori e frequentatori del centro storico, mentre poi la vediamo nelle belle immagini in atteggiamenti pandemicamente disinvolti. Ci permettiamo così di ricordare – sommessamente- agli amici amministratori, che siamo per gli ultimi giorni nel 2021, che il 1945 è passato, e che oggi il nemico non è più il fascismo ma il covid 19”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]